A Copenaghen la mostra che svela la seconda vita dei rifiuti

<p>Nell’ambito del festival <em>3daysofdesign</em>, giunto al suo decimo anno, il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-donne-architettura-danimarca" target="_blank">Danish Architecture Center</a> punta i riflettori sul design danese, protagonista assoluto anche nelle celebrazioni in corso di <a href="https://arte.sky.it/news/copenhagen-capitale-mondiale-architettura" target="_blank">Copenaghen capitale mondiale dell’architettura 2023</a>. <em>What a Waste</em> è infatti solo una delle numerose mostre da visitare nella città nordeuropea in questo speciale anno e costituisce un'occasione per conoscere le nuove sfide del design danese. </p> <h2>LA MOSTRA SU DESIGN E RIUSO DEI MATERIALI</h2> <p>Ogni anno, milioni di tonnellate di "New Waste", ovvero i residui delle grandi produzioni, finiscono nelle discariche. Completamente inutilizzati, rappresentano un'enorme perdita di risorse preziose, oltre che uno spreco di emissioni. Tale situazione è dovuta all’ingente quantità di rifiuti prodotti dal settore industriale per soddisfare la nostra incessante spinta al consumo. È questa la problematica principale a cui prova a rispondere la mostra<em> What a Waste</em>, che riunisce soluzioni messe a punto da alcune realtà aziendali che stanno introducendo i rifiuti dell'industria nella loro catena di approvvigionamento: una modalità concreta per evitare di ricorrere all'uso di materie prime vergini. Realizzata in collaborazione con il Danish Architecture Center, la mostra è stata sviluppata da The Upcycl, piattaforma B2B che sostiene processi circolari per il riutilizzo di "New Waste", promuovendo la collaborazione tra l’industria pesante e le società di sviluppo. Nel caso specifico, i casi esposti uniscono riuso, funzionalità e gradevolezza estetica.</p><h2>COPENAGHEN CAPITALE MONDIALE DELL’ARCHITETTURA 2023 </h2> <p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-donne-architettura-danimarca" target="_blank">DAC - Danish Architecture Center</a>, che ospiterà la mostra <em>What a Waste</em> fino al 29 ottobre prossimo, è l'istituzione culturale che in Danimarca si propone di avvicinare sempre di più le persone al mondo dell'architettura; con progetti espositivi come questo, ribadisce anche il suo impegno nel prefigurare pratiche virtuose e sostenibili per il futuro. Il DAC, inoltre, è il partner principale del programma di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-architettura-danese-copenaghen" target="_blank">Copenaghen capitale mondiale dell'architettura</a>. Questo speciale titolo viene assegnato, ogni tre anni, dall'UNESCO e dall'Associazione Internazionale degli Architetti (UIA), che insieme individuano la città con più spinta verso l’innovazione e la sostenibilità. Dopo <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-cristo-redentore-rio-de-janeiro" target="_blank">Rio de Janeiro </a>nel 2020, per il 2023 è il turno di Copenaghen, che in occasione della sua nomina ha scelto di diventare un hub globale per incontri, workshop e dibattiti su cultura, design e architettura. Internazionalmente riconosciuta per il suo impegno verso l'ambiente, entro il 2025 la capitale danese sarà completamente carbon neutral: un risultato che dovrebbe essere raggiunto grazie alle innovazioni architettoniche e paesaggistiche introdotte negli ultimi anni, che hanno contribuito a migliorare la qualità della vita della cittadinanza.</p> <p> [Immagine in apertura: Dansk Arkitektur Center. <em>What a Waste</em>. Foto Andreas Grubbe Kirkelund]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Le 100 foto che hanno rivoluzionato il mondo

<p>“<em>La fotografia è tante cose insieme. È imprendibile, inclassificabile, bugiarda e veritiera allo stesso tempo. La fotografia è fascinazione. È il linguaggio della contemporaneità e con la sua dinamica immediatezza fornisce una modalità di comunicazione capace di espandersi a macchia d'olio nell'universo fisico e in quello digitale, per raggiungere una comune fruibilità</em>”. Con queste parole <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-24-maggio-reportage-mia-fiera" target="_blank">Denis Curti</a>, curatore di spicco per quanto concerne l'arte dell'obiettivo, introduce i lettori al nuovo catalogo ragionato edito da <a href="https://www.24orecultura.com/libri-24-ore-cultura/100-foto-che-sconvolsero-il-mondo/" target="_blank">24 ORE Cultura</a>: un viaggio nelle immagini e negli eventi storici che hanno segnato il cammino dell'uomo moderno.  </p>
<p><h2>LE FOTO PIÙ ICONICHE DI SEMPRE</h2> <p>Composto da oltre cento pagine in largo formato, <em>Le 100 fotografie che hanno cambiato il mondo</em> – questo il titolo del volume – racconta l'evoluzione dello strumento fotografico, a partire dai primi esperimenti di pionieri come Joseph Nicéphore Niépce e Louis Daguerre: figure cruciali che con i loro esperimenti chimici hanno dato il via a questa disciplina.  </p> <p>Si passa poi ai reportage d'autore di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rovigo-robert-capa" target="_blank">Robert Capa</a> (immancabile il suo “miliziano” del 1936), agli scatti sovversivi di <a href="https://arte.sky.it/news/lee-miller-fotografia-libro" target="_blank">Lee Miller</a> (celebre l'immagine in cui la fotografa americana è immortalata nella vasca da bagno di Adolf Hitler), alle opere poetiche di <a href="https://arte.sky.it/news/antologia-contrasto-donne-fotografia" target="_blank">Julia Margaret Cameron</a>, fino ai poderosi paesaggi naturali di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/mostra-fotografia-ansel-adams-boston" target="_blank">Ansel Adams</a>.  </p>
<p><h2>RACCONTARE LA STORIA CON LA FOTOGRAFIA</h2> <p>Accompagnate da ampi approfondimenti critici firmati dallo stesso Denis Curti, le opere selezionate all'interno del libro scandiscono non soltanto le evoluzioni del mezzo fotografico, ma anche e soprattutto della storia dell'umanità, descrivendo con immediatezza e sinteticità alcuni degli eventi e dei momenti più rappresentativi della nostra società. La disposizione dei lavori in ordine cronologico accentua questo aspetto documentaristico delle immagini, fornendo al lettore uno strumento per ripercorrere la storia del mondo moderno attraverso gli scatti di questi maestri.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Luigi Ghirri, <em>Formigine, ingresso casa colonica</em>, 1988© Eredi Luigi Ghirri]</p>

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