I grandi musicisti jazz fanno tappa a Ravenna

L'Emilia Romagna si conferma terra di appassionati e conoscitori del jazz. Dopo il recente avvio della rassegna itinerante Crossroads, <a href="https://arte.sky.it/news/crossroads-jazz-festival-emilia-romagna" target="_blank">diffusa su tutto il territorio della regione</a>, la grande musica internazionale fa tappa a Ravenna, città che negli anni ha rivelato la sua spiccata predilezione per questo genere. È qui che il prossimo 4 maggio si alzerà il sipario della nuova edizione di Ravenna Jazz: un'edizione speciale perché segna un traguardo unico nel panorama dei festival nazionali. <a href="https://arte.sky.it/news/festival-ravenna-jazz" target="_blank">Organizzata da Jazz Network</a>, la kermesse festeggia infatti il suo cinquantesimo anno di attività. E lo fa chiamando a raccolta alcune delle personalità di spicco della scena contemporanea. 
<h2>LA NUOVA EDIZIONE DI RAVENNA JAZZ</h2> Sono tanti e trasversali gli artisti invitati a prendere parte a questa “festa” diffusa, che fino al 13 maggio occuperà alcuni dei luoghi principali della città. Si parte con "Pazzi di Jazz” Young Project, il progetto che porterà sul palcoscenico del Teatro Alighieri le composizioni di <a href="https://arte.sky.it/news/mingus-fumetto-jazz" target="_blank">Charles Mingus</a>, interpretate da una moltitudine di giovanissimi esecutori diretti da Tommaso Vittorini, con la partecipazione del trombonista Mauro Ottolini e del sassofonista Mauro Negri (4 maggio alle 21). Sarà invece la calda voce di Irene Grandi a occupare lo stage dello stesso teatro il 6 maggio, con Io in Blues: una serie di performance ispirate ai grandi classici del cantautorato italiano rivisitati in chiave blues. A chiudere la lunga parata di concerti sarà l'evento del 13 maggio dal titolo Love me or leave me, con la coppia composta dalla vocalist Maria Pia De Vito e dal trombettista Flavio Boltro, impegnati in un imperdibile omaggio alla grande <a href="https://arte.sky.it/news/nina-simone-programmi-tv-28-giugno" target="_blank">Nina Simone</a>. 
<h2>IL CARTELLONE DI RAVENNA JAZZ 2023</h2> Ai grandi live attesi sul palco del Teatro Alighieri si affiancheranno, inoltre, concerti più raccolti, e per questo preziosi, organizzati nei club e nei piccoli centri culturali del circondario ravennate. È il caso della performance di Hugo Race al Cisim di Lido Adriano (il 7 maggio) e quella di Susana Baca al Teatro Socjale di Piangipane (il 9 maggio). Per conoscere il programma completo della manifestazione vi invitiamo a consultare l'<a href="https://www.crossroads-it.org/ravenna-jazz/" target="_blank">apposita pagina web</a>. 
[Immagine in apertura: Neue Grafik Ensemble. Foto di Joe Hart]

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Gli street artist ridipingono la città di Lucca

Dal museo alle strade, e viceversa. L'arte urbana si mette in mostra a Lucca, raccontandosi attraverso alcuni dei suoi rappresentanti più noti. Accade in occasione di Labirinto, il nuovo progetto diffuso che prenderà forma nella città toscana a partire dal prossimo 6 maggio. Protagonisti della kermesse sono Moneyless, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/12/street-art-roma-nuovo-intervento-stenlex" target="_blank">Sten&Lex</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/tellas-street-art-roma-villa-gordiani" target="_blank">Tellas</a>, figure apprezzate del panorama italiano e non solo, chiamate ad animare un percorso variegato, distribuito tra luoghi iconici e altri insoliti del panorama culturale di Lucca. 
<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA A LUCCA</h2> Dopo la mostra allestita fino al 25 giugno nelle sale del <a href="https://arte.sky.it/news/pablo-atchugarry-mostra-lucca" target="_blank">Palazzo delle Esposizioni</a>, le creazioni degli artisti coinvolti nel progetto si riverseranno nelle strade cittadine. Per tutta l'estate, e fino al prossimo ottobre, varie installazioni site specific, interventi urbani, sculture e affreschi outdoor invaderanno infatti diverse aree del centro: dai sotterranei delle mura urbane alle antiche porte, fino alle nicchie di chiese e palazzi storici. <h2>LUCCA E LA STREET ART</h2> L'obiettivo della rassegna – curata da Gian Guido Grassi e ispirata al labirinto, simbolo della città di Lucca – è duplice: da una parte mettere in dialogo l'arte di strada e la comunità, all'interno di un percorso ragionato e in grado di dimostrare le potenzialità e le contraddizioni di questa disciplina; dall'altra impiegare l'arte come strumento di conoscenza, aprendo le porte di diversi siti storici solitamente chiusi ed eccezionalmente trasformati in sedi espositive. È il caso della Chiesa di Santa Maria dei Servi, luogo di culto recentemente restaurato e pronto ad accogliere alcune opere degli artisti nel mese di settembre. 
[Immagine in apertura: Tellas, Blooming Playground © Simone Di Gioia]

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