A Bergamo e Brescia appuntamento con il festival del paesaggio

<p>Nell’anno di <a href="https://arte.sky.it/news/estate-arte-bergamo-brescia-capitale-cultura" target="_blank">Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura</a>, la 13esima edizione del <em><a href="https://arte.sky.it/news/bergamo-festival-paesaggio" target="_blank">Landscape Festival - I Maestri del Paesaggio</a></em> coinvolge per la prima volta entrambe le città, dal 7 al 24 settembre. Il programma si conferma ricco di eventi dedicati al ripensamento degli ambienti urbani in una chiave più sostenibile e punta sul tema <em>Grow Together</em>: un invito a crescere insieme, perché solo un’azione collettiva può invertire il processo che l'uomo ha innescato e che già danneggia irreversibilmente il nostro pianeta e il suo ecosistema.  </p><h2>GLI EVENTI DEL LANDSCAPE FESTIVAL A BERGAMO</h2> <p> “<em>Il paesaggio urbano deve confrontarsi con i temi più attuali della progettazione ambientale e con gli aspetti sociali: via dalla cultura dello spreco, verso il riuso; via dall'azione del singolo, verso il comune, verso un'ampia partecipazione e un approccio orientato al processo</em>”, spiega l'architetto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/bergamo-landscape-festival-paesaggio" target="_blank">Martin Rein-Cano</a>. Fondatore dello Studio Topotek 1 di Berlino, è autore dell'installazione <em>Grow together, Grow green / 10 k+ </em>, che prenderà forma a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bergamo-milo-manara" target="_blank">Bergamo</a>, nella Piazza Vecchia in Città Alta, da sempre cuore della kermesse. Oltre 10mila piante ricopriranno una struttura di forma piramidale, realizzata con impalcature riutilizzabili, per essere poi distribuite ai partecipanti nel corso della rassegna. Una volta liberata, la stessa impalcatura diventerà una seduta per assistere agli eventi, tra cui la proiezione dei film a cura del duo di registi <a href="https://arte.sky.it/news/maxxi-biogrounds-venezia" target="_blank">Bêka&Lemoine</a>, da anni attivi nell'indagine del rapporto tra esseri umani e spazio urbano. Parallelamente in Piazza Dante saranno riallestite alcune installazioni della mostra <em>Interni Design Re-evolution</em>, già protagonista alla Milano Design Week, mentre in Piazza Mascheroni arriva <em>Il Giardino del Benessere</em>, uno spazio verde in cui beneficiare degli effetti rigeneranti della natura, progettato dall’architetto Massimo Semola. </p><h2>DESIGN E ARCHITETTURA SOSTENIBILE A BRESCIA</h2> <p>A <a href="https://arte.sky.it/news/bergamo-brescia-capitale-cultura-2023-eventi-estate" target="_blank">Brescia</a> sarà invece il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-brescia-gianni-berengo-gardin-centro-nuove-culture" target="_blank">MO.CA – Centro per le Nuove Culture</a> l'epicentro del festival, oltre al Teatro San Barnaba e all’Auditorium Capretti dell’Istituto Artigianelli. Qui si alterneranno laboratori didattici rivolti ai i più giovani, talk, tavole rotonde ma anche eventi musicali e danzanti, spettacoli teatrali e rassegne cinematografiche. Inoltre la paesaggista Silvia Ghirelli realizzerà le installazioni green destinate ad alcuni luoghi del centro storico: Piazza Bruno Boni sarà il cuore del percorso e qui i visitatori troveranno un “giardino labirinto polisensoriale”, con accompagnamento musicale ad hoc. Il programma completo è consultabile <a href="https://www.landscapefestival.it/" target="_blank">online</a>.</p> <p>[Immagine in apertura: Growtogethergrowgreen - Topotek 1 - Photo by CPA - Paolo Consaga]</p>

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L'arte di Alphonse Mucha incanta la Provenza

<p>Mentre Firenze si prepara a ospitare <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-firenze-autunno-2023-kapoor-bolin-mucha-depero-mapplethorpe" target="_blank">la grande mostra su Alphonse Mucha</a>, il “padre” dell’Art Nouveau viene celebrato nel cuore di Aix-en-Provence con una retrospettiva organizzata in collaborazione con la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/alphonse-mucha-licona-dellart-nouveau-incanta-bologna" target="_blank">Fondazione Mucha</a> presso lo splendido palazzo settecentesco dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-max-ernst-franciahttps://arte.sky.it/news/mostra-max-ernst-francia" target="_blank">Hôtel de Caumont-Art Centre</a>.</p><h2>LA MOSTRA DI ALPHONSE MUCHA</h2> <p>Circa 120 opere provenienti dalla Mucha Family Collection accompagnano il visitatore in un viaggio alla scoperta dell’evoluzione stilistica dell’artista, tra misticismo, simbolismo, identità slava e bellezza assoluta. </p> <p>Curata da Tomoko Sato della Fondazione Mucha, e visitabile dal prossimo 17 novembre al 24 marzo 2024, <em>Alphonse Mucha</em> ha l’obiettivo di far luce non solo sulla perfezione estetica delle sue opere, ma anche sull’impegno politico di Mucha e il carattere mistico e simbolico delle sue composizioni. Massone convinto e ardente sostenitore del popolo slavo, Mucha ha infatti trascorso la sua vita sviluppando un'arte che aspirava a essere “liberatrice”. La mostra rivela inoltre il suo poco noto lavoro fotografico.</p><h2>L’IMPEGNO POLITICO DI ALPHONSE MUCHA </h2> <p>Nato a Ivančice nel 1860, in quella che oggi è la Repubblica Ceca, Alphonse Mucha cresce in una provincia slava dell'Impero austro-ungarico. Arriva a Parigi nel cuore degli anni del suo fermento artistico, il 1887. In questo periodo sviluppa, oltre al suo inconfondibile stile,  una profonda coscienza politica rivolta in particolare all'affermazione dell'identità dei popoli slavi. Nel <em>fin de siècle</em> parigino il misticismo affascina i circoli artistici: Mucha ne rimane colpito, inserendo simbolismi nascosti nelle sue opere e nei suoi famosi poster e manifesti che tutt'oggi incantano gli appassionati d'arte di tutto il mondo.</p> <p>[Immagine in apertura: Alphonse Mucha, <em>Zodiac</em>, 1896. Colour lithography, 65.7 x 48.2 cm © Mucha Trust 2023]</p>

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