L'arte di Alphonse Mucha incanta la Provenza

<p>Mentre Firenze si prepara a ospitare <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-firenze-autunno-2023-kapoor-bolin-mucha-depero-mapplethorpe" target="_blank">la grande mostra su Alphonse Mucha</a>, il “padre” dell’Art Nouveau viene celebrato nel cuore di Aix-en-Provence con una retrospettiva organizzata in collaborazione con la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/alphonse-mucha-licona-dellart-nouveau-incanta-bologna" target="_blank">Fondazione Mucha</a> presso lo splendido palazzo settecentesco dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-max-ernst-franciahttps://arte.sky.it/news/mostra-max-ernst-francia" target="_blank">Hôtel de Caumont-Art Centre</a>.</p><h2>LA MOSTRA DI ALPHONSE MUCHA</h2> <p>Circa 120 opere provenienti dalla Mucha Family Collection accompagnano il visitatore in un viaggio alla scoperta dell’evoluzione stilistica dell’artista, tra misticismo, simbolismo, identità slava e bellezza assoluta. </p> <p>Curata da Tomoko Sato della Fondazione Mucha, e visitabile dal prossimo 17 novembre al 24 marzo 2024, <em>Alphonse Mucha</em> ha l’obiettivo di far luce non solo sulla perfezione estetica delle sue opere, ma anche sull’impegno politico di Mucha e il carattere mistico e simbolico delle sue composizioni. Massone convinto e ardente sostenitore del popolo slavo, Mucha ha infatti trascorso la sua vita sviluppando un'arte che aspirava a essere “liberatrice”. La mostra rivela inoltre il suo poco noto lavoro fotografico.</p><h2>L’IMPEGNO POLITICO DI ALPHONSE MUCHA </h2> <p>Nato a Ivančice nel 1860, in quella che oggi è la Repubblica Ceca, Alphonse Mucha cresce in una provincia slava dell'Impero austro-ungarico. Arriva a Parigi nel cuore degli anni del suo fermento artistico, il 1887. In questo periodo sviluppa, oltre al suo inconfondibile stile,  una profonda coscienza politica rivolta in particolare all'affermazione dell'identità dei popoli slavi. Nel <em>fin de siècle</em> parigino il misticismo affascina i circoli artistici: Mucha ne rimane colpito, inserendo simbolismi nascosti nelle sue opere e nei suoi famosi poster e manifesti che tutt'oggi incantano gli appassionati d'arte di tutto il mondo.</p> <p>[Immagine in apertura: Alphonse Mucha, <em>Zodiac</em>, 1896. Colour lithography, 65.7 x 48.2 cm © Mucha Trust 2023]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La biografia di Audrey Hepburn in un nuovo fumetto

<p>“<em>Ognuno ha la sua Audrey, per certi ha sempre vent’anni, per altri è in bianco e nero e per altri a colori, a volte è una principessa europea, una newyorchese alticcia o un’ambasciatrice dell’Unicef. Qui la scoprirete diversa, di inchiostro e carta, in una dimensione molto più intima e non patinata, senza colonna sonora e con la voce che preferite voi. Spero sinceramente che la scoprirete vostra</em>”. Con queste parole Luca Dotti presenta ai lettori il nuovo fumetto edito da <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-virginia-woolf" target="_blank">BeccoGiallo</a>: un graphic novel che ripercorre la vita e la carriera di questa “antidiva” dello star system del primo Novecento.  </p>
<p><h2>IL FUMETTO SU AUDREY HEPBURN</h2> <p>Autori della pubblicazione sono Michele Botton e Dorilys Giacchetto, che – supervisionati dallo stesso Dotti, figlio dell'attrice – hanno attraversato le fasi salienti della vita di questa icona del cinema e della moda, trasferendo su carta gli episodi cruciali della sua esistenza. Modello di riferimento per intere generazioni, la donna è raccontata all'interno del volume – dal titolo <em>Audrey Hepburn</em> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – attraverso una scrittura e un disegno leggeri, che mettono in risalto le qualità soprattutto umane di questa star.  </p>
<p><h2>LA VITA DI AUDREY HEPBURN</h2> <p>Sono numerosi gli eventi narrati nel volume: l'infanzia spesa in un ambiente agiato e cosmopolita eppure influenzata dal dramma della guerra, il sogno di diventare ballerina e il debutto nel mondo del cinema, coronato interpretando personaggi indimenticabili come Holly Golightly in <em>Colazione da Tiffany</em>, la principessa Anna di <em>Vacanze Romane</em>, Eliza in <em>My Fair Lady</em>. Eppure dal grande schermo si allontanerà nella seconda parte della sua esistenza: stanca delle luci della ribalta, la Hepburn si ritirerà infatti dallo spettacolo a soli quarant'anni, per dedicarsi alla famiglia e ai meno fortunati, diventando ambasciatrice dell'Unicef.</p>

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