Il gioco da tavolo ispirato ai tesori del Museo Egizio

Nell’anno del suo centenario, il Museo Egizio di Torino festeggia – oltre che con un <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-oma-museo-egizio-torino" target="_blank">nuovo allestimento</a> e un documentario che sarà <a href="https://arte.sky.it/news/programmazione-grande-arte-cinema-2024" target="_blank">presto nelle migliori sale italiane</a> – presentando al pubblico un gioco da tavolo dedicato agli antichi egizi, adatto a tutta la famiglia (e ideale regalo natalizio per gli amanti dell’egittologia).<h2>IL GIOCO DEDICATO AGLI ANTICHI EGIZI</h2> Si chiama Pyramidice, ed è un gioco di carte e dadi che consente fino a un massimo di quattro giocatori, in cui ognuno dei partecipanti può mettersi nei panni di un architetto dell’antica civiltà del Nilo. “Guida i tuoi lavoratori nella progettazione, procurati la pietra per la costruzione, chiedi aiuto ai gatti sacri e al potere degli dèi. Saprai scegliere le divinità giuste alle quali indirizzare le tue preghiere?”. Così recita l’introduzione al gioco, progettato dal game designer Luigi Ferrini in collaborazione con il professore Marco Mengoli. Pubblicato da MS Edizioni e illustrato nei minimi dettagli da Quentin Regnes e Oscar Casel, il passatempo nasce con l’obiettivo di avvicinare il vasto pubblico di qualsiasi età alla storia dell'Antico Egitto attraverso una modalità di apprendimento nuova, che inizia dal coinvolgimento ludico.<h2>LE REGOLE DEL GIOCO</h2> Ma quali sono le regole del gioco? L’obiettivo è conquistare la riconoscenza del faraone ed essere ricordati nella storia. Per raggiungerlo ci sono due modi: costruire piramidi oppure entrare nelle grazie di una delle 38 divinità del pantheon egizio. Inoltre, il gioco può essere svolto in due diverse modalità: nella prima, quella classica, vengono coinvolti più giocatori; nella seconda, il singolo giocatore più cimentarsi in un solitario e sfidare individualmente gli architetti dell'antichità come Imhotep, Snefru ed Eminiu (le cui azioni sono determinate dal gioco stesso). [Immagine in apertura: Pyramidice. Credit Ergo Ludo Editions e MS Edizioni]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Uno spettacolo di luci illumina un antico borgo minerario della Sardegna

Un suggestivo itinerario di luci, tra videoproiezioni e installazioni luminose, per accompagnare il pubblico durante tutto il periodo di Natale. Stiamo parlando di <a href="https://arte.sky.it/foto/sardegna-installazioni-sito-minerario-argentiera-sassari" target="_blank">Luci in Miniera</a>, l'affascinante progetto ideato nell'ex borgo minerario dell'Argentiera di Sassari in <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-sardegna-pittura-fotografia" target="_blank">Sardegna </a>che, attraverso varie tipologie di illuminazione, dà vita a un vero e proprio museo “luccicante” a cielo aperto. Organizzata dall'associazione LandWorks, l'iniziativa rientra nella programmazione di MAR-Miniera Argentiera, il primo museo minerario a cielo aperto in realtà aumentata.<h2>IL PROGETTO “LUCI IN MINIERA”</h2> Fruibile dal pubblico durante tutto il periodo di Natale, fino al prossimo 31 dicembre, il percorso espositivo sardo prende il via da Piazza Camillo Marchese, per poi snodarsi tra i vecchi ruderi e i luoghi più rappresentativi della borgata, valorizzando così la memoria storica e identitaria del territorio. Giunto alla sua quinta edizione, <a href="https://arte.sky.it/news/scala-tellas-sardegna" target="_blank">Luci in Miniera</a> vanta quest'anno nuovissime installazioni luminose che, aggiungendosi alle opere già presenti concepite durante le precedenti edizioni, restituiscono un incantevole percorso immersivo iridescente. A firmare i capolavori esposti nell'itinerario sassarese sono alcuni dei più noti artisti della scena contemporanea internazionale: da <a href="https://arte.sky.it/foto/tellas-street-art-roma-villa-gordiani" target="_blank">Tellas</a> a Daniele Paparella, fino a Nina Boughanim e Luisa Keintzel. Ad affiancare i contributi “luccicanti” dei creativi contemporanei sono anche le opere realizzate dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Sassari e dagli alunni della scuola primaria di Palmadula. <h2>IL PERCORSO LUMINOSO AD ARGENTIERA</h2> Oltre ad ammirare le splendide opere luminose, il pubblico ha la possibilità anche di contribuire a nuove realizzazioni, sotto la guida degli artisti. Grandi e piccoli possono cimentarsi nella creazione di capolavori unici, arricchendo il museo all'aperto e illuminando i luoghi più significativi del Comune. Promuovendo un inedito racconto del territorio e coinvolgendo attivamente abitanti e visitatori, Luci in Miniera non solo celebra l'arte contemporanea, ma accompagna anche alla scoperta dell'identità e dell'anima di un luogo unico nel suo genere. [Immagine in apertura: Luci in Miniera 2023 © Andrea Maspero]

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Il gioco da tavolo ispirato ai tesori del Museo Egizio

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Il lato oscuro di Babbo Natale

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