A Brno nuova vita al Museo di Arti Applicate

<p>Istituito nel 1873, il Museo di Arti Applicate della Moravian Gallery di Brno, in <a href="https://arte.sky.it/foto/padiglione-legno-repubblica-ceca-cerimonia-te" target="_blank">Repubblica Ceca</a>, cambia volto e si rinnova grazie al concept espositivo <em>ART DESIGN FASHION</em>. Da storica istituzione d'arte, il museo ceco si è infatti evoluto a innovativo polo artistico, accogliendo nei suoi spazi i linguaggi dell'arte, della <a href="https://arte.sky.it/news/parigi-palais-galliera-mostra-moda-movimento" target="_blank">moda </a>e del <a href="https://arte.sky.it/news/collana-design-johan-levi" target="_blank">design</a>. Il risultato è un versatile centro culturale che ospita, oltre a una collezione permanente, anche mostre temporanee, concerti, proiezioni ed eventi.</p><h2>RINNOVATO IL MUSEO DI ARTI APPLICATE DI BRNO </h2> <p>Arricchita e modernizzata con nuovi pezzi di arredamento e impianti di illuminazione ad hoc progettati da artisti, designer e architetti locali, l'istituzione museale di Brno accoglie all'ingresso, oltre al Designshop di Eva Eisler, anche una nuovissima struttura, il Respirium. Si tratta di un particolare terrazza che, progettata da David Karásek, dota la struttura di un'area di relax e di uno spazio per workshop. Salendo al primo piano è possibile ammirare la mostra <em>ART DESIGN FASHION</em> e, proseguendo al secondo, una serie di progetti e contributi realizzati dai principali artisti cechi. I due piani del museo sono collegati da nuovissime passerelle che, progettate dallo studio di architettura e design Olgoj Chorchoj, sfruttano spazi verticali precedentemente inutilizzati dando vita a luoghi ideali per collocare installazioni site-specific. Infine, al terzo piano, trova spazio il laboratorio DESIGNLAB che consente ai visitatori di dare sfogo alla propria creatività, cimentandosi in varie attività inclusa la realizzazione di abiti e di accessori fashion attraverso tecnologie all'avanguardia.</p><h2>LA MOSTRA “ART DESIGN FASHION”</h2> <p>Fiore all'occhiello del Museo di Arti Applicate è l'esposizione <em>ART DESIGN FASHION</em> che restituisce un affascinante resoconto delle opere più interessanti prodotte nel campo del design, del fashion e dell'arte negli ultimi trent'anni. Tra i lavori in mostra spiccano <em>The Demon of Growth</em> di Krištof Kintera, dedicato al tema dell'accumulo, <em>Black & Light Depot</em>, uno spazio immersivo in vetro e ceramica progettato da Maxim Velčovský e Radek Wohlmuth, e <em>The Cloud</em>, un grande oggetto interattivo fluttuante collocato sopra la terrazza del museo, capace di cambiare colore e riprodurre suoni in base agli stimoli esterni.  [Immagine in apertura: <span>Photo BoysPlayNice</span><span>]</span></p>

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<p>Fa il suo debutto sugli scaffali il libro che raccoglie gli ultimi dieci anni di attività, militanza e produzioni artistiche del collettivo bolognese <a href="https://arte.sky.it/foto/bologna-poster-art-cheap" target="_blank">CHEAP</a>. Si chiama <em>Disobbedite con generosità</em>, e racconta senza filtri lo sguardo ribelle e anticonvenzionale del gruppo che dal 2013 porta avanti l'omonimo progetto di poster art e arte pubblica diffusa, mettendo in dialogo arte e attivismo, ripensando lo spazio pubblico collettivo.</p><h2>IL NUOVO LIBRO DI CHEAP</h2> <p>Nato da un coro di voci transfemministe, intersezionali e decoloniali, che tutte insieme hanno dato vita prima a un festival e poi a un’esperienza fluida e "situazionista", <a href="https://arte.sky.it/foto/femminismo-poster-cheap-bologna-contest" target="_blank">CHEAP</a> svela tra le pagine del volume i dietro le quinte delle sue azioni più radicali, nonché il percorso artistico e curatoriale delle componenti del collettivo, passato dalla strada fino alle sale del museo. In <em>Disobbedite con generosità </em>c'è tutto: non solo la vicenda del gruppo di artiste, ma anche la storia degli studi di genere e di quelli post-coloniali; ci sono Paul B. Preciado, Judith Butler e i Luther Blissett; e poi, ovviamente, c'è la street art, le <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/05/guerrilla-girls-cheap-street-poster-festival-bologna" target="_blank">Guerrilla Girls</a> e molto, moltissimo altro.</p><h2>DISOBBEDITE CON GENEROSITÀ</h2> <p>Il volume si inserisce nel contesto della mostra (o meglio “infestazione”, come la definisce il collettivo) realizzata da CHEAP al <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/yvonne-rainer-mambo-bologna" target="_blank">MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna</a>, visitabile fino al 17 dicembre prossimo. Ma non si tratta di un semplice catalogo: è piuttosto un’antologia vera e propria. “<em>Dalla nostra prima volta in strada sono passati dieci anni e ci fanno sapere che è tempo di bilanci: lo dicono proprio a noi che preferiamo pensarci sbilanciate, mai equidistanti, proprio a noi che rivendichiamo di avere uno sguardo non obiettivo. Con queste premesse, ci scuserete se ne uscirà un racconto partigiano: essere di parte ci sembra l’unica postura sensata</em>”, spiega il collettivo nel primo capitolo.</p>[Immagine in apertura: una delle installazioni di CHEAP al MAMbo. Credits Margherita Caprilli]</p>

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