L'installazione video di Wim Wenders in anteprima mondiale a Venezia

<p>Non è la prima volta che Wim Wenders decide di volgere la sua macchina da presa verso alcune delle figure artistiche più apprezzate del nostro tempo. Era già accaduto nel 2014 con il documentario <em>The Salt of the Earth</em> (<a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/10/ritorno-wim-wenders-sebastiao-salgado" target="_blank">dedicato alla fotografia di Sebastião Salgado</a>) e tre anni prima con <em>Pina</em> (la pellicola tributo alla celebre coreografa tedesca <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/perugia-omaggia-la-grande-danzatrice-e-coreografa-pina-bausch" target="_blank">Pina Bausch</a>).  </p> <p>La stessa fortunata sorte tocca oggi a Claudine Drai, la visual artist francese nota per le sue installazioni dal taglio poetico e intimista. Protagonista dal 21 aprile al 15 maggio della personale  <em>Présence</em>, pronta a essere inaugurata negli spazi veneziani di ACP – Palazzo Franchetti, l'artista è al centro di una nuova pellicola: un omaggio alla sua ricerca, condotto proprio dal regista simbolo del “nuovo cinema tedesco”.  </p>
<p><h2>CLAUDINE DRAI E WIM WENDERS A CONFRONTO</h2> <p>Presentato in anteprima mondiale presso il Cinema Multisala Rossini di Venezia, il prossimo venerdì 22 e sabato 23 aprile alle ore 17, il film racconta attraverso lo sguardo poetico di Wim Wenders l’universo espressivo di Drai, puntando in particolare l'attenzione sui temi della leggerezza e della fragilità, da sempre al centro della produzione dell’artista francese.  </p> <p>Girata in 3D tra il 2020 e il 2021, l'opera – anch'essa dal titolo <em>PRÉSENCE</em> – si annuncia come un racconto visivo e non lineare della pratica dell'autrice, dimostrando altresì le potenzialità narrative di un dialogo multidisciplinare come quello messo a segno dall'incontro tra queste due figure. Due artisti diversi per ambito di appartenenza e stile, eppure in qualche modo affini per scelte estetiche e sensibilità.  </p>
<p><h2>WIM WENDERS RITORNA A VENEZIA</h2> <p>Proiettato in due sessioni distinte di 38 minuti ciascuna, alla presenza del regista e della stessa Claudine Drai, il film è stato realizzato in collaborazione con Palazzo Grassi, Punta della Dogana e Pinault Collection. Un progetto all'insegna del dialogo e della reciproca ispirazione, che segna il ritorno di Wim Wenders a Venezia dopo la curatela dell’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-henri-cartier-bresson-palazzo-grassi-venezia" target="_blank">importante retrospettiva dedicata a Henri Cartier-Bresson</a> nel 2020.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Wim Wenders, <em>PRÉSENCE</em>]</p>

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A Ferrara il nuovo spazio che omaggia il regista Antonioni

La vita turbolenta del pittore Pellizza da Volpedo

I francobolli dedicati a Ivan Graziani a 25 anni dalla morte

<p>A soli 51 anni, il 1° gennaio del 1997 ci lasciava <a href="https://guidatv.sky.it/programmi-tv/musica/33-giri/stagione-1/episodio-3/ee0afec3-4f4b-4b1a-8b75-8ab24f6f0083" target="_blank">Ivan Graziani</a>, celebre cantautore italiano e virtuoso chitarrista rock. A omaggiare la sua grandezza è ora il servizio postale della Repubblica di San Marino, che, a venticinque anni dalla scomparsa, ha emesso una speciale serie composta da quattro francobolli in stile Pop Art, in cui l’artista abruzzese appare indossando i suoi iconici occhiali rossi.</p> <h2>GLI ESORDI DI IVAN GRAZIANI</h2> <p>L’artista, figura decisiva nella diffusione del cantautorato rock in Italia, nasce a Teramo il 6 ottobre del 1945. Impara già da bambino – da autodidatta – a suonare la chitarra e ama disegnare. Seguendo la sua indole artistica si iscrive all’Istituto d’Arte di Urbino, dove conoscerà Anna Bischi, sua compagna di vita fino all’ultimo e madre dei due figli Filippo e Tommaso. Nel 1966 fonda il suo primo gruppo musicale: Ivan e i saggi, che muterà presto nome in Anonima Sound. Riscuotendo un discreto successo, le avventure musicali giovanili di Ivan Graziani si concludono con l’incisione di ben tre album.</p> <h2>L’ATTIVITÀ DA SOLISTA E IL SUCCESSO</h2> <p>Nel 1973, non abbandonando mai la sua passione e attitudine per il disegno e l’arte del fumetto, Ivan si lancia nella carriera da solista e pubblica il suo primo LP intitolato <em>La città che io vorrei</em>. Dopo numerose collaborazioni con grandi artisti italiani come la Premiata Forneria Marconi, Bruno Lauzi, Antonello Venditti e <a href="https://guidatv.sky.it/programmi-tv/musica/33-giri/stagione-2/episodio-5/0d2150c1-c7a8-4382-bdd8-215a95407921" target="_blank">Lucio Battisti</a>, il vero successo arriva nel 1977 con il singolo <em>Lugano addio. </em>L’anno successivo pubblica quello che è considerato il suo miglior album:<em> Pigro, </em>contenente canzoni come<em> Monnalisa </em>e<em> Paolina. </em></p> <p><em></em>Gli ultimi anni di vita saranno caratterizzati da una forte insofferenza nei confronti della discografia e dell’industria musicale. Sarà infatti solo dopo la sua morte, con l’uscita di numerosi pezzi inediti e tributi, che la sua genialità musicale, tra rock'n'roll e ironico cantautorato, riuscirà a essere veramente apprezzata. </p><h2>MUSICA E FILATELIA</h2> <p>Stampati in quattro colori differenti, i nuovi francobolli sammarinesi si aggiungono alla lunga lista di omaggi alle grandi star della musica del passato. Tra questi la serie di francobolli data alle stampe in Gran Bretagna in occasione dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/queen-francobolli-poste" target="_blank">cinquant'anni anni dalla fondazione dei Queen</a>, e i due francobolli italiani <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/ezio-bosso-rino-gaetano-francobolli" target="_blank">dedicati a Rino Gaetano ed Ezio Bosso</a>. </p>
<p>[Immagine in apertura: Poste San Marino SpA - Divisione Filatelica e Numismatica]</p>

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