A Londra la mostra che celebra le grandi stelle dello spettacolo

Il fascino iconico dei più grandi artisti spesso deriva anche dalla bellezza degli abiti che indossano. Ecco perché la mostra DIVA celebrerà, con una serie di costumi originali, il mito di alcuni personaggi che hanno segnato la storia dello spettacolo: da <a href="https://arte.sky.it/news/maria-callas-programmi-tv-2-dicembre" target="_blank">Maria Callas</a> a <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-21-dicembre-elton-john" target="_blank">Elton John</a>, fino a <a href="https://arte.sky.it/news/libro-marilyn-monroe" target="_blank">Marilyn Monroe</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-novembre-cher" target="_blank">Cher</a>. Allestita nella Gallery 40 del <a href="https://arte.sky.it/news/photography-centre-victoria-albert-museum-londra" target="_blank">Victoria & Albert Museum di Londra</a> dal 24 giugno prossimo fino al 7 aprile 2024, l'esposizione renderà omaggio ai grandi divi vissuti tra Ottocento e Novecento, presentando una serie di 250 oggetti autentici che spaziano dalla moda al design, dalla fotografia alla musica. 
<h2>LA MOSTRA SUI DIVI AL V&A MUSEUM DI LONDRA </h2> Nelle sale londinesi saranno esposti più di sessanta look, molti dei quali rarissimi o presentati per la prima volta al pubblico, tra cui spiccano l'abito di scena indossato da Maria Callas nel ruolo di Norma nella produzione della Covent Garden Opera Company nel 1952, e l'iconico vestito nero di Marilyn Monroe nel film A qualcuno piace caldo. Senza tralasciare l'unico abito rimasto fra quelli indossati da Clara Bow, i costumi disegnati dallo stilista Bob Mackie e sfoggiati da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/un-musical-londra-sulla-regina-del-rock-tina-turner" target="_blank">Tina Turner</a> e Cher, e l'outfit ispirato a Luigi XIV con parrucca e strascico sfoggiato da Elton John in occasione del suo cinquantesimo compleanno. 
<h2>LE ICONE DELLO SPETTACOLO</h2> Una serie di preziosi oggetti originali, provenienti dalla collezione del V&A e dalle più importanti istituzioni internazionali, esplorerà infine la popolarità di alcuni divi del palcoscenico e del grande schermo, dalle celebrità dell'opera, come la soprano Adelina Patti, alle artiste che hanno saputo opporsi ai pregiudizi sociali, come Billie Holliday, Nina Simone ed Ella Fitzgerald, fino a icone più recenti del calibro di Cher e Debbie Harry. La mostra londinese offre un originale itinerario nell'arte e nella moda alla scoperta di alcuni dei personaggi che hanno segnato il mondo dello spettacolo e del cinema dall'Ottocento fino a oggi, mettendo in luce lo straordinario potere dei divi di trasformare e ispirare l'intera società. 
[Immagine in apertura: Photographic negative, Billie Holiday at the Albert Hall, England, 1954. Photo Harry Hammond © Victoria and Albert Museum, London]

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La versione illustrata del Piccolo Principe a 80 anni dalla prima pubblicazione

“Si può rendere un capolavoro della letteratura ancora più capolavoro?”. È questa la domanda che si è posto Chris Riddell, illustratore tra i più colti e raffinati della scena contemporanea, che ha deciso di confrontarsi con uno dei capisaldi della letteratura per l'infanzia: Il Piccolo Principe, perla dello scrittore-aviatore <a href="https://arte.sky.it/news/lettere-amore-antoine-de-saint-exupery" target="_blank">Antoine De Saint-Exupéry</a>. La scelta di puntare le matite dell'artista verso il celebre racconto è da rintracciare nell'ottantesimo anniversario della sua prima pubblicazione. Era infatti il 6 aprile del 1943 quando il testo faceva il suo debutto, inaugurando uno dei successi editoriali più memorabili di sempre (con oltre duecento milioni di copie vendute in tutto il mondo e la traduzione in più di duecentocinquanta lingue). 
<h2>LE ILLUSTRAZIONI DI CHRIS RIDDELL</h2> La nuova versione illustrata del libro (edita da Il Castoro) gode di oltre centocinquanta immagini a colori, ricche di dettagli e suggestioni inedite. Nonostante il testo de Il Piccolo Principe sia sempre stato associato ai disegni dello stesso Saint-Exupéry, parte integrante della narrazione, la versione di Chris Riddell (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) prova a staccarsi da quell'immaginario ampiamente noto e tramandato negli anni, offrendo un punto di vista personale. Una scelta che ha permesso all'artista di espandere la sua immaginazione e donare al lettore “infiniti particolari divertenti ed evocativi, capaci di stupire a ogni pagina”. 
<h2>IL SUCCESSO DEL PICCOLO PRINCIPE</h2> Fulcro della storia è naturalmente la trama – semplice e poetica – del testo originale: una storia senza tempo, che ruota intorno al bambino dai capelli biondi e ai suoi dilemmi sull'esistenza e sulla fragilità della vita. Una storia che mescola fantasia e rimandi al reale, qui impreziosita dalla traduzione di Chiara Carminati: autrice e poetessa chiamata a dare nuovo lustro alle parole di Saint-Exupéry. Considerato uno dei testi più amati da grandi e bambini, Il Piccolo Principe è stato negli ultimi anni oggetto di numerosi omaggi. Risale alla fine dello scorso anno la <a href="https://arte.sky.it/news/piccolo-principe-teatro" target="_blank">serie di spettacoli teatrali dedicata alla celebre storia</a>.

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