Il murale alle porte di Treviso che invita all’inclusione

<p>Mentre nella vicina Treviso prosegue la <a href="https://arte.sky.it/news/treviso-mostra-street-art" target="_blank">mostra che celebra la street art</a>, il Comune di Montebelluna svela un'opera murale a pennello e spray ideata dall’artista e designer Riccardo Ali, con Aldo Rebuli e Lorenzo Mocellin: un monumentale intervento di arte pubblica che unisce arte figurativa e lettering, dal titolo <em>Inclusione</em>. Con una lunghezza di circa dodici metri per sette metri in altezza, il progetto è realizzato nel contesto dell'iniziativa <em>Visioni Urbane</em>, curata da Elena Caverzan.</p><h2>STREET ART E INCLUSIONE SOCIALE</h2> <p><em>Inclusione </em>è la testimonianza dell’impegno di Montebelluna verso la riqualificazione degli spazi urbani, attraverso l’impiego delle competenze di artisti, street artist e designer, per dare nuova vita ai luoghi abitati dalla collettività. Con il suo un messaggio di condivisione e armonia, il murale mira a creare un senso di comunità e aggregazione aperto a ogni categoria sociale.</p><h2>IL NUOVO MURALE A MONTEBELLUNA</h2> <p>Le silhouette di diverse persone si intersecano in maniera armonica, guardando tutte verso il cielo, oltre i pregiudizi e oltre i limiti degli stereotipi, mentre in basso, quattro parole chiave, semplici ma dal grande impatto, fanno da base alla composizione: rispetto, ascolto, empatia e unione. "<em>Nessuna di queste parole può essere slegata o avere senso senza l’altra</em>", spiegano gli artisti. Il lettering è curato da Riccardo Ali, mentre la parte figurativa è realizzata da Aldo Rebuli. </p> <p>[Immagine in apertura: foto Riccardo Ali per il Comune di Montebelluna]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

La vita di Ringo Starr prima e dopo i Beatles

<p>Alcuni lo considerano un musicista “mediocre”, fortunato a capitare nei Beatles al momento giusto; altri invece ne esaltano la trasversalità, lodando il suo contributo alla causa dei mitici “scarafaggi” di Liverpool. Stiamo parlando di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/ringo-starr-sta-lavorando-a-un-nuovo-album" target="_blank">Ringo Starr</a>, il batterista della band capitanata da <a href="https://arte.sky.it/news/john-lennon-programmi-tv-24-agosto" target="_blank">John Lennon</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-27-ottobre-paul-mccartney" target="_blank">Paul McCartney</a>.    </p>
<p><h2>IL SUCCESSO CON I BEATLES</h2> <p>Entrato nel gruppo nel 1962, sostituendo l'ex componente Pete Best, Richard Starkey (questo il vero nome del musicista) nasce in Inghilterra nel 1940. Formatosi in varie band minori, il ragazzo incontra i <a href="https://arte.sky.it/news/beatles-programmi-tv-6-gennaio" target="_blank">Beatles</a> ad Amburgo nel 1960, stringendo un legame che successivamente sarebbe coronato in una delle collaborazioni più iconiche della storia della musica. Alla batteria della band, Ringo Starr siederà infatti per otto anni, contribuendo allo straordinario percorso musicale e artistico della formazione.</p> <p>Il nuovo libro edito da <a href="https://arte.sky.it/news/artisti-maledetti-musica-libro-arcana" target="_blank">Arcana</a> si sofferma su questa figura tutt'altro che secondaria del gruppo inglese, ripercorrendone i momenti biografici principali, le ambizioni giovanili, il successo e successivamente il cammino da solista. Si intitola <em>Quattro anelli tra le dita. Vita di Ringo Starr</em>, ed è frutto del giornalista e autore radiotelevisivo Roberto Paravagna.  </p>
<p><h2>IL LIBRO SU RINGO STARR</h2> <p>Nelle sue duecentoquaranta pagine, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) si sofferma sia sugli anni precedenti all'ingresso nei Beatles che su quelli seguenti alla sua uscita, tra passi falsi, tournée da sogno e incertezze legate all'abbandono della band. Incluso nella lista dei migliori batteristi di tutti i tempi redatta dalla rivista <em>Rolling Stone</em>, e entrato nella <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/rock-roll-hall-of-fame-candidati-2021" target="_blank">Rock and Roll Hall of Fame</a> nel 2015, Ringo Starr ha composto negli anni più di venti album da solista, mettendosi alla prova come regista e persino come attore (il primo film a cui prese parte fu <em>Candy e il suo pazzo mondo</em> del 1968, nel quale ebbe una parte al fianco di Charles Aznavour, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/05/restauro-film-regia-marlon-brando" target="_blank">Marlon Brando</a> ed Ewa Aulin).</p>

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

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