La "maratona musicale" jazz in Emilia-Romagna

Crossroads, la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/20-anni-di-crossroads-il-jazz-festival-diffuso-attraverso-lemilia-romagna" target="_blank">rassegna itinerante sul jazz che attraversa l’Emilia Romagna</a>, torna per la sua ventiquattresima edizione: un record che rende la manifestazione una delle più amate e longeve del panorama musicale italiano. Atteso a partite dal prossimo 3 marzo, il festival si contraddistingue ancora una volta per il suo carattere “diffuso”: peculiarità della kermesse – organizzata da Jazz Network – è infatti la distribuzione di oltre sessanta concerti in luoghi diversi della regione, dalle grandi città ai piccoli borghi. L'obiettivo è spingere il pubblico degli appassionati di musica a spostarsi da un luogo all'altro del territorio, dando vita a un itinerario fatto di scoperte artistiche e allo stesso tempo geografiche. 
<h2>LA NUOVA EDIZIONE DI “CROSSROADS”</h2> Sono più di 450 gli ospiti di quest'anno, chiamati a esibirsi all'interno di un cartellone che toccherà il jazz in tutti i suoi stili: dalla black music al latin alle contaminazioni più varie. Esempio eccellente di questa varietà artistica è il contrabbassista Dave Holland, che con il suo trio sarà ospite il 14 marzo al Teatro Ebe Stignani di Imola, con un concerto all'insegna del jazz di estrazione afro-americana. A portarci sulle rive del Mississippi sarà invece Irene Grandi, che per l'occasione lascerà i panni di cantautrice pop per indossare quelli di blues singer (il 6 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna). 
<h2>IL PROGRAMMA DI “CROSSROADS” 2023</h2> A tenere alta la bandiera del jazz italiano saranno inoltre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/10/i-grandi-del-jazz-in-foto-a-mantova" target="_blank">Fabrizio Bosso</a> (che arriverà per la prima volta sui palcoscenici di Crossroads il 12 marzo a Casalgrande, con un evento dedicato ai grandi successi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/stevie-wonder-murale-richard-wilson-detroit" target="_blank">Stevie Wonder</a>), Mauro Ottolini (atteso il 24 giugno a Medicina) ed <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/enrico-rava-tour-album-jazz" target="_blank">Enrico Rava</a> (in duo con lo stesso Ottolini al Teatro Comunale di Russi, il 30 aprile). Sul fronte vocale spiccano invece i nomi di Rossana Casale (che il 22 marzo porterà a Piangipane il suo progetto ispirato alle canzoni di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/joni-mitchell-vista-attraverso-lobiettivo-di-norman-seeff" target="_blank">Joni Mitchell</a>), Petra Magoni (co-autrice di Musica Nuda insieme a Ferruccio Spinetti, con il quale si esibirà il 29 aprile al Teatro Comunale Dragoni di Meldola) e John De Leo (protagonista il 2 aprile a Modena). Ultima tappa di questo lunghissimo festival on the road, il concerto alla Corte degli Agostiniani di Rimini, il 27 luglio: ospite dell'evento il trio sudamericano del pianista Alfredo Rodriguez. Per conoscere tutte le date, i luoghi e i musicisti inclusi nel cartellone, vi invitiamo a consultare il programma pubblicato sulla <a href="https://www.crossroads-it.org/" target="_blank">pagina web della manifestazione</a>. 
[Immagine in apertura: Amaro Freitas. Foto di Jão Vicente]

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Trasformare per tre giorni uno spazio espositivo in una discoteca. È questa la sfida del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/mostra-pac-milano-australia" target="_blank">PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano</a>, che insieme a Le Cannibale e al Politecnico è artefice di un'inedita mostra-evento: 72 ore dedicate alla musica disco, ai suoi protagonisti e alla “rivoluzione” culturale innescata dalla cultura del clubbing a partire dagli anni Sessanta. 
<h2>LA MOSTRA-EVENTO AL PAC DI MILANO</h2> In programma dal 3 al 5 marzo negli ambienti dell'edificio situato in via Palestro, il progetto – dal titolo Discorivoluzione – alternerà veri e propri momenti espositivi (con l'allestimento di installazioni, immagini e documenti d'archivio) a spettacoli musicali (in programma nelle notti di venerdì e sabato). L'idea, in altre parole, è quella di rendere lo spazio artistico un luogo interdisciplinare, in grado di cambiare pelle nel corso delle varie fasi del giorno, offrendo al pubblico una serie di esperienze partecipate sul tema della rassegna. 
<h2>TRA ARTE E MUSICA DANCE</h2> A curare l'iniziativa sono cinquanta studenti del Laboratorio di Progettazione degli Interni del Politecnico di Milano. A loro il compito di dare forma e sostanza alle tre sezioni che scandiscono l'allestimento: Discodiorama, Discoarcheologia e Discoarchivio, ognuna delle quali dedicata a uno specifico aspetto dello scenario del clubbing negli ultimi sessant'anni, con spunti sulla moda, sulle tendenze culturali e sulle implicazioni sociali scaturite dall'onda dance. A dominare nelle ore notturne saranno invece i suoni dei dj e degli ospiti invitati da Le Cannibale: su tutti Daniele Baldelli – ritenuto il primo dj italiano –, Fabio Monesi, l’artista tedesca Lena Willikens e la musicista e cantante giapponese Hiroko Hacci. Saranno loro ad alternarsi ai piatti durante le notti di venerdì e sabato, trasformando definitivamente gli ambienti espositivi in sale da ballo all'insegna della dance. [Immagine in apertura: Mural by Keith Haring in the Palladium, 1985 Photo © Timothy Hursley, Garvey Simon Gallery]

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