Fotografia e vita negli scatti di Letizia Battaglia

“'Sono io' non è un’affermazione che Letizia avrebbe mai detto. Lo facciamo noi, estrapolandola da una sua frase molto più articolata comparsa in un’intervista di qualche anno fa”. Con queste parole il curatore Paolo Falcone introduce ai lettori il nuovo catalogo dedicato alla produzione di <a href="https://arte.sky.it/news/letizia-battaglia-programmi-tv-17-febbraio" target="_blank">Letizia Battaglia</a>, donna e fotografa controcorrente. <a href="https://arte.sky.it/news/morte-letizia-battaglia" target="_blank">Scomparsa un anno fa, nell'aprile del 2022</a>, l'artista sarà al centro di un'ampia retrospettiva allestita fino al prossimo 1° novembre presso il <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/rubens-genova-palazzo-ducale" target="_blank">Palazzo Ducale di Genova</a>, con decine e decine di scatti selezionati nei cinquant'anni di carriera dell'autrice palermitana. Il libro in questione, edito da <a href="https://arte.sky.it/news/antologia-contrasto-donne-fotografia" target="_blank">Contrasto</a>, esce in occasione di questo progetto espositivo, omaggiando nelle sue quasi duecento pagine l'attività della Battaglia, i temi prediletti e l'ansia di libertà che la contraddistinse in vita. 
<h2>LE FOTOGRAFIE DI LETIZIA BATTAGLIA</h2> Con le sue quasi trecento fotografie, il libro – dal titolo, appunto, Letizia Battaglia sono io (lo stesso scelto per la mostra genovese) – presenta alcuni dei soggetti preferiti dall'artista. Si tratta di figure quasi sempre legate alla sfera del sociale, emblematiche per comprendere gli sviluppi di un mondo – quello dell'Italia degli anni Ottanta e Novanta – condizionato dalla mafia e dalla criminalità. Significativi in tal senso sono i ritratti di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-citta-pier-paolo-pasolini" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a>, Piersanti Mattarella, <a href="https://arte.sky.it/news/arte-vs-mafia-programmi-tv-23-maggio" target="_blank">Giovanni Falcone</a> e del boss mafioso Leoluca Bagarella. Una staffetta di immagini (a queste si aggiungono le foto dei bambini nei quartieri popolari di Palermo e le processioni religiose della sua Sicilia) impreziosita nel volume dai testi critici di Roberto Andò, Giosuè Calaciura e del curatore Paolo Falcone. 
<h2>LE PAROLE DI PAOLO FALCONE</h2> “Letizia con la sua immancabile sigaretta e lo sguardo intenso e felino, il colore dei capelli sempre in continua evoluzione cromatica. (...) La Leica è sempre appesa al collo, anche quando lavoriamo in studio intorno a un tavolo pieno di appunti, provini, stampe, con il posacenere di peltro stracolmo di sigarette”, scrive Falcone nelle prime pagine del volume. “Arte e vita che si fondono in un sincretismo etico e politico, poetico e graffiante. Un impegno civile e morale sempre rivolto verso l’affermazione di quella 'giustizia sociale' e di quella dignità cui ogni individuo ed essere vivente meritano di aspirare, attraverso le tante lotte e i tanti fronti aperti nel corso della sua vita. Non solo fotografia. Attivismo, politica, ambientalismo, antimafia e potremmo continuare con una lista sempre in evoluzione, che la vede editrice, fondatrice di riviste e case editrici, giornalista e scrittrice, responsabile fotografica, creatrice di spazi per la fotografia e l’arte, regista e attrice, assessore comunale e deputato regionale; una viaggiatrice curiosa ma su tutto un’attivista con la voglia di lottare contro i mali della sua terra. Fino all’ultimo giorno c’è stato spazio, nella sua incredibile, creativa energia vitale, per un nuovo progetto da seguire, una mostra da discutere o semplicemente rispondere a un garbato invito”. 
[Immagine in apertura: Le ortensie. Trapani, 1992 © Archivio Letizia Battaglia]

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Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

Lo straordinario centro per la fotografia del Victoria & Albert Museum di Londra

A partire dal prossimo 25 maggio, il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/presto-inaugurato-il-photography-centre-del-victoria-albert-museum" target="_blank">Photography Centre di Londra</a> aprirà un nuovo e ultimo spazio aggiuntivo, diventando così più il grande centro fotografico dotato di una collezione permanente nel Regno Unito. Si tratta della fase di ultimazione dell'istituzione londinese nata nel 2018 che, ora, potrà vantare sette gallerie in totale, quattro delle quali nuovissime. Negli spazi espositivi del centro, che sorge all'interno del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-musical-londra-victoria-albert-museum" target="_blank">Victoria & Albert Museum</a>, uno dei musei più importanti a livello internazionale noto anche per le sue preziose collezioni fotografiche, saranno esposti gli scatti più iconici provenienti dal patrimonio della celebre istituzione londinese. 
<h2>I NUOVI SPAZI DEL PHOTOGRAPHY CENTRE</h2> Alla sua apertura nel 2018, il centro fotografico vantava soltanto tre gallerie, progettate da David Kohn: gli spazi erano dedicati alle mostre temporanee di fotografia e media digitali. La seconda e ultima fase di completamento della struttura, progettata da Purcell e allestita da Gibson Thornley Architects, porterà all'aggiunta di quattro nuovi ambienti espositivi che ospiteranno le opere dei protagonisti della fotografia contemporanea globale, con una sezione interattiva per raccontare la storia e l'uso della macchina fotografica. A inaugurare le nuove sale del Photography Centre saranno i capolavori di artisti del calibro di Liz Johnson Artur, Sammy Baloji, Vera Lutter, Paul Mpagi Sepuya, Tarrah Krajnak e Vasantha Yogananthan. L'affascinante percorso espositivo sarà arricchito anche dalla monumentale scultura fotografica di Noémie Goudal e da due importanti opere sostenute dal Manitou Fund: da un lato una serie di scatti realizzati dalla fotografa indiana Gauri Gill, dall'altro un capolavoro digitale firmato dall'artista britannico Jake Elwes. 
<h2>LA FOTOGRAFIA AL V&A MUSEUM DI LONDRA</h2> Progettato in due fasi, il Photography Centre rientra nel programma di valorizzazione ed espansione Future Plan, ideato dal V&A Museum per dare nuova vita agli spazi pubblici del museo attraverso un design contemporaneo. Uno dei punti chiave della grande istituzione londinese è proprio la fotografia: il museo, infatti, colleziona ed espone scatti dalla sua fondazione nel 1852. 
[Immagine in apertura: V&A Photography Centre. Render of Gallery 97, The Parasol Foundation Gallery © Gibson Thornley Architects]

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