La biografia di Audrey Hepburn in un nuovo fumetto

“Ognuno ha la sua Audrey, per certi ha sempre vent’anni, per altri è in bianco e nero e per altri a colori, a volte è una principessa europea, una newyorchese alticcia o un’ambasciatrice dell’Unicef. Qui la scoprirete diversa, di inchiostro e carta, in una dimensione molto più intima e non patinata, senza colonna sonora e con la voce che preferite voi. Spero sinceramente che la scoprirete vostra”. Con queste parole Luca Dotti presenta ai lettori il nuovo fumetto edito da <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-virginia-woolf" target="_blank">BeccoGiallo</a>: un graphic novel che ripercorre la vita e la carriera di questa “antidiva” dello star system del primo Novecento. 
<h2>IL FUMETTO SU AUDREY HEPBURN</h2> Autori della pubblicazione sono Michele Botton e Dorilys Giacchetto, che – supervisionati dallo stesso Dotti, figlio dell'attrice – hanno attraversato le fasi salienti della vita di questa icona del cinema e della moda, trasferendo su carta gli episodi cruciali della sua esistenza. Modello di riferimento per intere generazioni, la donna è raccontata all'interno del volume – dal titolo Audrey Hepburn (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – attraverso una scrittura e un disegno leggeri, che mettono in risalto le qualità soprattutto umane di questa star. 
<h2>LA VITA DI AUDREY HEPBURN</h2> Sono numerosi gli eventi narrati nel volume: l'infanzia spesa in un ambiente agiato e cosmopolita eppure influenzata dal dramma della guerra, il sogno di diventare ballerina e il debutto nel mondo del cinema, coronato interpretando personaggi indimenticabili come Holly Golightly in Colazione da Tiffany, la principessa Anna di Vacanze Romane, Eliza in My Fair Lady. Eppure dal grande schermo si allontanerà nella seconda parte della sua esistenza: stanca delle luci della ribalta, la Hepburn si ritirerà infatti dallo spettacolo a soli quarant'anni, per dedicarsi alla famiglia e ai meno fortunati, diventando ambasciatrice dell'Unicef.

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I misteri di sette capolavori dell’arte

È possibile riprodurre i massimi capolavori dell’arte di tutti i tempi, avvicinandosi il più possibile alle tecniche originariamente adottate dai loro autori? L’indagine ravvicinata e lo studio scrupoloso che precedono tale ambiziosa attività possono svelare aspetti sconosciuti di queste opere? Sono alcune delle domande alla base del lavoro del team di esperti protagonista della serie Masterpiece – L'arte svelata, i cui sette episodi andranno in onda su Sky Arte giovedì 7 settembre. Si comincia, alle ore 21:15, con la Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer, considerata il più iconico dipinto dei Paesi Bassi. Le conoscenze tecnologiche contemporanee vengono affiancate dall’analisi delle tecniche del passato per chiarire le ragioni dell’estrema luminosità della tela. Balzo in avanti nella storia dell’arte con Victory Boogie Woogie, al quale Mondrian lavorò a New York fino alla sua morte, avvenuta nel 1944. Annoverato fra i vertici della sua carriera, il dipinto testimonia il passaggio dell’autore all’astrattismo ed è al centro dell’episodio in onda alle 22:05. Di Van Gogh, il team di Masterpiece – L'arte svelata ha scelto di analizzare un suo Autoritratto: dallo studio dell’opera, protagonista della puntata proposta alle ore 22:50, è stato possibile arrivare a sorprendenti scoperte. La serata prosegue, alle ore 23:40, con il focus su Rembrandt e Geremia lamenta la distruzione di Gerusalemme. Dipinto all'età di 24 anni, è considerato particolarmente complesso, fra gli altri aspetti, per la restituzione dei tanti materiali presenti: il velluto, il metallo, il corallo rosso e la roccia. Riflettori quindi puntati su Monet alle ore 00:20. Il suo Vista di Prins Hendrikkade e Kromme Waal ricorda uno dei numerosi soggiorni del maestro francese nei Paesi Bassi, terra in cui arricchì la sua ricerca di stampo impressionista. Nel corso della puntata, gli esperti visitano anche la celebre casa-studio di Giverny, in Francia. È il 1840 quando Turner completa Nuvole e acqua, dipinto del quale il team di Masterpiece – L'arte svelata cerca di comprendere lo stile e le tecniche nel corso dell’episodio in onda alle ore 01:00. In conclusione, alle ore 01:40, arriva la sfida forse più “audace” dell’intera serie: la riproduzione de La Torre di Babele di Bruegel il Vecchio, a cui il team si è dedicato con particolare dedizione.

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