Un viaggio alla scoperta dei luoghi di Alessandro Manzoni

Quanti modi ci sono per raccontare la vita e l'opera di un grande scrittore? Quella di accendere i riflettori sui luoghi vissuti e narrati nelle sue opere è certamente una delle strade più affascinanti: un espediente che consente al pubblico di entrare nella produzione dell'artista dalla porta secondaria, meno diretta, affacciandosi tuttavia su un universo intimo e ricco di storie. A pensarla così è Gianluca Barbera, che nel suo ultimo saggio – pubblicato da <a href="https://www.rizzolilibri.it/" target="_blank">Rizzoli</a> – si sofferma sulle geografie che hanno contraddistinto l'esistenza di <a href="https://guidatv.sky.it/programmi-tv/arte-e-cultura/cerimonia-commemorativa-di-alessandro-manzoni/6f9e1ae5-e4b9-4c87-a23f-0d581143bb2a" target="_blank">Alessandro Manzoni</a> e anche su quelle descritte nel suo principale capolavoro: I promessi sposi. 
<h2>IL NUOVO LIBRO SU ALESSANDRO MANZONI</h2> Pubblicato in occasione dei centocinquant'anni dalla morte (avvenuta a Milano il 22 maggio del 1873), il libro si intitola In viaggio con Manzoni (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) ed è un'esplorazione delle città e degli angoli dell'Italia risorgimentale in cui il letterato si attestò come una delle figure più iconiche. “Per molti di noi quel che <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-16-aprile-dante" target="_blank">Dante Alighieri</a> è per la poesia, Alessandro Manzoni lo è per il romanzo. Già in vita Manzoni fu una celebrità, una gloria nazionale”, si legge nelle prime righe del volume. Suddiviso in due sezioni – una dedicata alla biografia dello scrittore, l'altra al suo celeberrimo romanzo –, il libro approfondisce l'importanza rivestita da località come Lecco, Lesa, Milano, Torino e Genova nella vita di Manzoni. Importanti e appassionanti sono inoltre i passaggi relativi alle sue abitazioni – le stesse nelle quali ospitò grandi personalità del tempo, da Balzac a Cavour, da Garibaldi a Vittorio Emanuele II. Una “geografia dell’anima” che permette di narrare anche la passione dell'autore lombardo per la botanica, le passeggiate e i legami familiari. 
<h2>IL COMMENTO DI GIANLUCA BARBERA</h2> “Alessandro Manzoni a mio parere viene subito dopo Dante”, scrive Barbera nell'introduzione al volume. “Ecco perché ho voluto scrivere questo libro su di lui, che si compone di due parti: nella prima racconto dei suoi luoghi (nei quali era molto radicato) e del suo affascinante mondo, pieno di incontri e di scambi intellettuali e affettivi; nella seconda, dell'opera che lo ha reso immortale: quei 'Promessi sposi' che a scuola tutti abbiamo letto e studiato, e che ancora molti di noi continuano a leggere per la sua inesauribile fonte di piacere. Un invito dunque a ripercorrere le tappe della vita del grande scrittore lombardo sulle sue orme e su quelle dei personaggi dei 'Promessi sposi': Milano, Monza, Lecco, il Lago di Como e i monti tutt'attorno, Lesa e il Lago Maggiore, i meravigliosi itinerari lungo il fiume Adda, e poi ancora Bergamo, Cremona, Pavia, Genova, Livorno, Pisa, Firenze, Parigi e la Francia, la Svizzera, e tanti altri. Buona lettura e buon viaggio”.

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Si impara ad apprezzarla da bambini e si finisce per amarla anche una volta diventati adulti: l’opera di <a href="https://arte.sky.it/news/grammatica-fantasia-gianni-rodari" target="_blank">Gianni Rodari</a>, fra i maestri indiscussi dell’editoria per l’infanzia a livello internazionale, accompagna da anni generazioni di lettori di ogni età.
All’amatissimo scrittore scomparso nel 1980 è dedicato il documentario C’era due volte Gianni Rodari, in onda su Sky Arte lunedì 22 maggio. Realizzata contestualmente al centenario della nascita, l’opera delinea un ritratto esaustivo dell’autore, con digressioni che fanno emergere anche gli aspetti meno conosciuti del suo profilo. 
Comune denominatore della narrazione è la potenza delle parole: attraverso la lettura appassionata di Neri Marcoré, lettere, articoli, diari, filastrocche di Rodari schiudono le porte del suo affascinante universo. Nello stesso tempo, testimoniano la riuscita convivenza, nella sua produzione e visione, delle dimensioni del gioco, della fantasia e dell’impegno civico.
Ad assumere concretezza, all’interno di una scenografia realizzata in carta, sono dunque le pagine immortali dei testi di Rodari, che prendono forma grazie anche ai contributi degli ospiti, alle musiche di Rodrigo D’Erasmo e all’uso della grafica animata.

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