All'asta un raro paesaggio di Gustav Klimt

<p>Oltre alle sensuali figure femminili e alle indimenticabili rifiniture dorate che lo hanno reso uno dei pittori più influenti del Novecento, <a href="https://arte.sky.it/news/klimt-dipinti-google-arts-culture" target="_blank">Gustav Klimt</a> amava rappresentare anche i paesaggi: uno dei più celebri è <em>Insel im Attersee</em>, che, il prossimo 16 maggio, sarà venduto all'asta da <a href="https://arte.sky.it/news/asta-basquiat-jazz-sothebys" target="_blank">Sotheby's</a> a New York. Realizzata tra il 1901 e il 1902 durante le estati bucoliche che il pittore viennese trascorreva ad Attersee, l'opera rappresenta uno dei capolavori paesaggistici più rari e significativi dell'artista, il cui valore stimato ammonta a 45 milioni di dollari.</p>

<p><h2>IL PAESAGGIO DI KLIMT ALL’ASTA</h2></p>
<p>Dipinto durante i soggiorni estivi dell'artista nella regione austriaca del Salzkammergut insieme alla compagna <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-8-aprile-amore-emilie-floge-gustav-klimt" target="_blank">Emilie Flöge</a>, il paesaggio evoca il lago di Attersee, il più grande della zona: l'opera esprime la pace, la tranquillità e la tregua dalla vita frenetica della metropoli. Dal punto di vista stilistico, il paesaggio klimtiano costituisce il fulcro di una nuova fase espressiva del pittore, che individuò in questa tipologia di soggetti un più ampio margine di sperimentazione: un approccio che, secondo alcuni, sarebbe stato influenzato dalla fotografia, strumento che l'artista viennese indagò profondamente nel corso della sua carriera.</p>
<p>Prima di realizzare l'iconico paesaggio che a maggio sarà battuto all'asta, Klimt dipinse una veduta simile: l'opera “sorella” è attualmente conservata al Leopold Museum di Vienna, testimonianza del ruolo giocato da questa serie nella produzione del maestro viennese.</p>

<p><h2>KLIMT NEGLI STATI UNITI</h2></p>
<p>Conservato precedentemente nella collezione privata del gallerista austriaco Otto Kallir, il dipinto contribuì ad accrescere la fama di Klimt a livello internazionale. Dopo essere emigrato negli Stati Uniti, Kallir aprì la Galerie St. Etienne a New York e, tra le prime opere esposte nella nuova sede, c’era proprio <em>Insel im Attersee</em>: fu uno dei primi capolavori di Klimt ad arrivare oltreoceano.</p> <p> [Immagine in apertura: Gustav Klimt, <em>Insel im Attersee</em>. Courtesy Sotheby's]</p>

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Tutta l'architettura danese in mostra a Copenaghen

<p>Non poteva mancare l'ormai celebre <a href="https://arte.sky.it/foto/termovalorizzatore-copenaghen-big-premio" target="_blank">Copenhill</a>, l'innovativo impianto di termovalorizzazione concepito dallo studio <a href="https://arte.sky.it/news/grattacielo-biofilo-singapore" target="_blank">BIG - Bjarke Ingels Group</a> come piattaforma pubblica per lo sport e il tempo libero, fra i progetti inclusi nell'esposizione <em>So Danish!</em>. Visitabile al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-donne-architettura-danimarca" target="_blank">DAC - Danish Architecture Center</a>, la rassegna descrive la storia dell'architettura danese dall'era vichinga ai giorni nostri. Un viaggio che riunisce capolavori iconici ed edifici meno conosciuti, formando un'immagine aggiornata di un Paese all'avanguardia.</p><h2>L'ARCHITETTURA DANESE IN UN'UNICA MOSTRA</h2> <p>Prima mostra permanente ospitata nel <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/carsten-holler-scivolo-danish-architecture-centre" target="_blank">vivace polo culturale</a> di Copenaghen, è uno degli appuntamenti culturali promossi quest'anno in città, scelta da UNESCO e UIA - International Union of Architects come <a href="https://arte.sky.it/news/copenhagen-capitale-mondiale-architettura" target="_blank">World Capital of Architecture</a> per il 2023. Strutturata secondo una successione di sezioni tematiche, <em>So Danish! </em>si estende su una superficie di<em> </em>280 metri quadrati nella Golden Gallery del DAC. Pensata per un pubblico non solo di addetti al settore, propone una serie di focus tematici: si va dall'architettura antica alle fortezze vichinghe, esempio di strutture difensive in tempo di conflitti, dal benessere al design radicale, dall'ascesa della cultura della bicicletta fino agli sforzi degli architetti sul fronte climatico. L'obiettivo è rendere evidente il ruolo insostituibile della pratica architettonica nella vita quotidiana e i suoi diretti riflessi sulla società. Il tutto senza dimenticare singoli approfondimenti su fasi storiche cruciali, architetti influenti e progetti di rilievo.</p><h2>L'ARCHITETTURA GUARDA AL FUTURO IN DANIMARCA</h2> <p>Il percorso espositivo si snoda fra foto, testi, narrazioni audio, film, contribuiti in VR, installazioni, oggetti, campioni di materiali, maquette. Fra i pezzi in mostra nella sezione che tratteggia una panoramica della storia dell'architettura danese emergono opere in gesso rinvenute nelle soffitte del Christiansborg Palace, oggi sede del parlamento, modelli storici della Royal Danish Art Library raramente esposti, pezzi dei massimi progettisti del Paese, come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/7-designer-60-anni-icona-arredo" target="_blank">Arne Jacobsen</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-architettura-ingegneria-maxxi-roma" target="_blank">Jørn Utzon </a>e Johan Otto von Spreckelsen. L'attenzione si rivolge anche al futuro e al resto del mondo, con alcuni significativi progetti sviluppati da designer locali contemporanei. Un esempio è il più alto edificio residenziale del mondo con struttura portante in legno: progettato dallo studio <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/08/schmidt-hammer-lassen-architects-cloud-pavilion-shanghai" target="_blank">Schmidt Hammer Lassen Architects</a> e ribattezzato <em>Rocket&Tigerli</em>, rappresenta un'alternativa all'uso del calcestruzzo. Avrà un'altezza di 100 metri, sorgerà in Svizzera, a Winterthur, nei pressi di <a href="https://arte.sky.it/news/architettura-musei-kunsthaus-zurigo" target="_blank">Zurigo</a>, ed è atteso entro il 2026. </p> <p>[Immagine in apertura: <em>So Danish!</em> Photo Rasmus Hjortshoj. Courtesy of Danish Architecture Center]</p>

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