In Molise torna il festival della fotografia nomade

Il <a href="https://arte.sky.it/news/festival-musicale-montagna-molise" target="_blank">Molise </a>torna a essere un punto di riferimento per la <a href="https://arte.sky.it/news/le-fotografe-programmi-tv-3-novembre" target="_blank">fotografia </a>internazionale e contemporanea grazie alla terza edizione di Molichrom: Festival della Fotografia Nomade, la kermesse dedicata a una delle più affascinanti discipline artistiche. In programma fino al prossimo 10 dicembre, la rassegna molisana propone una serie di mostre, talk ed eventi che, ispirandosi al concetto di nomadismo culturale elaborato da <a href="https://arte.sky.it/news/premio-bruce-chatwin-fotografia-narrativa-viaggio" target="_blank">Bruce Chatwin</a>, promuovono l'apertura alla diversità delle culture e l'esplorazione come mezzo di pace e consapevolezza.<h2>IN MOLISE IL FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA NOMADE</h2> Con la direzione artistica di Eolo Perfido, la nuova edizione di Molichrom: ha quest'anno come propri protagonisti alcuni dei nomi più influenti della fotografia contemporanea. Tra questi spicca il fotografo giapponese-americano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/il-viaggio-di-marco-polo-rivive-pisa-attraverso-la-fotografia" target="_blank">Michael Yamashita</a>, i cui scatti tra Iran, Turchia, Afghanistan, Cina e India sono al centro della mostra Sulle tracce di Marco Polo, per dare vita a un coinvolgente itinerario che, seguendo il percorso segnato nel Milione, rivela gli scenari e le culture più disparate. Ad arricchire la programmazione della kermesse contribuiscono anche numerose tavole rotonde dedicate ai temi più urgenti del presente: dall'incontro con Maurizio Beucci, incentrato sull'<a href="https://arte.sky.it/news/intelligenza-artificiale-scoperta-opera-raffaello" target="_blank">intelligenza artificiale</a>, a quello con i fotografi Stefano Carnelli e Giuseppe Nucci con focus sulle transumanze. In calendario anche workshop e laboratori, incluso il Molichrom: Lab, con la mostra collettiva realizzata dai soci delle associazioni fotografiche locali. Per l'edizione 2023 il tema preso in esame dal progetto è Ritorno in Molise.<h2>LA FOTOGRAFIA PROTAGONISTA IN MOLISE</h2> Realizzato dall'associazione Tèkne nel periodo immediatamente successivo all'emergenza sanitaria, Molichrom: nasce con l'intento di diffondere in <a href="https://arte.sky.it/news/festival-street-art-civitacampomarano-molise" target="_blank">Molise </a>la cultura visiva e le nuove forme di comunicazione. Dopo le prime due edizioni di successo, che hanno accolto ospiti internazionali come Joey L. e Dario De Dominicis, la rassegna torna ancora una volta ad appassionare il pubblico, accompagnandolo alla scoperta della fotografia come mezzo di narrazione e di emancipazione. [Immagine in apertura: Crediti Michael Yamashita. Xiahe, Cina]

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Addio al maestro della fotografia Oliviero Toscani

Il mondo dei bambini negli scatti di Steve McCurry

Alla scoperta del nuovo festival fotografico di Torino

La pittura fisica e gestuale di Jenny Saville

“Sono interessata allo spazio tra figurativo e astratto, sede di una grande interazione intellettuale e immaginativa. Rinunciare all'immagine figurativa significa rinunciare a quello spazio”. Con queste parole Jenny Saville descrive ciò che negli anni ha contribuito a renderla una delle figure chiave della pittura contemporanea, ovvero la definizione di una cifra stilistica che parte dal corpo umano per esplorare l'inconscio e il mondo oltre la materia. Un nuovo volume in maxi formato ripercorre la carriera dell'artista, con interviste, ampi commenti critici e naturalmente immagini delle opere più rappresentative della sua rigogliosa produzione. 
<h2>L'ARTE GESTUALE DI JENNY SAVILLE</h2> Pubblicato da <a href="https://www.silvanaeditoriale.it/libro/9788836652273" target="_blank">Silvana Editoriale</a> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), il catalogo abbraccia tre decenni di attività, presentando una vasta selezione di dipinti e disegni creati dall’artista dagli anni Novanta a oggi. A spiccare tra le pagine del volume sono naturalmente i corpi, enormi e nudi, che hanno reso Jenny Saville una delle voci di primo piano nel panorama artistico internazionale. I suoi soggetti sono uomini e donne dalla fisicità ingombrante, oppressi da un peso che tuttavia, più che materiale, è esistenziale. Per questo la produzione della pittrice di Cambridge non può che ricondursi idealmente e visivamente alla grande tradizione pittorica europea, in costante confronto con il modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly, e la ritrattistica di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-pablo-picasso" target="_blank">Pablo Picasso</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/libro-deleuze-francis-bacon" target="_blank">Francis Bacon</a>. 
<h2>TRA FIGURATIVO E ASTRATTO</h2> “Per l'artista inglese la storia dell'arte figurativa non si è conclusa, e la partita va a oltranza perché c'è ancora molto da sperimentare; quello del linguaggio figurativo è ancora un campo da dissodare”, scrive il curatore del libro Sergio Risaliti in uno dei testi critici che arricchiscono la pubblicazione. “Al tempo stesso i suoi folgoranti ritratti, dove Jenny pare prendere d'assalto la struttura a colpi di pennello e di spatola, lasciando molte ferite sul corpo dell'immagine, portano avanti la storia dell'arte astratta e dell'informale”.

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata