Si preannuncia un'asta milionaria per l'opera-icona di Louise Bourgeois

<p>Perturbante e poderoso, <em>Spider</em> di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-louise-bourgeois-berlino" target="_blank">Louise Bourgeois</a> è una delle opere più ambiziose del Novecento e, il prossimo 18 maggio, sarà venduto all'asta da <a href="https://arte.sky.it/news/asta-basquiat-jazz-sothebys" target="_blank">Sotheby's</a>. Realizzato nel 1996, il celebre capolavoro della scultrice francese, insieme alle altre tre opere “sorelle” di questa serie, rappresenta una preziosa testimonianza di una delle più grandi artiste del secolo scorso. Offerta dalla Fundação Itaú di San Paolo, la scultura, il cui valore oscilla tra i 30 e i 40 milioni di dollari, sarà venduta a New York a beneficio delle iniziative della fondazione per l'arte e la cultura in Brasile.</p>
<p><h2>LO “SPIDER” DI BOURGEOIS ALL’ASTA</h2> <p>Proveniente dalla preziosa collezione della Fundação Itaú (che la acquistò più di 25 anni fa), <em>Spider</em> è una delle quattro opere di Bourgeois dedicate agli aracnidi: le altre edizioni di questo calco sono conservate alla National Gallery of Art di Washington e al Kemper Museum of Contemporary Art di Kansas City. Il gigantesco “ragno” di tre metri d'altezza rappresenta l'allegoria della madre della scultrice, Joséphine, una tessitrice di arazzi che morì prematuramente nel 1932: un fatto che influenzò fortemente la produzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-louise-bourgeois-fausto-gilberti" target="_blank">Bourgeois</a>. La serie degli aracnidi nacque sotto forma di disegno nel 1947 e successivamente, negli anni Novanta, divenne scultura. Ispirandosi al Surrealismo e alle istanze della modernità, l'artista realizzò quattro monumentali ragni che evocano la figura materna, a metà tra sinistra predatrice e feroce protettrice. Un capolavoro impareggiabile che, per la sua straordinaria originalità, ha contribuito a rivoluzionare il mondo della scultura dal dopoguerra in poi.  </p>
<p><h2>IL MONUMENTALE “RAGNO” IN VENDITA A NEW YORK</h2> <p>In vista della vendita, <em>Spider</em> sarà esposto nelle gallerie newyorkesi di Sotheby's dal 6 al 18 maggio prossimi. Il denaro ricavato dalla vendita dell'iconico ragno di <a href="https://arte.sky.it/news/louise-bourgeois-rubens-mostre-oslo" target="_blank">Bourgeois </a>sarà interamente destinato alle iniziative artistico-culturali della fondazione di San Paolo.</p> <p>[Immagine in apertura: Louise Bourgeois, <em>Spider</em>. Photo by Edouard Fraipont. Courtesy Sotheby's]</p>

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La casa pop-up che diventa un rifugio d'emergenza

<p>Offrire risposte efficaci in tempi ridotti a disastri e calamità di varia natura rappresenta il tema cardine della cosiddetta architettura dell'emergenza. Un settore sempre più strategico e non solo perché i <a href="https://arte.sky.it/news/ucraina-russia-guerra-appello-pace" target="_blank">conflitti armati </a>continuano a essere una realtà in molte aree del pianeta. Anche il fenomeno delle migrazioni, spesso conseguenza del <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-bambini-cambiamento-climatico" target="_blank">cambiamento climatico</a> e di crisi interne a singoli Paesi, impone l'individuazione di soluzioni temporanee nei territori di transito o di approdo. Non a caso l'architetto Abdallah Al Raggad, CEO e fondatore dell'engineering startup Maawa, ha raccontato di aver iniziato a lavorare al suo progetto di "casa-valigia" durante la crisi dei rifugiati siriani in Giordania, per poi essersi concentrato sugli aspetti tecnici dell'innovativa proposta durante il successivo MBA nel Regno Unito.</p><h2>UNA CASA VALIGIA PER L'EMERGENZA </h2> <p>Solide, riutilizzabili, modulari, in cartone riciclabile: le case pop-up di Maawa sono progettate per risolvere le quattro principali sfide legate alla realizzazione degli alloggi rapidi, ovvero portabilità, protezione, sostenibilità e costi. Concepite per essere utilizzate come rifugi temporanei o nella gestione di situazioni di emergenza, di campi profughi e di operazioni di soccorso in caso di calamità, queste unità abitative possiedono un peso contenuto: appena 13.7 kg. Oltre a essere leggere, sono anche facili da montare e smontare, al punto che il processo di montaggio dura meno di un minuto per ciascuna e non richiede l'utilizzo di attrezzi. Caratteristiche che le rendono particolarmente indicate nei casi in cui la velocità e l'efficienza sono cruciali. Nella configurazione aperta, offrono un riparo temporaneo adatto a una o due persone contemporaneamente ed è previsto l'inserimento di pannelli solari per l'approvvigionamento energetico.</p><h2>L'ARCHITETTURA RISPONDE ALLE SITUAZIONI DI CRISI</h2> <p>"<em>Crediamo che tutti meritino un luogo sicuro e confortevole da chiamare casa</em>", ha affermato Abdallah Al Raggad, in seguito alla recente partnership siglata da Maawa con la Jordan Hashemite Charity Organization (JHCO) e un'importante azienda giordana. L'accordo fa riferimento a una prima fornitura di "case valigia", che saranno messe a disposizione di persone bisognose. Nei mesi scorsi, ad affrontare la questione dell'offrire in tempi ridotti un riparo sicuro, tenendo anche in considerazione la necessità di assicurare la privacy, era stato l'architetto giapponese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/03/shigeru-ban-vince-il-pritzker-prize-oscar-dellarchitettura" target="_blank">Shigeru Ban</a>. Da sempre in prima linea nelle situazione emergenziali, aveva messo a disposizione dei<em> </em>rifugiati della guerra in Ucraina il <a href="https://arte.sky.it/news/shigeru-ban-progetto-rifugiati-guerra-ucraina" target="_blank">sistema di partizioni in cartone e tessuto</a> da lui messo a punto negli anni scorsi e già impiegato nel suo Paese d'origine.</p> <p>[Immagine in apertura: Image Maawa X at Deadsea]</p>

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