Alla Fondazione Prada una mostra indaga il rapporto fra tecnologia e potere

<p>Negli ultimi anni le tecnologie di massa hanno dimostrato di poter essere usate per veicolare il potere attraverso l’informazione e la raccolta dei dati; eppure questa equazione sembra avere origini ben più antiche. La mostra <em>Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power, 1500-2025</em>, visitabile all’Osservatorio della<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-wes-anderson-fondazione-prada-milano" target="_blank"> Fondazione Prada</a> (in galleria Vittorio Emanuele II a Milano) fino al 29 gennaio 2024, ne ripercorre la storia. </p><h2>SCIENZA E TECNOLOGIA ALLA FONDAZIONE PRADA</h2> <p>Curata dagli artisti<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/mostra-intelligenza-artificiale-osservatorio-fondazione-prada-milano" target="_blank"> Kate Crawford</a> e Vladan Joler, la rassegna ripercorre l’intreccio tra la scienza e la tecnologia e il potere politico e sociale a partire dal 1500. E lo fa attraverso una monumentale mappa visuale, che ricopre ben 24 metri di parete e che ha richiesto ben quattro anni di lavoro. </p> <p>Ogni diagramma traccia le coordinate di un rapporto complesso, che prende forma grazie a migliaia di disegni e di testi realizzati singolarmente, volti a illustrare forme di comunicazione, classificazione, computazione e controllo. Ognuno di questi corrisponde a un tema (i dispositivi di comunicazione; le infrastrutture; le tecnologie di classificazione e così via). Un’altra area dell’esposizione è invece riservata ad <em>Anatomy of an AI System</em>, sempre di Joler e Crawford: un “diagramma esploso” che mette in mostra i tre principali processi estrattivi di un sistema di intelligenza artificiale: quello delle risorse materiali,  dei dati e l'impiego della manodopera umana.</p><h2>LA MOSTRA SU TECNOLOGIA E POTERE</h2> <p> “<em>Questo è l’anno in cui l’intelligenza artificiale generativa ha inondato la cultura globale e ha dominato l’attenzione pubblica</em>”, afferma Joler. “<em>Milioni di persone hanno cambiato il loro modo di fare ricerche online, di scrivere e di sviluppare immagini. Tuttavia questi sistemi hanno già dimostrato la loro capacità di concentrare il potere, produrre ‘allucinazioni collettive’ e disinformazione su larga scala, mettendo in discussione la percezione di una realtà condivisa. L’IA generativa ha inoltre un impatto significativo sulle nostre ecologie, necessitando di immense quantità di energia, acqua e minerali</em>”. </p> <p>Crawford aggiunge che: “<em>Tutte queste forme di impatto globale, da quelle di ordine politico a quelle materiali, si sono sviluppate nel corso di alcuni secoli. Sono però nascoste dalla cultura del segreto industriale e delle infrastrutture tecniche, dalle questioni complesse legate al colonialismo, dalle filiere globali di produzione e distribuzione, dalla scarsa trasparenza dei contratti di lavoro, dalla mancanza di regolamentazione e dalla storia stessa</em>”. </p>[Immagine in apertura: <em>Calculating Empires</em>, Ricercatori-artisti Kate Crawford e Vladan Joler, Osservatorio Fondazione Prada, Milano Foto: Piercarlo Quecchia – DSL Studio, Courtesy: Fondazione Prada]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

<p>Dopo il successo della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/michelangelo-cappella-sistina-fumetto" target="_blank">graphic novel dedicata a Michelangelo Buonarroti</a>, ambientata negli anni degli affreschi della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-immersiva-cappella-sistina-varsavia" target="_blank">Cappella Sistina</a>, l’illustratore e fumettista Gianluca Buttolo torna con un volume dedicato a un'altra pagina della storia della cultura, distante secoli ma sempre avvincente. Si tratta del primo fumetto dedicato al duo comico più famoso e iconico del cinema: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/08/stanlio-e-ollio-di-nuovo-al-cinema-nel-biopic-di-jon-s-baird" target="_blank">Stanlio e Ollio</a>. </p><h2>IL FUMETTO DEDICATO A STANLIO E OLLIO</h2> <p>“<em>Questo libro, per chi ama Stanlio ed Ollio e il cinema, oltre a essere meraviglioso è anche un’opera storica di gran valore</em>”, scrive nella prefazione il grande <a href="https://arte.sky.it/news/bruno-bozzetto-programmi-tv-8-settembre" target="_blank">Bruno Bozzetto</a>. </p> <p>Edito da ReNoir Comics, <em>Stan&Ollie </em>(nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) fa rivivere i due personaggi storici di Stan Laurel e Oliver Hardy, a partire da un semplice pretesto narrativo ispirato a un fatto realmente accaduto: un ragazzino trova il numero di Stan Laurel sulla guida telefonica, e decide di chiamarlo per fare un tuffo nel passato, ripercorrendo passo dopo passo la straordinaria carriera della coppia cinematografica. </p><h2>UNA FEDELE BIOGRAFIA DEL DUO COMICO</h2> <p>Con lo stile che lo contraddistingue – una china asciutta, dal tratto essenziale ma espressivo – l’autore indaga l’animo dei due autori comici, raccontando non solo il successo cinematografico noto ai più, ma anche i “dietro le quinte” meno conosciuti: le tensioni sul lavoro, la vita privata e i matrimoni naufragati (pochi sanno ad esempio che Stanlio si sposò ben quattro volte). Da fedele biografo, Gianluca Buttolo non trascura neanche il tramonto del loro percorso, esposto grazie a uno scrupoloso lavoro di documentazione che sfata i numerosi miti che nel tempo sono stati costruiti attorno al loro graduale ritiro dalle scene.</p>

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