A Roma parte il concorso per rinnovare l'area dei Fori Imperiali

<p>Realizzare un grande anello pedonale, grazie al quale godere di una splendida passeggiata all'interno di una delle più suggestive aree archeologiche al mondo, tra <a href="https://arte.sky.it/news/roma-nuovi-scavi-foro-cesare" target="_blank">Fori Imperiali</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/roma-mostra-gladiatori-sotterranei-colosseo" target="_blank">Colosseo</a>, Circo Massimo, Palatino e Campidoglio: è questo uno degli obiettivo del concorso internazionale di architettura indetto nei giorni scorsi. Si punta a realizzare la Nuova Passeggiata Archeologica di <a href="https://arte.sky.it/news/museum-of-dreamers-roma" target="_blank">Roma</a>, un itinerario tra le bellezze imperiali, con arredi, aree verdi, punti panoramici e servizi. Primo e importante tassello del piano strategico che intende trasformare, nei prossimi anni, l'antico sito della Capitale, il <a href="https://npa.competitionarchitecturenetwork.it/" target="_blank">bando</a>  resta attivo fino al prossimo 29 dicembre, data ultima per la consegna degli elaborati richiesti.</p><h2>IL BANDO PER LA NUOVA PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA</h2> <p>Il concorso selezionerà, entro febbraio 2024, il team responsabile del progetto di allestimento che darà nuova veste all'area archeologica centrale capitolina, trasformando questi iconici luoghi della città in un insieme di spazi pubblici, pienamente accessibili. Il progetto permetterà di dare vita a una vera e propria grande promenade che, dai <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/archeologia-scoperta-roma-fori-imperiali" target="_blank">Fori</a>, proseguirà verso il <a href="https://arte.sky.it/news/domus-tiberiana-roma-apertura-visite" target="_blank">Colosseo</a>, attraversando il Celio, il Palatino, le Terme di Caracalla e il Circo Massimo, per poi arrivare al Campidoglio. Il suggestivo itinerario romano, affiancato da percorsi sopraelevati, abbraccerà siti archeologici di indiscusso prestigio e sarà arricchito da nuove piantumazioni e da vegetazione, così da disporre anche di zona di ombra. </p><h2>GLI INTERVENTI NELL'AREA DEI FORI IMPERIALI A ROMA</h2> <p>Con la recente pubblicazione del bando ha preso avvio il Programma Operativo 2025-2027 che, elaborato da Roma Capitale, prevede una serie di opere da realizzare nel biennio di riferimento: l'investimento è pari 282 milioni di euro (tra fondi PNRR, Giubileo, statali e comunali) ed è il più grande di sempre destinato all'area archeologica romana. La creazione del nuovo anello pedonale porterà anche al potenziamento dei collegamenti del trasporto pubblico e all'istituzione di diversi itinerari provenienti da Termini, Esquilino, Appia Antica e Mura Aureliane. Oltre al Programma Operativo, anche il Piano Strategico, a sua volta finanziato con altre risorse da reperire nel prossimo decennio, punta a valorizzare al meglio una più conosciuti "poli archeologici" del mondo.  [Immagine in apertura: Foto di Mike Hsieh su Unsplash]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il Magritte Museum riapre dopo gli interventi di restauro

<p>Negli ultimi 15 anni, oltre 4 milioni di visitatori hanno varcato la soglia dell’iconico <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/10/magritte-e-larte-contemporanea-leredita-di-un-maestro-a-50-anni-dalla-morte" target="_blank">Magritte Museum di Bruxelles</a>, punta di diamante del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mostra-dali-magritte-bruxelles" target="_blank">Royal Museums of Fine Arts del Belgio</a>, celebre per essere la sede della più grande collezione al mondo di opere del maestro surrealista. Dopo sei mesi di restauro, che hanno avuto avvio in occasione dei 125 anni dalla nascita di <a href="https://arte.sky.it/news/dipinto-nascosto-rene-magritte" target="_blank">René Magritte</a>, dal 7 ottobre scorso il museo ha riaperto le porte al pubblico in una rinnovata veste.</p><h2>A BRUXELLES IL MAGRITTE MUSEUM È TUTTO NUOVO</h2> <p>"<em>René Magritte vive e rivive grazie a tutte le grandi mostre a lui dedicate nei 4 angoli del mondo, ma anche attraverso l'eccezionale Magritte Museum</em>", sottolinea Charly Herscovici, Presidente della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-magritte-surrealismo-madrid" target="_blank">Fondazione Magritte</a>. Pur mantenendo l’atmosfera intima, l'illuminazione soffusa, il percorso di visita impostato secondo un criterio cronologico e tematico, i 2.800 metri quadrati del museo sono stati rinnovati sul fronte delle finiture e delle dotazioni tecnologiche. Dalla pavimentazione alle telecamere, dalle attrezzature multimediali all'illuminazione, oggi integralmente a LED, il museo è stato oggetto di un profondo restyling, che non ne ha compromesso l'apprezzata identità. Oltre agli interventi di restauro, di massimo rilievo sono anche le nuove acquisizioni del museo, rese possibili da prestiti e donazioni: infatti, agli oltre 230 tra dipinti, disegni, sculture, manifesti pubblicitari, fotografie e film che documentano la carriera dell’artista, si aggiungono, con la riapertura, altri 29 capolavori. Nel complesso, l'intervento ha richiesto un finanziamento di 450mila euro.</p><h2>LA STORIA DEL MAGRITTE MUSEUM DI BRUXELLES</h2> <p>Ospitato nell’elegante edificio neoclassico Altenloh Hotel, il Magritte Museum nasce dalla passione di Philippe Roberts-Jones per il pittore belga: già dal 1984, infatti, Robert-Jones aveva fatto della <em>Salle Magritte</em> uno dei punti salienti del Royal Museums of Fine Arts, di cui era curatore. Continuando ad ampliare la collezione, i dipinti di Magritte "invasero" gradualmente anche gli altri spazi del museo, così, nel 2005, si decise di dedicare a quella che nel tempo era diventata una raccolta di unico valore una sede dislocata. Il progetto si è finalmente concretizzato nel 2009, grazie alla mediazione di Charly Herscovici, presidente della Fondazione Magritte.  [Immagine in apertura: Musée Magritte. Photo Eric-Danhier]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi