Un prezioso volume ripercorre la storia di Raffaella Carrà

<a href="https://arte.sky.it/news/raffaella-carra-mostra-bari" target="_blank">Raffaella Carrà</a> è stata un’icona indiscussa di stile, non solo per la sua carriera televisiva ma anche per il suo impatto nell’immaginario popolare dell’Italia degli anni Sessanta e oltre. Sempre fedele a se stessa, sopra le righe e autentica, la Carrà ha creato qualcosa che prima non c’era: lo “stile Carrà”. A lei è dedicato il nuovo volume Raffaella Carrà. Tra moda e mito (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), edito da 24 ORE Cultura. Ben 240 pagine che racchiudono tutti i volti della showgirl: l’attrice, la ballerina, la cantante, la presentatrice. <h2>RAFFAELLA CARRÀ. TRA MODA E MITO</h2> “Nel 1970”, dichiarò la showgirl, “ho fatto ‘Io, Agata e tu’, dove ho chiesto tre minuti per esibirmi a modo mio, con la testa, i capelli, la libertà del corpo, cantare non solo con le corde vocali ma con tutto il corpo”. Ed è all’insegna di quella genuinità che si è fatta strada, anticipando i tempi, tra cinema e televisione, affermandosi come l’artista più rivoluzionaria e progressista del palinsesto italiano. E soprattutto diventando un punto di riferimento per l’emancipazione femminile e il movimento femminista italiano tra gli anni Sessanta e Settanta. Questo perché Raffaella Carrà – come osservò il regista spagnolo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/a-milano-i-film-di-pedro-almodovar-e-quelli-scelti-da-pedro-almodovar" target="_blank">Pedro Almodóvar</a> – non fu soltanto una straordinaria professionista dello spettacolo, ma un simbolo, uno “stile di vita”. <h2>IL NUOVO LIBRO SU RAFFAELLA CARRÀ</h2> In libreria dal 17 novembre, la monografia di Massimiliano Capella, con la direzione artistica di Sergio Iapino. La pubblicazione è corredata da un ampio e affascinante apparato iconografico, tra foto di repertorio e persino materiale inedito, che la ritrae con alcuni costumi di scena che hanno fatto la storia e che ancora oggi rimangono un punto fermo per il mondo della moda. In occasione di <a href="https://www.bookcitymilano.it/" target="_blank">BookCity Milano</a>, Raffaella Carrà. Tra moda e mito sarà presentato il 18 novembre prossimo alla presenza degli autori. ‌

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

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È una maratona all’insegna della seconda stagione di Le Fotografe quella proposta venerdì 3 novembre da Sky Arte. In onda tutte le puntate della <a href="https://arte.sky.it/news/serie-le-fotografe-programmi-tv-26-settembre" target="_blank">docu-serie</a> ideata, scritta e diretta da Francesco G. Raganato e dedicata alle fotografe italiane che esplorano la dimensione femminile attraverso temi come la spiritualità, la ricerca della maternità, la memoria e la scoperta di sé. La serata si apre, alle ore 21:15, con Nausicaa Giulia Bianchi – L'invisibile, episodio in cui la fotografa racconta il suo lavoro dedicato alle donne cattoliche che vogliono diventare sacerdoti. Sottotrama della puntata sono i delicati argomenti della morte e del lutto, indagati attraverso la lente della macchina fotografica. Segue, alle ore 21:50, con l’episodio Chiara Fossati – Come me, in cui la foto–documentarista si concentra su due soggetti: la provincia (con il progetto WHATEVER, il racconto per immagini dei rave party della fine degli anni Novanta) e l’adolescenza, con la serie COMETE. In Sofia Uslenghi – Ritorno a casa, in onda alle ore 22:20, la fotografa sceglie il mezzo dell’autoritratto per trattare la questione dello spaesamento, nel senso proprio di “perdita dei luoghi di appartenenza”. Nel quarto episodio della stagione, dal titolo Giulia Gatti – Corazonada e in onda alle ore 22:55, la giovane vincitrice del Premio Pesaresi affronta l’archetipo della Madre, in un viaggio nel Messico centrale. Si prosegue, alle ore 23:25, con Ludovica Anzaldi – Corpi liberi, in cui l’autrice utilizza la macchina fotografica come uno strumento di ribellione sociale: racconta così una Roma abitata da giovani madri che lottano ogni giorno per un futuro migliore, tra gruppi femministi e minoranze. La serata si chiude con il sesto e ultimo episodio: Cristina Vatielli – In memoria di me, alle ore 00:00, Vatielli racconta le relazioni affettive attraverso la “stage photography”, ovvero mettendo in scena momenti storici passati: dalle vicende delle donne di Picasso alla storia della prima coppia lesbica, che si è unita in matrimonio in chiesa a inizio secolo.

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