Marina Abramović In mostra alla Royal Academy di Londra

È un evento senza precedenti per il Regno Unito la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-marina-abramovic-londra" target="_blank">grande retrospettiva</a> dedicata a Marina Abramović, inaugurata da pochi giorni. Dopo ben due rinvii a causa dell'emergenza sanitaria, l'esposizione allestita negli spazi della Royal Academy of Arts di Londra, è stata aperta al pubblico il 23 settembre e resterà visitabile fino al 1° gennaio 2024. Si tratta di un'occasione straordinaria per conoscere alcune delle più celebri creazioni della <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-30-novembre-marina-abramovic" target="_blank">pioniera della performance art</a>. Organizzata in stretta collaborazione con la stessa <a href="https://arte.sky.it/news/marina-abramovic-londra-traces" target="_blank">Marina Abramović</a>, la rassegna ripercorre di oltre cinquant'anni dell'artista, offrendo una complessiva panoramica della sua produzione tra fotografie, video, oggetti e installazioni.

<h2>LA GRANDE RETROSPETTIVA SU MARINA ABRAMOVIĆ A LONDRA</h2> Arricchita con quattro delle performance più importanti dell'<a href="https://arte.sky.it/news/marina-abramovic-performance-ucraina" target="_blank">acclamata artista serba</a>, replicate per l'occasione dal vivo nella sede londinese, la monografica-vento prende avvio con due opere iconiche: Rhythm 0 del 1974 e la celeberrima <a href="https://arte.sky.it/news/marina-abramovic-performance-libro" target="_blank">The Artist is Present</a> del 2010. Rappresentati a distanza di 45 anni l'uno dall'altro, i due lavori incarnano perfettamente lo sviluppo del linguaggio di Abramović, caratterizzato dall'uso del corpo vivo e dalla costante sfida contro i limiti della tolleranza fisica e mentale. Scandita da diverse sezioni, ognuna delle quali racchiude un periodo della sua attività artistica, l'esposizione fa luce anche sul lavoro di Abramović in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/morte-ulay-performance" target="_blank">compianto artista tedesco Ulay</a>, suo partner tra gli anni Settanta e Ottanta. Tra le opere sviluppate della coppia immancabile è la celebre The Lovers, The Great Wall Walk del 1988: una separazione ritualizzata, in cui gli artisti hanno camminato per novanta giorni attraverso la Grande Muraglia cinese da estremità opposte, incontrandosi brevemente prima di intraprendere strade diverse. A chiudere la mostra è The House with Ocean View eseguita per la prima volta nel 2002: in questa performance “estrema” Abramović ha vissuto ininterrottamente per dodici giorni in una specie di “casetta” nella Sean Kelly Gallery di New York, digiunando e bevendo solo acqua.
<h2>LA STORIA DI MARINA ABRAMOVIĆ</h2> Formatasi inizialmente come pittrice all'Accademia di Belle Arti di Belgrado, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/marina-abramovic-digitale-wepresent" target="_blank">Abramović </a>si avvicina alla performance nei primi anni Settanta eseguendo lavori basati su azioni quotidiane ritualizzate attraverso la ripetizione e la resistenza. Muovendosi tra lo spazio personale e quello sociale, tra la dimensione fisica e quella mentale, l'artista serba collabora dal 1975 al 1988 con il suo compagno Ulay, anch'egli artista, esplorando le relazioni umane e le dualità maschili e femminili. Nel 1989 torna all'attività solista, dando vita a performance straordinarie attraverso cui punta a superare tutti i suoi limiti. [Immagine in apertura: Gallery view of the Marina Abramović exhibition at the Royal Academy of Arts, London, from 23 September 2023 – 1 January 2024, showing The Hero, 2001. Courtesy of the Marina Abramović Archives, and Luciana Brito Galeria. © Marina Abramović. Photo © Royal Academy of Arts, London / David Parry]

Segui su Sky Arte Marina Abramović In mostra alla Royal Academy di Londra

Marina Abramović In mostra alla Royal Academy di Londra | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

A Torino, dopo il grande successo della mostra <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-monet-picasso-palazzo-barolo-torino" target="_blank">Da Monet a Picasso</a>, Palazzo Barolo si prepara ad alzare il sipario sulla rassegna Marc Chagall. Gli stati dell’anima, dedicata al “pittore del colore” di origine bielorussa e naturalizzato francese. L’arte eclettica di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-chagall-venezia-mestre" target="_blank">Marc Chagall</a>, che spazia dalla figurazione alla danza alla scenografia, non è di facile classificazione: quel che è certo è che con il suo stile onirico, colorato e sognante, Chagall è tutt’oggi uno dei pittori più amati di sempre.<h2>LA MOSTRA DI MARC CHAGALL A TORINO</h2> Dal 25 novembre al 25 febbraio 2024, il progetto espositivo torinese raccoglie alcuni dei capolavori che gli valsero il soprannome di “pittore poeta”: dalle illustrazioni per Le Favole di Jean de La Fontaine fino alle meravigliose litografie dai colori vibranti. Le oltre settanta opere in mostra sono legate dal tema dominante dell’amore, in tutte le sue forme e contraddizioni. Nel percorso espositivo sono riconoscibili le iconografie ricorrenti nella sua produzione, tra cui quelle estrapolate dalla letteratura ebraica e dalle fiabe popolari russe, animate da uomini e donne volanti, uccelli, pesci, capre, cavalli e animali parlanti.<h2>LA PITTURA DI MARC CHAGALL</h2> Contrariamente ad altre correnti espressive a lui coeve, l’artista non si interessò all’inconscio, ma rivolse la propria attenzione al mondo interiore, alla bellezza mistica e misteriosa del sogno, così come alla memoria, al passato e alla storia del suo popolo. D'origine ebraica chassidica, Chagall visse l’orrore della Seconda Guerra Mondiale, riproponendo nelle sue opere, quasi per contrasto, una marcata gioia di vivere sia nei temi che nei colori sgargianti. Infatti, come egli stesso affermò, “se tutta la vita arriva inevitabilmente ad una fine, dobbiamo colorarla con i nostri colori di amore e speranza. In questo amore risiede la logica sociale della vita e l’essenza di tutta la religione”.[Immagine in apertura: Marc Chagall, Captain Bryaxis’s Dream From Daphnis and Chloe. Litograph, 1961]

Segui su Sky Arte Marc Chagall pittore del colore a Torino

Marina Abramović In mostra alla Royal Academy di Londra

Marina Abramović In mostra alla Royal Academy di Londra

Banksy e la ribellione

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Banksy e la ribellione

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi