Si preannuncia un'asta da capogiro per il capolavoro di Rubens

Mancava dal Belgio da quasi due secoli Ritratto di uomo come il Dio Marte, il capolavoro pittorico di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rubens-genova-2022" target="_blank">Peter Paul Rubens</a> che sarà presto protagonista di un'asta a New York. A precederne la vendita, fissata per il mese di maggio 2023, è una temporanea esposizione a Bruxelles, ovvero nella stessa regione in cui il <a href="https://arte.sky.it/news/autoritratto-rubens-mostra-anversa" target="_blank">maestro fiammingo</a> si dedicò all'esecuzione dell'opera, intorno al 1620. Dopo la capitale belga, questo particolarissimo dipinto farà quindi tappa a Londra, per poi approdare nella città in cui <a href="https://arte.sky.it/news/asta-venere-adone-tiziano-sothebys" target="_blank">Sotheby's</a> si occuperà della sua cessione: la stima è di 20-30 milioni di dollari.<h2>UN CAPOLAVORO DI RUBENS PRESTO ALL'ASTA </h2> Proveniente dalla prestigiosa collezione Fisch Davidson e particolarmente conosciuto per la sua potenza espressiva, Ritratto di uomo come il Dio Marte offre una preziosa, quanto rara, manifestazione di una delle più profonde passioni di Rubens: il suo interesse per il mondo classico, alimentato dal viaggio compiuto in Italia all'età di 23 anni. In quell'occasione, l'artista rimase affascinato dal peculiare mix locale di stratificazioni storiche, miti e leggende, oltre che dal patrimonio architettonico e artistico legato al periodo classico. Iniziò a disegnare incessantemente sculture, opere ed edifici nei quali si imbatteva o che colpivano la sua attenzione, oltre ad acquistare in loco manufatti antichi da riportare in patria. Un universo visivo destinato ad accompagnare la sua pratica artistica per il resto della carriera, a tal punto che, al suo ritorno ad Anversa, avrebbe poi spinto i suoi assistenti alla lettura dei testi classici. Eppure, forse sorprendentemente, i dipinti in cui Rubens ritrasse personaggi in vesti classiche sono estremamente rari: Ritratto di uomo come il Dio Marte è ad esempio l'unico in cui scelse di rappresentare, con un esplicito riferimento al mondo antico, una figura singola.<h2>RUBENS, TIZIANO E L'ARTE CLASSICA </h2> Proprio questa particolarità, oltre all'indiscutibile rilievo dell'artista, contribuisce ad accrescere le aspettative attorno all'asta newyorkese. Tuttavia, accanto al tema dell'antichità classica (che già di per sé raccoglie non poche curiosità, come la questione dell'elmo a testa di delfino, in realtà legato a una tradizione italiana molto posteriore), da non sottovalutare è anche la questione dell'influenza di <a href="https://arte.sky.it/news/tiziano-restauro-ritratto-pier-luigi-farnese-armatura" target="_blank">Tiziano</a> su Rubens. Il maestro fiammingo, infatti, realizzò varie copie dei dipinti del <a href="https://arte.sky.it/news/tiziano-docufilm-pittura" target="_blank">maestro </a>di Pieve di Cadore, dal quale apprese le modalità di stesura del colore sulla tela, ma non solo. Si ritiene, infatti, che la sorprendente posa del protagonista di Ritratto di uomo come il Dio Marte, con la sua capacità di coinvolgere l'osservatore, ricordi uno dei ritratti degli Undici Cesari eseguiti da Tiziano per la famiglia Gonzaga, a Mantova. "Anche se l'identità dell'uomo che Rubens ha raffigurato in questo ritratto è a oggi sconosciuta, il suo status è preservato per sempre da questo dipinto: cosa potrebbe esserci di più grandioso che essere dipinto con immenso potere e brillantezza dal grande Rubens, all'apice della sua carriera, nelle vesti del classico dio della guerra?", ha osservato George Wachter, Sotheby’s Chairman and Co-Worldwide Head of Old Master Paintings. [Immagine in apertura: Courtesy of Sotheby’s]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Napoli ricorda Lucio Dalla con una grande mostra

Il fascino esercitato dal territorio campano sui musicisti di ieri e di oggi è un fatto innegabile. Tra i cantautori che si sono fatti conquistare dalla bellezza di Napoli e dei suoi dintorni c’è anche<a href="https://arte.sky.it/news/lucio-dalla-libro-illustrazione" target="_blank"> Lucio Dalla</a>, autore della celeberrima Caruso. La mostra organizzata presso il <a href="https://arte.sky.it/news/mann-videogame-father-and-son-napoli" target="_blank">MANN </a>dal titolo Lucio Dalla. Il sogno di essere napoletano, che aprirà i battenti il prossimo 4 marzo e sarà visitabile fino al 25 giugno, rinsalda il legame fra l’indimenticabile artista e il contesto partenopeo, a ottant’anni di distanza dalla nascita di <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-28-febbraio-lucio-dalla" target="_blank">Dalla</a>.

<h2>LA MOSTRA SU LUCIO DALLA A NAPOLI</h2>
La mostra ripercorre la vicenda biografica e musicale di Lucio Dalla senza soluzione di continuità, dall'infanzia al suo definitivo trionfo: i visitatori saranno cullati dalle note delle sue memorabili canzoni mentre scopriranno l'ironia, la genialità e l'originalità di una figura inimitabile. La curiosità di Dalla era proverbiale, e i suoi interessi spaziavano dalla musica al teatro, dalla letteratura al cinema, dai motori alla danza e dalla pittura allo sport. L'esposizione permette di conoscere la profonda umanità di Dalla attraverso fotografie, copertine di dischi, video, oggetti, abiti di scena, locandine di film, ma anche manifesti e una raccolta dei suoi inconfondibili cappelli e berretti, vero e proprio “marchio di fabbrica” del musicista.

<h2>LA MUSICA DI LUCIO DALLA</h2>
L'esposizione si articola in una dozzina di sezioni: la prima, La sua musica, è incentrata sulla sterminata produzione musicale. I suoi affetti, la sua identità e il suo debutto musicale sono al centro delle sezioni iniziali, mentre il suo amore per le sonorità uniche degli strumenti ad ancia è raccontato nella sezione Il clarinetto. Nell'inedito capitolo Dalla e Napoli viene indagato il profondo rapporto del cantante con la città partenopea. Gli interessi del poliedrico artista sono poi esplorati nelle sezioni tematiche Il cinema, Il teatro e La televisione. Una sezione è dedicata al rapporto tra Dalla e Roversi, il poeta bolognese che divenne suo paroliere negli anni Settanta. Le ultime due sezioni, ispirate alla sua straordinaria eredità musicale, sono Universo Dalla e Il museo Lucio Dalla. [Immagine in apertura: Lucio Dalla nella suite One of a Kind Enrico Caruso del Grand Hotel Excelsior Vittoria a Sorrento, con il pianoforte con il quale compose Caruso]

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Napoli ricorda Lucio Dalla con una grande mostra | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

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Banksy e la ribellione

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