A Gaeta la rassegna musicale che riflette sul paesaggio

<p>Con l'arrivo della bella stagione aumentano le occasioni di scambio e di fruizione della cultura all'aria aperta, e il <em><a href="https://arte.sky.it/news/gaeta-jazz-festival" target="_blank">Gaeta Jazz Festival</a></em> ne è senz'altro un esempio. Giunta alla quindicesima edizione, la rassegna offre la possibilità di godere della bellezza di alcune delle location più suggestive del Lazio, esplorate attraverso le sonorità dei grandi musicisti del presente.</p>
<p><h2>I PROTAGONISTI DEL "GAETA JAZZ FESTIVAL"</h2></p>
<p>Spetta all'artista Madison McFerrin, figlia d'arte del celebre Bobby McFerrin e talentosa promessa della nuova scena R&B americana, aprire in riva al mare la nuova edizione della kermesse, con l'evento preview del 1° luglio presso la spiaggia calcarea del Lido Ariana Village. Accompagnata in apertura e in chiusura dai dj-set curati da Marco Buscema di Tropico Disco Safari, e dai Jazz:Re:Found Selectors con Denis Noego, la soul singer statunitense presenterà i brani del suo nuovo album <em>I Hope You Can Forgive Me</em>. </p>
<p><h2>GLI ALTRI OSPITI DELLA RASSEGNA</h2> <p>Durante le successive cinque giornate del festival, dal 12 al 16 luglio, una line up di altissimo livello continuerà a offrire una serie di performance musicali imperdibili, che vedranno protagonisti nomi di spicco della scena jazz internazionale – tra cui gli inglesi Alfa Mist e Theon Cross, e le sperimentazioni sonore dell'italiano trombonista Gianluca Petrella (ospite il 14 luglio con il suo progetto <em>Cosmic Renaissance</em>: un’esplorazione a cavallo tra space jazz, afrofuturismo e musica elettronica).</p>
<p>A chiudere il ricco programma musicale del festival, organizzato dall’<a href="https://www.gaetajazzfestival.it/" target="_blank">Associazione Culturale Armonia International Foundation of Arts</a>, con la direzione artistica di Fabio Sasso, come da tradizione, alle prime luci dell'alba, saranno le note di Domenico Sanna, che si esibirà in un suggestivo concerto di pianoforte sulla terrazza della Batteria La Favorita.</p> <p>[Immagine in apertura: photo Flavia Fiengo]</p>

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Le installazioni luminose di Studio DRIFT in Brasile

<p>Dopo il grande successo a Rio de Janeiro, la mostra <em>Studio DRIFT – Vida em Coisas</em>, approda a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-teamlab-san-paolo-brasile">San Paolo</a>, seconda tappa del tour espositivo brasiliano del celebre duo artistico olandese. Curata da Alfons Hug e Marcello Dantas, l’esposizione è visitabile fino al 7 agosto presso il Centro Cultural Banco do Brasil São Paulo. </p>
<p><h2>LA MOSTRA DI STUDIO DRIFT A SAN PAOLO</h2></p>
<p>La ricerca degli artisti olandesi Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, fondatori nel 2007 di <a href="https://arte.sky.it/foto/drift-new-york-danza">Studio DRIFT</a>, si focalizzata sull'indagine del rapporto tra uomo e natura. Il risultato sono sculture, installazioni e performance in larga parte unificate dalla presenza ricorrente della luce. Tale elemento, imprescindibile nella loro pratica, è protagonista anche della personale <em>Studio Drift - Vida em Coisas</em>: come spiega il curatore Alfons Hug, la luce "<em>ci fa pensare al mondo di oggi, ma anche alle nostre origini, perché viene da lontano e racchiude uno scorcio del passato remoto</em>".</p><h2>LA LUCE NELLE INSTALLAZIONE DI STUDIO DRIFT</h2> <p>Nelle installazioni del duo, concepite come punto di incontro tra uomo, natura e tecnologia, la luce diviene un elemento quasi strutturale. Si tratta di un tratto peculiaree di cui Studio DRIFT ha dato prova in varie parti del mondo, con interventi anche di particolare suggestione: dalla<em> </em><a href="https://arte.sky.it/foto/performance-droni-studio-drift-venezia" target="_blank">danza di droni</a> andata in scena a Venezia, negli spazi di Ocean Space, al progetto che <a href="https://arte.sky.it/news/monumenti-droni-drift" target="_blank">riporta in vita le architetture incompiute</a><em>.</em></p>
<p><h2>STUDIO DRIFT ED ESTÚDIO CAMPANA</h2></p>
<p>Aspetto distintivo della rassegna in corso a San Paolo è la collaborazione tra DRIFT e il noto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/fuorisalone-milano-design-week-installazioni-da-vedere" target="_blank">studio</a> di design brasiliano fondato nel 1984 dai fratelli<a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/louis-vuitton-marcel-wanders-objet-nomades-lounge-chair-miami-design-district" target="_blank"> Humberto e Fernando Campana</a> (quest'ultimo scomparso lo scorso anno). Un incontro creativo dal quale ha preso vita un’installazione artistica della serie <em>Materialism</em>, ispirata all’iconica sedia <em>All Animals Banquete</em>, firmata proprio dai due designer sudamericani.  </p>
<p>[Immagine in apertura: DRIFT, <em>Fragile Future</em>. Cidade Matarazzo, Brazil. Photo courtesy of DRIFT]</p>

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