La storia della Torre Eiffel spiegata ai bambini

“È proprio vero, a cosa serve? La Torre Eiffel è famosa in tutto il mondo, ma qualcuno sa perché esiste? Non è una cattedrale, né un tempio, né un teatro, né una tomba... E allora, che cos'è?”. È questa la domanda, provocatoria, da cui prende le mosse il nuovo volume illustrato pubblicato da <a href="https://edizioniclichy.it/" target="_blank">Edizioni Clichy</a>: un testo per bambini che ripercorre la storia del <a href="https://arte.sky.it/news/torre-eiffel-parigi-altezza" target="_blank">monumento più famoso della Francia</a>. Autori della pubblicazione sono Samir Senoussi e Thomas Baas, che hanno unito le forze con l'intento di accompagnare i lettori, soprattutto quelli più giovani, nella stupefacente storia dell'iconica torre. 
<h2>UN OMAGGIO ALLA TORRE EIFFEL </h2> Concepita come struttura temporanea, ovvero destinata a essere smantellata al termine dell'esposizione mondiale che si tenne nella Ville Lumière nel 1889, la “dama di ferro” è da decenni una meta irrinunciabile per i turisti, oltre a vantare più di una replica in giro per il mondo. Eppure in pochi conoscono veramente le ragioni che ormai centotrent'anni fa spinsero l'ingegnere e imprenditore francese Gustave Eiffel a regalare alla città un monumento di questa portata. 
<h2>LA TORRE PIÙ FAMOSA DEL MONDO</h2> Nelle sue oltre sessanta pagine, il volume – dal titolo Ma a cosa serve la Torre Eiffel? – si sofferma sulle peculiarità tecniche della struttura, riportando aneddoti ignoti ai più: “È stato necessario progettare 18000 pezzi. E 18000 pezzi da progettare significano 5300 progetti realizzati da trenta progettisti! Poi, è stato necessario tracciare, tagliare e forare questi pezzi al millimetro. E infine incastrarli perfettamente, come un gigantesco puzzle di metallo!”, si legge in una delle prime pagine del libro, impreziosito dalle tavole a colori magistralmente illustrate dal talentoso Thomas Baas. Un incredibile album documentario che ripercorre la storia della Torre Eiffel in modo insolito e divertente. 
[Immagine in apertura: foto di Il Vagabiondo su Unsplash]

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Vermeer, un “pilastro” nella storia della pittura dei Paesi Bassi e internazionale. Per indagare la sua produzione artistica e scandagliarne l’esistenza, nel contesto dell’Europa del XVII secolo, Sky Arte propone un doppio appuntamento. Giovedì 6 luglio, alle ore 21:15 (e in replica alle ore 00:00), va in onda il primo dei sette episodi della serie Masterpiece – L'arte svelata. Intitolata Vermeer, la puntata fa luce sui misteri che circondano una delle opere più identitarie dell’artista: La ragazza con l’orecchino di perla. Talmente noto da essere stata definito dal pubblico come “il dipinto più iconico dei Paesi Bassi”, viene esaminato da un’équipe di esperti per rispondere a un preciso quesito. In quale modo e impiegando quali tecniche Vermeer è riuscito a rendere la tela tanto luminosa? Una questione affrontata combinando le dotazioni tecniche contemporanee con lo studio del passato. La serata prosegue, alle ore 22:05, con A Real Vermeer – Una falsa verità. Al centro della pellicola c’è la vicenda di Han van Meegeren, artista realmente attivo nella Amsterdam di inizio Novecento. Etichettato dal marito della compagna Jolanka, un affermato critico d’arte dell’epoca, come autore di opere che si limitano a riprodurre i lavori di Vermeer e Rembrandt, Van Meegeren si rende protagonista di un’autentica “sfida pittorica”. Riuscire a dipingere un Vermeer talmente perfetto da sembrare autentico.

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