L'architettura dello studio Herzog & de Meuron in mostra a Londra

<p>A Londra, dal 14 luglio al 15 ottobre prossimi, i progetti realizzati da uno degli studi di architettura più rinomati del panorama internazionale prenderanno vita grazie alla realtà aumentata. Si tratta di una delle esperienze proposte ai visitatori della mostra che la <a href="https://arte.sky.it/news/herzog-de-meuron-royal-college-of-art-londra" target="_blank">Royal Academy of Arts</a>, nella capitale britannica, si appresta a dedicare allo studio svizzero <a href="https://arte.sky.it/news/herzog-de-meuron-royal-college-of-art-londra" target="_blank">Herzog & de Meuron</a> (H&dM). Protagonisti del percorso espositivo, curato da Vicky Richardson, non saranno solo gli interventi realizzati dal noto <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura-museo-m-hong-kong-herzog-de-meuron" target="_blank">studio di architettura</a>, ma anche le nuove tecnologie.</p> <h2>L'ARCHITETTURA DI HERZOG & DE MEURON IN MOSTRA A LONDRA  </h2> <p>La retrospettiva, che occuperà tre sale dell'istituzione londinese, include infatti la possibilità di sperimentare attraverso la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/la-realta-aumentata-e-la-nuova-frontiera-della-street-art" target="_blank">realtà aumentata</a> alcuni edifici firmati dallo studio: potranno essere approfonditi attraverso modelli digitali e animazioni. Scendendo nel dettaglio, il primo ambiente espositivo ricostruirà il "Kabinett di H&dM": sarà uno spazio di ricerca e di insegnamento “importato” da Basilea, sede principale dello studio, a Londra. Quattrocento diversi oggetti, tra modelli, materiali e stampe, saranno esposti insieme a sei opere fotografiche di grandi dimensioni di progetti selezionati dell'artista tedesco <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/thomas-ruff-fotografia-negativo-nature-morte-gagosian-gallery-londra-mostra" target="_blank">Thomas Ruff</a>: una presenza, quest'ultima, che testimonia il profondo interesse di H&dM per la percezione dell'architettura. Il secondo spazio espositivo sarà quindi focalizzato sul cinema: su un grande schermo verrà proiettato il nuovo film dei registi <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/living-architectures-film-documentari-architettura-vissuta-in-prima-persona" target="_blank">Bêka & Lemoine</a>; l'opera analizza la quotidianità di una clinica realizzata a Basilea dal duo svizzero. L'architettura curativa sarà infine protagonista anche nell'ultima sala, interamente dedicata al nuovo ospedale pediatrico di Zurigo, attualmente in costruzione. Anche in questo caso, si potrà fare ricorso alla realtà aumentata: il modello di stanza per i degenti in scala 1:1, incluso nel percorso di visita, sarà infatti esplorabile attraverso le nuove tecnologie immersive. </p><h2>LO STUDIO DI ARCHITETTURA HERZOG & DE MEURON</h2> <p>Fondato a Basilea nel 1978 dagli svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron, lo studio di architettura H&dM dispone oggi di un team internazionale composto da oltre seicento collaboratori impegnati in Europa, America e Asia. Tra i più significativi progetti recenti figurano edifici pubblici e privati, musei, ospedali e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/herzog-de-meuron-progettano-lo-stadio-del-chelsea" target="_blank">stadi</a>: dall'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/06/apre-a-londra-la-new-tate-modern-firmata-herzog-de-meuron" target="_blank">ampliamento della Tate Modern</a>, a Londra, allo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/herzog-de-meuron-progettano-lo-stadio-del-chelsea" target="_blank">stadio del Chelsea</a>, dall'<a href="https://arte.sky.it/foto/museo-cultura-visiva-m-hong-kong" target="_blank">M+ di Hong Kong</a> fino allo stadio nazionale di Pechino e all'auditorium <a href="https://arte.sky.it/foto/performance-studio-drift-droni-amburgo" target="_blank">Elbphilharmonie</a> di Amburgo.</p> <p>[Immagine in apertura: H<span>erzog & de Meuron. Elbphilharmonie Hamburg, 2001-16. Photo © Iwan Baan]</span> </p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

La mostra sul legame tra Paul Klee e il mondo naturale

<p>Tra i maggiori esponenti dell'astrattismo nella prima metà del Novecento, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-paul-klee" target="_blank">Paul Klee</a> è protagonista della nuova mostra negli spazi di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-paul-klee-bambini-berna" target="_blank">Zentrum Paul Klee</a> a Berna, il museo progettato da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-architettura-renzo-piano" target="_blank">Renzo Piano</a> che riunisce la più importante collezione al mondo di opere del maestro svizzero. Intitolata <em>Paul Klee. Everything grows </em>e visitabile fino al prossimo 22 ottobre, la rassegna ripercorre l'attività del pittore, caratterizzata da un profondo studio della <a href="https://arte.sky.it/news/parchi-arte-natura-italia" target="_blank">natura</a>, analizzando i suoi diversi approcci alla materia e rivelando anche le sue fonti di ispirazione.</p><h2>LE OPERE DI PAUL KLEE IN MOSTRA A BERNA</h2> <p>Traendo spunto dal suo erbario e dalla sua vasta raccolta di oggetti naturali, l'artista dipingeva soprattutto piante, giardini, paesaggi, parchi, pietre e persino fenomeni meteorologici. Il percorso espositivo svizzero rivela i diversi modi in cui l'artista, nel corso della sua carriera, ha preso in esame i processi naturali, ritrovando in questi ultimi alcune assonanze con il linguaggio dell'astrazione. Temi ricorrenti anche nell'itinerario interattivo della mostra, intitolato <em>Natural inspiration</em>.</p><h2>PAUL KLEE  E LA NATURA</h2> <p>La mostra a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-joan-miro-berna-zentrum-paul-klee" target="_blank">Berna</a>, curata da Fabienne Eggelhöfer, rappresenta anche un'occasione preziosa per riflettere sull'ambiente: non mancano infatti attività che spronano i partecipanti a interrogarsi sul futuro in un'ottica sostenibile.</p> <p>[Immagine in apertura: Paul Klee, <em>Labyrinthian Park</em>, 1939. Watercolour and pencil on paper on cardboard, 20,9 x 29,7 cm. Zentrum Paul Klee, Bern. Depositum from a private collection, Switzerland]</p>

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