Torna il premio per artisti dedicato a Mario Merz

<p>A dieci anni dalla prima edizione, arriva il quinto contest promosso dalla Fondazione Merz: nato nel 2013 a Torino, il <em><a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/05/mario-merz-prize-un-premio-per-larte-e-la-musica" target="_blank">Mario Merz Prize</a> </em>è un premio biennale ideato con l’obiettivo di celebrare il grande <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mario-merz-zac-palermo" target="_blank">Mario Merz</a>, e individuare talenti nell’ambito artistico e musicale. La competizione vuole dare vita a una nuova rete di programmazione espositiva e di attività musicali in Italia e in Svizzera, due luoghi che sono stati centrali per le origini, la formazione e la carriera del maestro dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-povera-jeu-de-paume-le-bal-parigi" target="_blank">Arte Povera</a>. Sono invitati a partecipare, senza vincoli di età o nazionalità, artisti e compositori che abbiano già avviato una carriera di rilievo.</p><h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2> <p>La peculiarità del <em>Mario Merz Prize</em> è la scelta di avvalersi dell’aiuto di esperti del settore che, nei panni di “nominator”, segnalano gli artisti candidandoli al contest. Suddiviso in due sezioni, <em>Arte </em>e <em>Musica</em>, nella prima categoria del premio possono competere artisti candidati da curatori, direttori di museo, critici, galleristi e personalità del mondo della cultura; mentre alla seconda afferiscono compositori candidati da istituzioni musicali, interpreti, critici e personalità del settore della musica. Le candidature possono essere inoltrate fino al 18 dicembre tramite l’apposito <a href="https://www.mariomerzprize.org/nomina/" target="_blank">form online</a>.</p><h2>IL PREMIO MARIO MERZ</h2> <p>Per la sezione <em>Arte</em>, una giuria d’eccezione selezionerà cinque artisti finalisti, che avranno l’opportunità di esporre le proprie opere in una mostra collettiva, a seguito della quale sarà scelto il vincitore, grazie al voto del pubblico e della giuria. Per la sezione <em>Musica</em> saranno invece tre le composizioni finaliste, eseguite in un concerto dal vivo, dopo il quale sarà nominato il vincitore.   </p>[Immagine in apertura: mostra vincitore <em>Mario Merz Prize 4</em>. Photo Andrea Guermani] </p>

Segui su Sky Arte Torna il premio per artisti dedicato a Mario Merz

Torna il premio per artisti dedicato a Mario Merz | Sky Arte

Che cos'è la democrazia? La risposta in una mostra ad Atene

Le installazioni di arte contemporanea nel deserto dell'Egitto

La nuova serie sugli outsider dell'arte del passato

Nel 2025 un nuovo grande polo museale aprirà a Sydney

<p>A qualche mese dall'apertura dell’estensione della <a href="https://arte.sky.it/news/sydney-museo-apertura-sanaa" target="_blank">Art Gallery of New South Wales</a> e dal concorso per il rinnovamento del <a href="https://arte.sky.it/news/powerhouse-ultimo-sydney-progetto" target="_blank">Powerhouse Ultimo</a>, dall'Australia arriva la notizia di un nuovo e ambizioso progetto a trazione culturale. Si tratta della Powerhouse Parramatta, che sorgerà entro il 2025 sulla riva sud dell’omonimo fiume nella zona occidentale di Sydney. L’area individuata per la costruzione è estremamente particolare, in quanto per oltre 60mila anni è stata occupata dal popolo Burramattagal, un clan dei Dharug che per primo si insediò lungo il corso d'acqua. Il museo mira a rigenerare questa zona, che sta rapidamente attirando una popolazione giovane, e a stabilire profonde connessioni con la sua identità e con la comunità indigena.</p><h2>UN NUOVO GRANDE POLO MUSEALE IN AUSTRALIA</h2> <p>Il progetto dell’edificio, per il quale si prevede un budget complessivo di 915 milioni di dollari australiani (circa 550 milioni di euro), è stato assegnato tramite concorso nel 2019 allo studio di architettura franco-giapponese guidato da Nicolas Moreau e Hiroko Kusunoki. Moreau Kusunoki Architectes sta lavorando a questa complessa operazione, considerata come la più vasta del Paese dai tempi della costruzione della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/architettura-austrialia-art-gallery-of-new-south-sanaa" target="_blank">Sydney Opera House</a>, al fianco dello studio australiano Genton. Insieme hanno sviluppato una struttura museale che mira a rivoluzionare l’esperienza di visita, con un'attenzione specifica per la sostenibilità. L'edificio è costituito da due volumi rettangolari, uno più alto dell'altro, attraversati da un percorso che connetterà la città al fiume. Il cosiddetto "esoscheletro" con il quale il museo si presenta all’esterno è un reticolo in acciaio bianco, articolato secondo tre livelli di complessità, con un peso (visivo ed effettivo) che si riduce procedendo verso l'alto. Si tratta di un'impostazione geometrica messa a punto per diminuire la quantità di materiale necessario per "sostenere il carico fisico" dell'edificio.</p><h2>IL POWERHOUSE PARRAMATTA DI SYDNEY</h2> <p>Più in generale, l'obiettivo è quello di dare vita a un’istituzione culturale innovativa, capace di ridefinire la pratica e la cultura museale contemporanea. Il focus non è posto, come nella museologia del XX secolo, sulla dimensione pedagogica, ma su quella intima e soggettiva dell’esperienza personale. Priorità, dunque, alla flessibilità, che negli interni sarà garantita da sette grandi spazi espositivi (ribattezzati<em> Presentation Spaces</em>), ciascuno dei quali con caratteristiche proprie e con analogie tecniche-funzionali. Altre a conservare ed esporre gli oltre 500mila pezzi della Powerhouse Collection, il polo museale ospiterà a mostre e installazioni immersive temporanee. Intima, tattile, semplice e a misura d’uomo è l'atmosfera che l'intervento architettonico punta a generare.</p> <p>[Immagine in apertura: Artist impression, Powerhouse Paramatta, designed by Moreau Kusunoki and Genton © Moreau Kusunoki] </p>

Segui su Sky Arte Nel 2025 un nuovo grande polo museale aprirà a Sydney

Nel 2025 un nuovo grande polo museale aprirà a Sydney | Sky Arte

Il nuovo polo culturale disegnato da Zaha Hadid Architects in Cina

Un'affascinante cappella sacra nella campagna ceca

Il reportage dalla Milano Design Week 2024