Ad Amsterdam la mostra sulla famiglia di Vincent van Gogh

<p>Quale sarebbe stato il destino dell'odierno Van Gogh Museum di Amsterdam senza il prezioso coinvolgimento della <a href="https://arte.sky.it/news/libro-van-gogh-sorelle" target="_blank">famiglia </a>di <a href="https://arte.sky.it/news/cipressi-van-gogh-mostra-met-new-york" target="_blank">Vincent van Gogh</a>? Probabilmente il museo olandese non avrebbe visto la luce, così come la fama dell'artista non avrebbe raggiunto gli apici che tutti conosciamo. A ripercorrere i capitoli di una saga familiare suggestiva è la mostra in arrivo al Van Gogh Museum il prossimo 10 febbraio, nell'anno in cui si celebrano i 50 anni dalla fondazione della sede museale dei Paesi Bassi.</p><h2>VAN GOGH, L'ARTE E LA FAMIGLIA</h2> <p><em>Choosing Vincent. Portrait of a Family History</em>, visitabile fino al 10 aprile 2023, fa luce sul ruolo fondamentale giocato dai successori di van Gogh all'indomani della morte di quest'ultimo nella costruzione e nella salvaguardia della raccolta di capolavori oggi custodita dal museo di Amsterdam. Dopo la scomparsa dell'artista nel 1890, cui fece immediatamente seguito quella dell'amato fratello <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-ritratto-fotografia-vincent-van-gogh-theo" target="_blank">Theo</a>, la moglie di quest'ultimo, Jo van Gogh-Bonger, fece fronte al dolore per la scomparsa del marito e del cognato scegliendo di prendersi cura dell'incredibile raccolta di quadri, disegni, stampe e lettere appartenuta a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-vincent-van-gogh-detroit" target="_blank">Vincent </a>e a Theo, continuando l'attività di promozione dell'arte del cognato avviata dal marito Theo.</p><h2>LA MOSTRA AL VAN GOGH MUSEUM DI AMSTERDAM</h2> <p>Insieme al giovane figlio Vincent, Jo diede un apporto imprescindibile alla storicizzazione dell'arte di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-amsterdam-mangiatori-patate-van-gogh" target="_blank">van Gogh</a> e alla nascita del museo che porta il suo nome, istituito nel 1973. L'imminente mostra approfondisce i dettagli di un'epopea familiare avvincente, guidando l'occhio del pubblico fra 200 dipinti, 500 disegni, 30 stampe e più di 800 lettere di proprietà della Vincent van Gogh Foundation e fulcro della più vasta collezione di opere dell'artista, custodita dal museo di Amsterdam. </p> <p>A emergere sono la lunga strada percorsa da van Gogh per diventare un artista, lo speciale legame con il fratello Theo e l'apporto della famiglia van Gogh, tuttora partecipe della vita del museo intitolato al celebre avo. Come sottolinea Lisa Smit, curatrice della rassegna, "<em>questa è una grande opportunità per scoprire la collezione, così come è stata tramandata da Vincent e Theo, in un modo completamente nuovo. Ed è straordinario quanto sia ancora strettamente coinvolta la famiglia. Stanno anche contribuendo a questa mostra, per la quale siamo molto grati</em>”.</p> <p>[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, <em>Amandelbloesem</em>, 1890, Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Stichting)]</p>

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La serie di francobolli dedicata agli Iron Maiden

<p>Dai piccoli pub della periferia inglese agli stadi solitamente destinati alle band mainstream. La parabola musicale degli <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-29-settembre-iron-maiden" target="_blank">Iron Maiden</a> si potrebbe riassumere in questo eccezionale salto di qualità.</p> <p><a name="firstHeading"></a>Nati a Londra nel 1975 da un'idea del geniale bassista Steve Harris, e cresciuti nel solco scavato dal punk, i Maiden degli esordi mescolano rimandi alle sottoculture musicali di quegli anni e una perizia tecnica ereditata da esperienze musicali precedenti – su tutti <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/10/dopo-la-fine-dei-black-sabbath-ozzy-osbourne-pensa-a-un-album-solista" target="_blank">Black Sabbath</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-31-marzo-40-anni-deep-purple" target="_blank">Deep Purple</a> e Thin Lizzy. Dopo gli iniziali cambi di formazione (con Paul Di'Anno alla voce successivamente sostituito dal carismatico Bruce Dickinson), il gruppo si attesta per il suo sound compatto, solido e ordinato. È del 1982 il capolavoro <em>The Number of the Beast</em>, seguito l'anno dopo da <em>Piece Of Mind</em>, altra perla che vede l'entrata nel gruppo di Nicko McBrain alla batteria.  </p>
<p><h2>L'HEAVY METAL DEGLI IRON MAIDEN</h2> <p>Da quelle iniziali scorribande, la “macchina” degli Iron Maiden (anzi, l'aereo, vista la nota passione di Dickinson per il mezzo) non si è mai fermata. Sono diciassette in totale i dischi pubblicati dalla band in cinque decenni di attività, per un totale di 2500 concerti messi a segno in sessantaquattro Paesi. Numeri eccezionali, a maggior ragione se si considera che non parliamo certamente di musica “commerciale”. Anzi.  </p>
<p><h2>L'OMAGGIO DELLA ROYAL MAIL</h2> <p><a name="Senjutsu_(2021-presente)"></a>A due anni dalla pubblicazione dell'ultimo lavoro <em>Senjutsu</em>, la <a href="https://shop.royalmail.com/special-stamp-issues/iron-maiden?cid=SC0123_IRNMD_PR_01" target="_blank">Royal Mail</a> britannica – azienda leader del sistema postale d’oltremanica – ha deciso di omaggiare la formazione di Steve Harris con una speciale raccolta di francobolli dedicati ai componenti e agli album più iconici della sua storia.</p> <p>Così come già accaduto per altri artisti del Regno Unito, i francobolli – realizzati in sinergia con la band e in collaborazione con Phantom Music Management Ltd – sono in totale dodici. Tra questi, otto raffigurano i componenti della band sul palcoscenico; rientrano in questo gruppo l'immagine della performance epica del bassista a Vancouver nel 2010, e quella con Dickinson e compagni scatenati sul palco del festival <em>Rock in Rio</em> nel 2001.  </p>
<p><h2>I FRANCOBOLLI PER LE GRANDI BAND INGLESI</h2> <p>Altri francobolli (usciti ieri, 12 gennaio, e acquistabili in un box da collezione al costo di 17,70 sterline) presentano quattro illustrazioni dedicate alle storica mascotte Eddie, il mostro che appare in tutte le copertine degli album e nel loro merchandising.</p> <p>Gli Iron Maiden diventano così il quinto gruppo musicale inglese a essere omaggiato dalla Royal Mail con una simile operazione. Prima di loro era toccato a <a href="https://arte.sky.it/news/beatles-programmi-tv-6-gennaio" target="_blank">Beatles</a> (nel 2007), <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-febbraio-musica-pink-floyd" target="_blank">Pink Floyd</a> (nel 2016), <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/queen-francobolli-poste" target="_blank">Queen</a> (nel 2020) e <a href="https://arte.sky.it/news/rolling-stones-francobolli-royal-mail" target="_blank">Rolling Stones</a> (protagonisti di un simile progetto nel 2022).  </p>
<p>[Immagine in apertura: Courtesy Royal Mail]</p>

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