Addio a Louise Glück, poetessa premio Nobel nel 2020

<p><a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/louise-gluck-premio-nobel-letteratura" target="_blank">Louise Glück</a>, la scrittrice americana insignita nel 2020 del massimo riconoscimento mondiale per la letteratura, è scomparsa lo scorso 13 ottobre all'età di ottant'anni. La notizia, che sta circolando in queste ore, a pochi giorni dal conferimento del <a href="https://arte.sky.it/news/jon-fosse-nobel-letteratura-2023" target="_blank">premio Nobel per la letteratura al norvegese Jon Fosse</a>, è stata diffusa dal curatore delle sue opere, Johnatan Galassi.    </p>
<p><h2>LE OPERE DI LOUISE GLÜCK</h2> <p>Poetessa e saggista nata a New York nel 1943, Louise Glück era considerata una delle voci più note e influenti della letteratura mondiale. Già premio Pulitzer per la poesia nel 1993, e vincitrice nel National Book Award nel 2014, la scrittrice conta nel suo folto catalogo dodici antologie di poesie, a partire da <em>Firstborn</em>, risalente al 1968.  </p>
<p><h2>IL PREMIO NOBEL NEL 2020</h2> <p>Premiata nel 2020 “<em>per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende l’esistenza individuale universale</em>”, la Glück ha rivolto gran parte della sua produzione all’esplorazione dei temi del trauma, dell’isolamento e dei limiti della natura umana. Fra le raccolte di poesie più note e toccanti ricordiamo <em>L’iris selvatico</em> e <em>Vita Nova</em>. Insegnante di letteratura inglese presso l’Università di Yale, la poetessa si è spenta a ottant'anni a causa di una grave malattia.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Literature laureate Louise Glück outside her home © Nobel Prize Outreach. Photo: Daniel Ebersole]</p>

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100 anni di Jacovitti celebrati con due grandi mostre

<p>Una mostra in due sedi – il <a href="https://arte.sky.it/news/concorso-biblioteca-macte-termoli" target="_blank">MACTE di Termoli</a> e il <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-maxxi-roma-2023" target="_blank">MAXXI di Roma</a> – celebra il centenario della nascita del mitico <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/ad-aosta-arriva-il-mondo-di-jacovitti" target="_blank">Benito Jacovitti</a>: si intitola <em>JACOVITTISSIMEVOLMENTE</em>, e ripercorre antologicamente la carriera e l’universo creativo di uno dei più grandi fumettisti del Novecento. </p> <p>Benito Franco Giuseppe Jacovitti, fumettista dalla cifra stilistica inconfondibile, originalissima e surreale, nasce a Termoli nel 1923: è qui che la sua arte torna, cento anni dopo, per animare le sale del MACTE Museo di Arte Contemporanea fino al 24 febbraio 2024. A cura di Luca Raffaelli, <em>Tutte le follie di Jac!</em> raccoglie oltre cento  tavole originali, riproduzioni e materiale di approfondimento: un vero e proprio viaggio nella galassia fantasiosa e sempre fuori dagli schemi di Jacovitti. </p><h2>IL MONDO CREATIVO DI JACOVITTI</h2> <p>“<em>La mostra parte dall'analisi dalla sua capacità di improvvisazione fumettistica indagando, nelle varie sezioni espositive</em>”, spiega Raffelli,  “<em>le caratteristiche più importanti del suo metodo di lavoro: i riempitivi, salami, vermi e invenzioni che, senza alcun motivo logico o narrativo, invadono le sue tavole; i continui giochi di parole, le assurde linee cinetiche che mostrano i movimenti dei personaggi; le onomatopee del tutto particolari per cui il suono di uno schiaffo è proprio schiaffo!, il corpo, tagliato, spezzato, fatto a fette (a volte senza neppure procurare dolore), e la sua innovativa rottura della quarta parete, per cui i personaggi in difficoltà possono rivolgersi direttamente ai lettori o al loro creatore</em>”.</p><h2>JACOVITTI AL MAXXI DI ROMA</h2>Al MAXXI, invece, dal prossimo 25 ottobre al 18 febbraio 2024 va in scena <em>L’incontenibile arte dell’umorismo</em>, una rassegna a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con Giulia Ferracci: cento personaggi ormai diventati di culto, uno per ogni anno dalla nascita del fumettista. Tra Cocco Bill, Zorry Kid, Jak Mandolino, Tom Ficcanaso e moltissimi altri, senza mai dimenticare l'inconfondibile “firma” della lisca di pesce, la mostra antologica ripercorre ogni mitico dettaglio dell’inesauribile e ribelle Jacovitti. [Immagine in apertura: Benito Jacovitti, dettaglio di tavola © Silvia Jacovitti]</p>

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