Svelata la nuova opera permanente di Michelangelo Pistoletto

"Oltre ad essere la Casa delle Nazionali, della formazione degli allenatori, degli arbitri e dei dirigenti del calcio italiano, il Centro Tecnico Federale di Coverciano da oggi è anche uno straordinario luogo d’arte". Sono parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina, che nei giorni scorsi ha svelato la prima opera del progetto biennale Arte e Calcio: contaminiAMOci. Sviluppata in collaborazione con Zerynthia - Associazione per l'Arte Contemporanea OdV, l'iniziativa intende ridurre le distanze fra il mondo dell'arte contemporanea e l'universo calcistico, aprendo le porte di luogo simbolo del calcio italiano: il Centro Tecnico Federale di Coverciano, alle porte di<a href="https://arte.sky.it/news/bright-festival-firenze-digitale" target="_blank"> Firenze</a>.<h2>LA NUOVA OPERA DI MICHELANGELO PISTOLETTO</h2> Il Calcio nella Formula della Creazione è l'opera realizzata da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-michelangelo-pistoletto-chiostro-bramante-roma" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a> come primo atto di questo nuovo percorso. L'esponente dell’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-povera-jeu-de-paume-le-bal-parigi" target="_blank">Arte Povera</a>, fra i massimi autori dell'arte contemporanea italiana, ha concepito un intervento scultoreo permanente posizionato nel giardino d'ingresso del centro fiorentino. Cento sfere di diversi colori, realizzate con marmi originari di varie parti del mondo (selezionati per evocare la dimensione internazionale del calcio e la capillare diffusione di questo sport), formano la grande opera en plein air.<h2>ARTE CONTEMPORANEA E CALCIO INSIEME A COVERCIANO</h2> In linea con la propria ricerca artistica, anche in occasione di questo lavoro <a href="https://arte.sky.it/news/pistoia-mostra-michelangelo-pistoletto" target="_blank">Pistoletto</a> è partito dal segno matematico dell'infinito. Ha aggiunto il terzo cerchio centrale, emblema del "grembo generativo di una nuova umanità"; i due cerchi esterni rappresentano invece tutte le diversità. Come raccontato dall'autore, che sta per festeggiare i <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-25-giugno-michelangelo-pistoletto" target="_blank">novant'anni</a>, "quando mi trovo a spiegare ai bambini i tre cerchi del Simbolo della Creazione riprendo il tema del football; in un cerchio c'è una squadra, nel cerchio opposto un'altra squadra e al centro del centro, in mezzo, c'è il pallone che è il caso. (...) Con quel pallone si attiva la partita che oggi ci vede in campo a competere insieme per indirizzare il caso verso un nuovo stadio dell'umanità". Oltre a Il Calcio nella Formula della Creazione, nel polo sportivo di Coverciano sono attualmente esposte ulteriori opere dell'artista, che in questo caso resteranno in mostra fino a dicembre 2023. In estate e nei mesi conclusivi dell'anno, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-cittadellarte-fondazione-pistoletto-biella" target="_blank">Cittadellarte - Fondazione Pistoletto</a> proporrà in questa stessa sede una serie di attività didattiche destinate agli studenti delle scuole, delle Università, delle Accademie e delle scuole calcio. [Immagine in apertura: Photo Valentina Silvestrini]

Segui su Sky Arte Svelata la nuova opera permanente di Michelangelo Pistoletto

Svelata la nuova opera permanente di Michelangelo Pistoletto | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

“L'idea per ‘L'uomo che vendette la sua pelle’ è nata nel 2012. Ero al Louvre di Parigi, all'epoca dedicava una retrospettiva all'artista belga Wim Delvoye. Là ho visto, negli appartamenti di Napoleone III, l’opera d’arte vivente ‘Tim’ (2006-08). Delvoye aveva tatuato la schiena di Tim Steiner, che stava seduto su una poltrona senza maglietta e mostrava il disegno dell’artista. Da quel momento questa immagine singolare e trasgressiva non mi ha abbandonata”. Con queste parole la regista Kaouther Ben Hania descrive le origini della pellicola L’uomo che vendette la sua pelle, in onda su Sky Arte domenica 18 giugno. A essere narrata è la vicenda di Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo che lascia il suo Paese alla volta del Libano per sfuggire agli orrori della guerra. Per poter viaggiare in Europa e raggiungere l'amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più controversi del mondo. Trasformando il suo corpo in una straordinaria opera d'arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe significare tutt'altro che libertà.

Segui su Sky Arte L’uomo che vendette la sua pelle

L’uomo che vendette la sua pelle | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Svelata la nuova opera permanente di Michelangelo Pistoletto

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Banksy e la ribellione

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