Capire il genio di Bruno Munari con 50 opere

"La definizione di 'artista' a Munari va un po' stretta: dotato di fantasia, immaginazione, inventiva e intelligenza speculativa, mise i suoi numerosi talenti al servizio del design, di un nuovo concetto pedagogico e delle arti visive, lasciando che i confini tra queste categorie fossero in costante osmosi, in uno scambio reciproco e fecondissimo". Impossibile contraddire questa opinione di Simona Bartolena, che, avvalendosi del contributo scientifico di Luca Zaffarano, per il MUST Museo del territorio di Vimercate (MB) ha curato la mostra Munari, Arte al futuro. Appena inaugurata e aperta fino al 30 aprile prossimo, la rassegna si focalizza sulla peculiare visione artistica dell'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/le-parole-di-rodari-e-i-disegni-di-munari-insieme-in-un-nuovo-volume" target="_blank">autore</a> e sulla sua eclettica produzione.<h2>LA MOSTRA SU BRUNO MUNARI A VIMERCATE</h2> Provenienti da collezioni private, sia italiane che straniere, le circa cinquanta opere selezionate consentono di fare luce sul ruolo centrale di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-milano-copertine-munari" target="_blank">Munari</a> nel panorama artistico internazionale, riconoscendo nella sua influente figura quella di un acuto precursore in numerosi ambiti. Fra questi va inclusa la comunicazione, come ricorda il grande manifesto rosso realizzato per Campari presente in mostra. Il percorso di visita è strutturato secondo otto sezioni tematiche: L’eredità futurista; Le Macchine inutili e i Concavi-Convessi; Astrattismo e Arte Concreta; Sculture da viaggio; Dipingere con la luce; Xerocopie; Il design; Editoria e pubblicità. In questo modo, il visitatore può addentrarsi in specifiche aree della sua ricerca e analizzare, fra gli altri, i concetti di dinamismo, percezione e "arte concreta", l'incessante spinta nella sperimentazione di nuovi materiali, la trasformazione dell'idea di pittura canonica. In particolare, quest'ultima sezione pone l'accento sul superamento, da parte di Munari, della pittura come arte da cui prende vita un'immagine statica. Una riflessione che lo portò all'adozione del filtro Polaroid e allo sviluppo di opere caleidoscopiche e cangianti, il cui funzionamento viene svelato in mostra: si tratta dei Polariscop, che in questa occasione hanno anche ispirato la creazione di uno speciale ambiente immersivo. <h2>LETTURE E LABORATORI SUL METODO MUNARI</h2> L'approccio divulgativo adottato dalla mostra si riflette nel programma di eventi di approfondimento: dedicato a bambini e adulti, è promosso in parallelo con l'apertura della rassegna. Alle visite guidate, proposte ogni sabato pomeriggio, andranno dunque ad affiancarsi laboratori, letture dedicate ai più piccoli, incontri e conferenze dei curatori. Una modalità coerente con l'universo creativo e l'approccio di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bruno-munari-disegni-milano" target="_blank">Munari</a>, che è particolarmente conosciuto e apprezzato anche come autore di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-favole-bruno-munari" target="_blank">volumi per bambini</a>. Non a caso, fra i primi appuntamenti in cartellone si segnalano Toc, Toc, Chi è? (sabato 4 febbraio 2023) e Di quanti colori è Cappuccetto? (sabato 18 febbraio 2023), nel corso dei quali verrà proposta un'esplorazione dei libri-gioco di Bruno Munari. [Immagine in apertura: Bruno Munari, Senza titolo, 1936, metallo, collezione privata]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Il mito di Notre-Dame nelle matite di un grande illustratore

“Notre-Dame com’è vecchia: e magari la vedremo seppellire Parigi che aveva visto nascere; ma tra qualche millennio il tempo farà sussultare come un lupo un bue quella carcassa immane, torcerà i suoi nervi di ferro, e poi con un dente sordo roderà tristemente le sue antiche ossa di roccia! Verranno in molti, da tutti i paesi della terra a contemplare quella rovina austera, trasognati, e rileggendo il libro di Victor crederanno di vedere la vecchia basilica proprio così com’era, poderosa e magnifica, ergersi innanzi a loro come l’ombra di un morto!”. Con queste parole nel 1832 Gérard De Nerval rendeva omaggio all'iconica chiesa parigina, colpita dal <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/notre-dame-in-fiamme-incendio-divampa-sui-tetti-della-cattedrale-di-parigi" target="_blank">rovinoso incendio del 2019</a>, e al celebre romanzo storico in essa ambientato. 
<h2>LA TRAMA DEL ROMANZO DI VICTOR HUGO</h2> Era il 1831 quando <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/notre-dame-parigi-cripta-mostra" target="_blank">Victor Hugo</a>, “padre” del Romanticismo francese, dava alle stampe la sua opera principale, scegliendo la celeberrima cattedrale di Parigi come luogo di ambientazione della storia. Siamo nel 1482, al tempo del re Luigi XI. È in questo arco di tempo che prende forma l'intreccio amoroso tra Claude Frollo – arcidiacono di Notre-Dame –, la danzatrice zingara Esmeralda e il capitano Phoebus de Chateaupers, chiamato in causa per proteggere la ragazza dai desideri folli del primo. La storia dei tre si lega indissolubilmente a quella di un'altra figura: <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-22-marzo-quasimodo-fiabe" target="_blank">Quasimodo</a>, il “gobbo” campanaro della cattedrale, incaricato da Frollo di rapire l'oggetto del suo desiderio. Una serie di circostanze faranno tuttavia avvicinare il grottesco e solitario Quasimodo a Esmeralda, sancendo l'inizio di un'amicizia che si concluderà tragicamente all'interno dell'antico monumento. 
<h2>LE ILLUSTRAZIONI DI BENJAMIN LACOMBE</h2> Salutato con straordinario successo al momento della sua prima pubblicazione, il romanzo Notre-Dame de Paris (noto anche come Nostra Signora di Parigi) torna in libreria grazie a una nuova versione illustrata edita da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/minalima-ippocampo-libro-illustrato" target="_blank">L'ippocampo</a> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). Merito del disegnatore <a href="https://arte.sky.it/foto/libro-giappone-folklore-benjamin-lacombe-illustrazioni" target="_blank">Benjamin Lacombe</a> – uno dei più abili e apprezzati della sua categoria. Le immagini sognanti dell'artista (già autore della recente rivisitazione contemporanea de <a href="https://arte.sky.it/news/sirenetta-hans-christian-andersen-benjamin-lacombe" target="_blank">La Sirenetta di Hans Christian Andersen</a>) si intrecciano alle parole di Hugo, dando un nuovo volto ai protagonisti e costruendo un immaginario inedito intorno alla storia. A fare da scenario ovviamente lei: l'affascinante e quanto mai inquietante cattedrale.

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

Capire il genio di Bruno Munari con 50 opere

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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