La nuova monografia di Jan Vermeer, indiscusso protagonista del 2023

<p>Nel corso del 2023 i riflettori sono stati indubbiamente puntati sulla produzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rijksmuseum-vermeer-digitale" target="_blank">Jan Vermeer</a>. L'anno in corso sarà infatti ricordato per <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-vermeer-rijksmuseum-amsterdam-opere" target="_blank">l’epocale mostra ad Amsterdam</a>, che per la prima volta ha riunito  ben 28 delle 35 opere conosciute del pittore, raggiungendo un successo senza precedenti (oltre 650 biglietti venduti ancor prima dell’apertura). Proprio quell’esposizione è stata al centro del<a href="https://arte.sky.it/news/film-vermeer-greatest-exhibition-amsterdam" target="_blank"> documentario</a> di Nexo Digital che ha raggiunto oltre 2 milioni di incassi al box office britannico. A coronamento di questi traguardi, testimoni di un'intensa attività di studio e ricerca sul lavoro dell’artista, arriva in libreria la monografia <em>Vermeer. La pittura olandese del Secolo d'oro</em>, pubblicata da Giunti.</p><h2>IL LIBRO DI JAN VERMEER</h2> <p>A cura di Claudio Pescio – giornalista e storico dell'arte, è specialista di arte fiamminga e olandese –, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) tiene conto dei recenti avvenimenti che hanno visto Vermeer protagonista, così come delle scoperte inerenti la sua carriera e le sue opere. Il volume, spiega l'autore nella prefazione, “<em>cerca di restituire al pittore una collocazione storico-artistica adeguata, sottraendolo, se possibile, allo status di “alieno” per riportarlo a collegarsi col suo tempo. Vermeer era certamente un solitario, senza allievi e dalla formazione misteriosa, ma approfondire il contesto in cui si muoveva, la peculiarità della pittura olandese del Seicento, la sua distanza dal linguaggio barocco imperante, consente di collocare il suo lavoro nella giusta prospettiva</em>”. L’apparato iconografico include tutte le opere realizzate dall’artista, che grazie a fotografie ad altissima definizione sono osservabili nei minimi dettagli: dalle più minuziose sfumature, fino alle crepe del colore, passando per i suggestivi elementi simbolici nascosti.  [Immagine in apertura: <em>Vermeer. La pittura olandese del Secolo d'oro</em> (Giunti, 2023)]</p>

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A Cagliari la prima grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue

A Parigi l'arte minimalista in mostra come mai prima d'ora

A caccia di bellezza tra Mantova e Firenze

Una danza di droni luminosi nel cielo di New York

<p>Il mitico duo artistico DRIFT, fondato da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta ad Amsterdam nel 2007, torna a New York <a href="https://arte.sky.it/foto/drift-new-york-danza" target="_blank">dopo l’esposizione al Lincoln Center for the Performing Arts</a> di Manhattan: per la prima volta in assoluto, Central Park sarà  sorvolato da una danza luminosa di droni, attirando lo sguardo dei visitatori al cielo. La performance, in collaborazione con Therme US, si terrà il 21 ottobre con tre spettacoli (alle 19:00, alle 20:00 e alle 21:00) a ingresso gratuito. </p><h2>I DRONI DI DRIFT A CENTRAL PARK</h2> <p>La performance messa in scena a New York rappresenta la più importante opera di arte pubblica realizzata a Central Park da quando <a href="https://arte.sky.it/news/tokyo-mostra-christo-jeanne-claude" target="_blank">Christo e Jeanne-Claude</a>, nel 2005, diedero vita a <em>The Gates</em>. Lo spettacolo si intitola <em>Franchise Freedom</em>, e illuminerà la notte newyorkese con una complesso "balletto" che coinvolgerà ben mille droni sul lago del parco. </p> <p>Mettendo in relazione uomo, natura e tecnologia, la monumentale scultura cinetica prende ispirazione dalle traiettorie collettive tracciate dagli stormi. Ad accompagnare la suggestiva performance aerea, anche una colonna sonora realizzata da Joep Beving, che sarà disponibile sul<a href="https://studiodrift.com/franchise-freedom-nyc/" target="_blank"> sito ufficiale dello studio</a>.</p><h2>LE PERFORMANCE LUMINOSE DI DRIFT</h2> <p>Non è la prima volta che DRIFT incanta il pubblico con le coreografie dei suoi droni: nel 2022, il duo aveva fatto sognare Venezia, in occasione della <em>Biennale d'Arte</em>, con le <a href="https://arte.sky.it/foto/performance-droni-studio-drift-venezia" target="_blank">traiettorie luminose nella chiesa di San Lorenzo</a>. Un progetto realizzato nel corso dello stesso anno<a href="https://arte.sky.it/news/monumenti-droni-drift" target="_blank"> completava invece le architetture iconiche</a>, come ad esempio il Colosseo, con l’ausilio delle luci fluttuanti. Infine, nel 2023, il lavoro di DRIFT è stato ufficialmente consacrato da <a href="https://arte.sky.it/news/studio-drift-installazioni-brasile" target="_blank">una grande mostra personale</a> in Brasile.</p> <p>[Immagine in apertura: DRIFT, <em>Franchise Freedom</em>, Central Park NYC, render. Courtesy DRIFT]</p>

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Le foto della grande mostra sull'Egitto a Roma