L'architettura di Tadao Ando dal 1975 a oggi

Protagonista negli ultimi anni di numerose pubblicazioni ed eventi espositivi (su tutti <a href="https://arte.sky.it/news/tadao-ando-padiglione-meditazione-spazio-luce-corea-del-sud" target="_blank">Tadao Ando-Youth</a>, l'ampia personale itinerante dedicata alla sua vasta produzione), l'architetto giapponese <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-ottobre-tadao-ando-giappone" target="_blank">Tadao Ando</a> è riconosciuto – non soltanto dagli specialisti della disciplina – per le sue costruzioni leggere, luminose e in dialogo con la natura circostante. Caratterizzato dall'impiego del cemento armato a vista, il linguaggio del progettista (vincitore del <a href="https://arte.sky.it/news/david-chipperfield-pritzker-architecture-prize-2023" target="_blank">Pritzker Architecture Prize</a> 1995) è incarnato al meglio in opere come la Casa Azuma di Osaka o la più recente <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/architettura-musei-parigi-bourse-commerce-tadao-ando-pinault-collection" target="_blank">Bourse de Commerce</a>, il museo di arte contemporanea di Parigi. Un nuovo volume celebra la produzione del maestro, abile come pochi nel coniugare la genuinità e la leggerezza delle forme al peso della materia. 
<h2>L'ARCHITETTURA “ZEN” DI TADAO ANDO</h2> Pubblicato dalla casa editrice <a href="https://www.taschen.com/it/books/architecture-design/08126/ando-complete-works-1975-today/" target="_blank">Taschen</a> (nell'immagine in apertura, courtesy Taschen), il libro si intitola Ando. Complete Works 1975–Today, e ripercorre la straordinaria carriera dell'architetto all'interno di 740 pagine di pure godimento estetico. A curare la monografia è l'autore Philip Jodidio, già noto per le sue monografie su vari architetti di spicco tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/norman-foster-libro-architettura" target="_blank">Norman Foster</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/renzo-piano-programmi-tv-14-settembre" target="_blank">Renzo Piano</a>, Jean Nouvel e <a href="https://arte.sky.it/news/zaha-hadid-architects-mostra-pechino-anniversario" target="_blank">Zaha Hadid</a>. Sfogliando questa imponente raccolta (unica anche per il suo formato XXL) saltano all'occhio le principali creazioni dell'architetto giapponese come lo Shanghai Poly Grand Theater e il Clark Center del Clark Art Institute di Williamstown, nel Massachusetts. Ogni progetto è presentato attraverso fotografie e bozzetti originali, selezionati per condurre i lettori nella pratica del progettista e nel suo modo innovativo di affrontare i temi dello spazio, delle forme e del dialogo tra gli edifici e il loro contesto.

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Prediligono l’indagine delle tematiche legate all’universo femminile, ma nello stesso tempo disegnano traiettorie di ricerca individuale che aprono varchi anche in altri contesti. Sono le sei protagoniste della <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-30-luglio-serie-fotografe" target="_blank">seconda stagione</a> della docu-serie Le Fotografe 2, prossima al debutto: martedì 26 settembre su Sky Arte vanno infatti in onda i primi due episodi. Nel complesso sono sei quelli della nuova serie, ciascuno dedicato a una fotografa e incentrato su un tema specifico: dalla spiritualità alla ricerca della maternità, dalla memoria alla scoperta di sé, fino al gender, all’adolescenza e alla comunità di appartenenza. Il risultato è un ritratto corale della generazione emergente, che sta contribuendo a ridefinire la presenza delle donne nella cultura visiva in Italia. Ad aprire il ciclo, alle ore 21:15, è la puntata intitolata Nausicaa Giulia Bianchi – L’invisibile. Attraverso la sua produzione, la fotografa si concentra sul lato spirituale della femminilità, come testimonia il lavoro focalizzato sulle donne cattoliche che intendono diventare sacerdoti. Per Bianchi la macchina fotografica diventa “una cartina al tornasole per campionare il reale” ed è lo strumento con cui affrontare anche questioni di estrema delicatezza, come la morte e il lutto. A seguire, alle ore 21:50, in Chiara Fossati – Come te l’attenzione si sposta sulla foto- documentarista membro del collettivo CESURA. La provincia, al centro del progetto WHATEVER, e l’adolescenza, che ha ispirato la serie COMETE, costituiscono i due poli d’elezione della ricerca di Fossati, entrambi capaci di ridurre le distanze rispetto alla comprensione della GEN Z. Le Fotografe è una serie ideata, scritta e diretta da Francesco G. Raganato, e prodotta da TERRATREMA FILM per SKY ORIGINAL.

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