Una colorata installazione all’uncinetto nel Parco Nazionale d’Abruzzo

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che ha da poco concluso le celebrazioni del suo primo centenario, oltre ad essere il più antico d’Europa, è un esempio senza eguali di biodiversità. Da sei anni a questa parte, è anche la casa di <a href="https://arte.sky.it/foto/arteparco-abruzzo-valerio-berruti" target="_blank">ARTEPARCO</a>, un'originale manifestazione che unisce il mondo della montagna e quello dell’arte, in collaborazione con il Comune di Pescasseroli e con il sostegno Sky Arte. <h2>IL COLLETTIVO ACCADEMIA DI ARACNE PER ARTEPARCO</h2> L’opera selezionata per questa sesta edizione, inaugurata pochi giorni fa, è un intervento di <a href="https://arte.sky.it/news/arteparco-accademia-aracne-yarn-bombing" target="_blank">yarn bombing</a>, ovvero una particolare tecnica che prevede l’utilizzo dell’uncinetto per la creazione di installazioni ambientali. Il lavoro, intitolato Totemi, è stato realizzato dalle 25 donne che compongono il collettivo Accademia di Aracne con un materiale ignifugo e resistente agli agenti atmosferici. Due alberi di faggio, alti quasi 8 metri e perfettamente simmetrici, che si ergono al centro del bosco sono protagonisti dell'intervento: sono stati infatti vestiti di un ricamo di colori sgargianti. Il motivo decorativo raffigura 16 animali che abitano il Parco, 8 per ogni albero, rendendo omaggio al rapporto tra uomo e natura attraverso il richiamo del totem delle popolazioni native americane. L’intervento del collettivo unisce così i due faggi a una cultura antica, quella della produzione artigiana, omaggiando un lavoro tipicamente femminile nella sua dimensione più forte, quella collettiva. <h2>TUTTE LE OPERE DI ARTEPARCO DAL 2018 A OGGI</h2> Nata da un’idea dell’imprenditore abruzzese Paride Vitale, dal 2018 la manifestazione ARTEPARCO introduce a frequenza annuale una nuova installazione artistica permanente all’interno del Parco, costruendo gradualmente quello che oggi è un percorso espositivo ricco e suggestivo. Della prima edizione è stato protagonista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/parco-nazionale-abruzzo-lazio-molise-installazione-marcantonio" target="_blank">Marcantonio</a>, con l’opera Animale Vegetale (Il cuore), un cuore grafico che accoglie il visitatore stagliandosi sulle fronde delle faggete. Nel 2019 è stata quindi la volta di Specchi angelici di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/installazione-matteo-fato-arteparco" target="_blank">Matteo Fato</a>, dei cavalletti concettuali che incorniciano poeticamente gli scorci meravigliosi del Parco. Con Un tempo è stato, nel 2020 <a href="https://arte.sky.it/news/arteparco-alessandro-pavone-installazione" target="_blank">Alessandro Pavone</a> ha utilizzato il legno per lasciar emergere dal terreno una mano, metafora dell’apprendimento e del contatto umano. Il Radicorno di Sissi, datata 2021, è un’opera in ceramica quasi magica e misteriosa, che si lascia scoprire, nascosta nel bosco. Infine <a href="https://arte.sky.it/news/arteparco-valerio-berrutti-liberi-tutti" target="_blank">Valerio Berruti</a> nella penultima edizione ha proposto un’installazione che riprende il tema del gioco e della riscoperta della natura attraverso gli occhi di un bambino. Per ripercorrere tutte le edizioni di ARTEPARCO e conoscere Totemi, è disponibile questa <a href="https://arte.sky.it/foto/arteparco-abruzzo-totemi-accademia-aracne" target="_blank">gallery fotografica</a>. [immagine in apertura: ARTEPARCO 2023, Accademia di Aracne, Totemi, ph. Luca Parisse]

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50 lupi colorati "invadono" la provincia di Novara

