Nella Valle dei Templi di Agrigento torna il festival di musica e arti digitali

<p>Nell'incantevole cornice della Valle dei Templi di <a href="https://arte.sky.it/news/agrigento-capitale-italiana-cultura-2025" target="_blank">Agrigento</a>, patrimonio Unesco con le sue splendide rovine dell'antichità greca e le necropoli paleocristiane, prenderà forma la settima edizione di <em>FestiValle</em>, il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/festivalle-musica-arti-digitali-valle-dei-templi-agrigento" target="_blank">festival internazionale di musica e arti digitali</a>.  </p> <p>In programma dal 3 al 6 agosto prossimi, la kermesse dedicata alle sonorità jazz e alle contaminazioni contemporanee, vedrà protagonisti alcuni grandi nomi del panorama musicale internazionale, come la cantautrice statunitense Lady Blackbird e il musicista nigeriano Seun Kuti insieme alla sua band Egypt 80, che si esibiranno in una serie di concerti e spettacoli. Un evento da non perdere, a metà tra arte classica e forme artistiche contemporanee.  </p>
<p><h2>IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL DI AGRIGENTO</h2> <p>Evento attesissimo dell'estate agrigentina, <em>FestiValle</em> ospiterà alcuni dei più importanti musicisti a livello globale in tre imperdibili appuntamenti all'insegna della musica e dello spettacolo. A inaugurare la rassegna siciliana sarà Tunng, il gruppo inglese “folktronic” che si esibirà in un <em>best of </em>ai piedi del Tempio dei Dioscuri, seguito da Lady Blackbird, che incanterà il pubblico con una performance jazz davanti al Tempio di Giunone.  </p> <p>Si passerà poi a Fred Wesley & the new JB’s, a Seun Kuti (principe indiscusso della tradizione afrobeat) e ai Brekky Boy, pionieri della scena musicale australiana. Al ricco programma del festival prenderanno parte anche Pino D'Angiò, maestro della disco music italiana, C'mon Tigre, gruppo italiano hip hop e funk, e Jeff Mills, che si esibirà in Sicilia in un'unica data. Chiuderanno il grande evento agrigentino Shai Maestro, uno pianisti più promettenti del panorama musicale attuale, e Mulatu Astatke, iconico artista che ha portato il jazz etiope in tutto il mondo.    </p>
<p><h2>GLI EVENTI COLLATERALI DI "FESTIVALLE"</h2> <p>Con la nuova edizione della rassegna musicale siciliana torneranno anche i numerosi eventi collateriali, tra afterparty e djset. A far divertire e ballare il pubblico, oltre agli artisti in concerto, saranno anche Whodamanny, figura nota dell'elettronica italiana, Bruno Belissimo e i Fool Arcana. A completare il ricco calendario sarà infine l'opera teatrale <em>Al Passo coi Templi</em>, una performance ideata da Marco Savatteri che vedrà protagonista la Via Sacra della valle agrigentina: in questo suggestivo spazio del grande parco archeologico prenderà vita uno spettacolo onirico, con oltre quaranta performer, tra mito, musica e teatro.  </p>
<p>[Immagine in apertura: <em>FestiValle</em> – G4S]</p>

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Tutto il fascino dell’arte bizantina in mostra a Torino

<p>Il fascino intramontabile dell’arte bizantina approda nella città sabauda. Dal 10 maggio al 28 agosto prossimi, il Museo Civico d'Arte Antica di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/architettura-restauro-palazzo-madama-torino" target="_blank">Palazzo Madama</a>, a Torino, presenterà la mostra <em>Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario</em>, curata da Federico Marazzi con il contributo del <a href="https://arte.sky.it/news/mann-videogame-father-and-son-napoli" target="_blank">MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli </a>e del Ministero Ellenico della Cultura e dello Sport. Una serie di oltre 350 opere, tra cui numerosi prestiti provenienti da importanti musei italiani e greci, troverà spazio nella Sala del Senato del museo torinese, per raccontare non solo la storia dell'antico impero “che non voleva morire”, ma anche dei suoi profondi legami storici con il Piemonte.  </p>
<p><h2>LA MOSTRA SUI BIZANTINI A TORINO</h2> <p>L’esposizione illustrerà il “millennio bizantino” e il suo rapporto con il territorio piemontese attraverso una raccolta di sculture, mosaici, affreschi, vasellami, manufatti in ceramica e persino una serie di preziose monete antiche, provenienti dal patrimonio numismatico dell’istituzione torinese. Il percorso espositivo offrirà una panoramica sulla creatività artistica di un impero che da sempre esercita un grande fascino: dagli oggetti d'arte bizantini attestati in Piemonte agli elementi fondanti dell'Impero Romano d'Oriente. Un’incredibile raccolta di cimeli, principalmente di uso quotidiano, che risalgono al periodo tra il IV e il XII secolo, e provengono dalle collezioni degli scavi archeologici greci e dei siti bizantini di Napoli, Ravenna e Sardegna.  </p>
<p><h2>IL LEGAME TRA BISANZIO E IL PIEMONTE</h2> <p>Il corpus espositivo principale sarà integrato da una sezione dedicata alle profonde relazioni storiche tra Bisanzio e le terre piemontesi, come il cofanetto in avorio della Cattedrale di Ivrea e il dittico conservato a Novara in San Gaudenzio. Un legame che affonda le sue radici, prima, nella Seconda crociata, quando Guglielmo V di Monferrato venne ospitato dalla corte imperiale di Bisanzio; poi nelle celebri nozze tra Filippo di Savoia e Isabella di Villehardouin, che diedero origine alla dinastia dei Savoia-Acaia. Una relazione favorita anche dai traffici di mercanti, che portò, dal punto di vista culturale, a un'originale commistione artistica.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Bracciale a fascia, IX - X secolo, oro e vetro, smalto cloisonné (Provenienza: Salonicco, scavo a Dodekanisou Street), Salonicco, Museo della Cultura Bizantina]</p>

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