La street art protagonista a Pisa con il Festival della Strada

<p>I grandi nomi della street art si danno appuntamento a Pisa per il <em>Festival della Strada</em>, kermesse che fino al 7 gennaio 2024 anima la città toscana con mostre, installazioni diffuse, talk, workshop e soprattutto con la realizzazione di nuovi murales. La rassegna è ideata da Gian Guido Grassi con l’associazione Start Attitude, ed è promossa da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-avanguardie-philadelphia-museum-pisa" target="_blank">Fondazione Palazzo Blu</a> e Fondazione Pisa. </p><h2>KOBRA E LA STREET ART A PISA</h2> <p>Punta di diamante della manifestazione sono due mostre allestite a Palazzo Blu, in dialogo con la retrospettiva <em><a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/avanguardie-capolavori-philadelphia-museum-arte-pisa" target="_blank">Le Avenguardie</a> </em>(visitabile fino al 7 aprile 2024): nella Sala della Biblioteca il brasiliano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/imola-ayrton-senna-murale" target="_blank">Eduardo Kobra</a> (tra gli street artist più famosi al mondo) dà vita a una contemporanea Scuola di Atene a partire dai ritratti degli avanguardisti; mentre nella Dimora nobiliare del palazzo prende piede la collettiva di 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone e Massimo Sospetto, che reinterpretano lo stile <a href="https://arte.sky.it/news/storia-bauhaus-fumetto" target="_blank">Bauhaus</a>. </p> <p>Ma non finisce qui: la Chiesa della Spina diventa la cornice inaspettata eppure perfetta per l’installazione <em>Non Plus Ultra</em> di Gonzalo Borondo; e infine, una costellazione di nuove opere murali popola il Porta a Mare di nuovi colori, arricchendo la collezione di quello che già è un museo a cielo aperto. </p><h2>IL “FESTIVAL DELLA STRADA” DI PISA</h2> <p>“<em>Con il 'Festival della Strada'</em>”, sottolinea il curatore Gian Guido Grassi, “<em>portiamo avanti un percorso iniziato nel 2017 con i primi muri nel quartiere di Porta a Mare, avviando la rigenerazione di un’area ricca di storia della città, una zona fortemente tradizionale, il volto marinaresco di Pisa. Siamo felici di aiutare a rinascere questa parte della città attraverso una forma d’arte in grado di rafforzare e valorizzare l’identità della collettività. La bellezza di questi murales è indice di un’arte che si è saputa affermare e che è degna di stare nei musei più prestigiosi del mondo. Siamo orgogliosi di avere con noi un parterre di artisti di primo piano a livello mondiale</em>”. </p> <p>[Immagine in apertura: l’opera di Borondo nella Chiesa della Spina. Photo Rachele Santorelli]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Un prezioso volume ripercorre la storia di Raffaella Carrà

<p><a href="https://arte.sky.it/news/raffaella-carra-mostra-bari" target="_blank">Raffaella Carrà</a> è stata un’icona indiscussa di stile, non solo per la sua carriera televisiva ma anche per il suo impatto nell’immaginario popolare dell’Italia degli anni Sessanta e oltre. Sempre fedele a se stessa, sopra le righe e autentica, la Carrà ha creato qualcosa che prima non c’era: lo “stile Carrà”. A lei è dedicato il nuovo volume <em>Raffaella Carrà. Tra moda e mito</em> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), edito da 24 ORE Cultura. Ben 240 pagine che racchiudono tutti i volti della showgirl: l’attrice, la ballerina, la cantante, la presentatrice. </p><h2>RAFFAELLA CARRÀ. TRA MODA E MITO</h2> <p>“<em>Nel 1970</em>”, dichiarò la showgirl, “<em>ho fatto ‘Io, Agata e tu’, dove ho chiesto tre minuti per esibirmi a modo mio, con la testa, i capelli, la libertà del corpo, cantare non solo con le corde vocali ma con tutto il corpo</em>”. Ed è all’insegna di quella genuinità che si è fatta strada, anticipando i tempi, tra cinema e televisione, affermandosi come l’artista più rivoluzionaria e progressista del palinsesto italiano. E soprattutto diventando un punto di riferimento per l’emancipazione femminile e il movimento femminista italiano tra gli anni Sessanta e Settanta. Questo perché Raffaella Carrà – come osservò il regista spagnolo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/a-milano-i-film-di-pedro-almodovar-e-quelli-scelti-da-pedro-almodovar" target="_blank">Pedro Almodóvar</a> – non fu soltanto una straordinaria professionista dello spettacolo, ma un simbolo, uno “stile di vita”. </p><h2>IL NUOVO LIBRO SU RAFFAELLA CARRÀ</h2> <p>In libreria dal 17 novembre, la monografia di Massimiliano Capella, con la direzione artistica di Sergio Iapino. La pubblicazione è corredata da un ampio e affascinante apparato iconografico, tra foto di repertorio e persino materiale inedito, che la ritrae con alcuni costumi di scena che hanno fatto la storia e che ancora oggi rimangono un punto fermo per il mondo della moda. In occasione di <a href="https://www.bookcitymilano.it/" target="_blank">BookCity Milano</a>, <em>Raffaella Carrà. Tra moda e mito</em> sarà presentato il 18 novembre prossimo alla presenza degli autori. ‌ </p>

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

La street art protagonista a Pisa con il Festival della Strada

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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