Nell'ambito dell’iniziativa Lago d’Orta Moving Connections, il nuovo intervento del collettivo <a href="Nell'ambito dell’iniziativa Lago d’Orta Moving Connections, il nuovo intervento del collettivo Cracking Art porta 50 lupi nei comuni piemontesi di Miasino, Ameno e Orta San Giulio. Inaugurati qualche giorno fa, i colorati (e alcuni luminosi) animali sono disposti lungo il sentiero Nigra, intitolato al celebre architetto Carlo Nigra e ne connette i luoghi di maggiore interesse, partendo dalla Chiesa parrocchiale al Sacro Monte di Orta, a Villa Nigra e il suo giardino, la Chiesa di San Rocco e il Giardino dei semplici a Miasino, la Villa con il Parco Monte Oro, fino al Parco neogotico Tornielli di Ameno. IL PROGETTO DI CRACKING ART E ASILO BIANCO Il progetto – che sancisce la collaborazione tra il collettivo e Asilo Bianco, piattaforma fondata nel 2005 dall’artista Enrica Borghi – si intitola Il richiamo dei lupi, e fa luce su una problematica a lungo dibattuta, quella del ritorno dei lupi sulle Alpi. Infatti, se in molti sostengono che il reinserimento di questa specie potrebbe giovare all’ecosistema e alla biodiversità, non mancano i timori e le difficoltà della comunità locale, le cui attività risentono inevitabilmente della presenza di questi predatori. IL RUOLO LUPI TRA LE ALPI PIEMONTESI “I lupi possono insegnare a noi umani diverse lezioni preziose, sia in termini di comportamento sia come ruolo attivo negli spazi che abitano. Sono animali altamente sociali che vivono in unità familiari molto unite, i branchi, all’interno delle quali dimostrano forti legami, capacità di cooperazione e comunicazione.” commenta Asilo Bianco “Sono dotati di grande resilienza e sono in grado di adattare le proprie strategie e comportamenti all’ambiente che li circonda. Hanno un profondo rispetto per la natura: la loro presenza ha un impatto significativo sulla salute generale e sulla diversità di un ecosistema. In questi anni abbiamo cercato, con la cultura, non solo di essere, ma anche di fare branco”. [Immagine in apertura: Barocckracking - Gallerie d'Italia, Vicenza 2018. Courtesy Cracking Art]" target="_blank">Cracking Art</a> porta cinquanta lupi nei comuni piemontesi di Miasino, Ameno e Orta San Giulio (in provincia di Novara). Presentati al pubblico qualche giorno fa, i colorati animali sono disposti lungo il sentiero Nigra. Il percorso, intitolato al celebre Carlo Nigra, connette i luoghi legati all'architetto piemontese, partendo dalla Chiesa parrocchiale al Sacro Monte di Orta, alla Chiesa di San Rocco e al Giardino dei semplici di Miasino, passando per la Villa con il Parco Monte Oro e il Parco neogotico Tornielli di Ameno.<h2>IL PROGETTO DI CRACKING ART </h2> Il progetto – che sancisce la collaborazione tra il collettivo Cracking Art e <a href="https://arte.sky.it/news/piemonte-artoteca-opere-arte" target="_blank">Asilo Bianco</a>, associazione fondata nel 2005 dall’artista Enrica Borghi – si intitola Il richiamo dei lupi, e fa luce su una problematica a lungo dibattuta, quella del ritorno dei lupi sulle Alpi. Infatti, se in molti sostengono che il reinserimento di questa specie possa giovare all’ecosistema e alla biodiversità, non mancano i timori e le difficoltà della comunità locale, le cui attività risentono inevitabilmente della presenza di questi predatori.<h2>IL LUPO ANIMALE AMICO</h2> “I lupi possono insegnare a noi umani diverse lezioni preziose, sia in termini di comportamento sia come ruolo attivo negli spazi che abitano. Sono animali altamente sociali che vivono in unità familiari molto unite, i branchi, all’interno delle quali dimostrano forti legami, capacità di cooperazione e comunicazione”, hanno commentato i rappresentanti dell'associazione Asilo Bianco. “Sono dotati di grande resilienza e sono in grado di adattare le proprie strategie e comportamenti all’ambiente che li circonda. Hanno un profondo rispetto per la natura: la loro presenza ha un impatto significativo sulla salute generale e sulla diversità di un ecosistema. In questi anni abbiamo cercato, con la cultura, non solo di essere, ma anche di fare branco”. [Immagine in apertura: Barocckracking - Gallerie d'Italia, Vicenza 2018. Courtesy Cracking Art]

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