La grande pittura di Francisco Goya a Milano

Tutti lo conosciamo per i suoi “cupi” e inconfondibili dipinti che non solo raccontano la crudeltà della guerra ma esprimono anche un sentimento di pietas verso poveri, emarginati e malati mentali; eppure <a href="https://arte.sky.it/news/docufilm-ombra-goya" target="_blank">Francisco José de Goya y Lucientes</a> nel corso della sua carriera si è dedicato – parallelamente alla pittura – anche all'incisione. Oggi, la produzione del maestro spagnolo trova spazio a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giorgio-morandi-milano-palazzo-reale" target="_blank">Palazzo Reale</a> a Milano, grazie alla mostra Goya. La ribellione della ragione che, in programma fino al 3 marzo 2024, raccoglie non solo le opere pittoriche più celebri dell'artista, ma anche una serie di incisioni che lo hanno reso un maestro assoluto di quest'arte.<h2>L'ARTE DI FRANCISCO GOYA IN MOSTRA A MILANO</h2> Una serie di settanta opere, presentate nell'istituzione milanese, esplorano il particolarissimo linguaggio di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-francisco-goya-edvard-munch-oslo" target="_blank">Goya</a>, caratterizzato da un'aspra critica alla guerra e da una lucida interpretazione etica e morale della società spagnola del suo tempo. Protagonista del percorso espositivo è una raccolta di dipinti del pittore aragonese, tra cui spiccano i celebri Caprichos, Il Manicomio e Scena di inquisizione, dedicati alle brutture che la guerra segna sui corpi e nelle menti dei più deboli. Ad accompagnare i dipinti in mostra sono alcune delle più significative incisioni che, per l'occasione, saranno affiancate dalle loro originali matrici di rame. Grazie a una minuziosa operazione di recupero a opera della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, le lastre in rame sono state riportate al loro splendore originario e, per la prima volta, trovano spazio in un'esposizione italiana.<h2>L'ESPOSIZIONE A PALAZZO REALE </h2> Curato da Víctor Nieto Alcaide, l'itinerario della mostra documenta anche l'evoluzione del linguaggio artistico di Goya che, dalla pittura convenzionale e “luminosa” delle prime opere, finisce per abbracciare uno stile più radicale e rivoluzionario, caratterizzato da toni cupi e bui capaci di riflettere il suo animo disilluso a seguito della Rivoluzione francese. Attraverso le incisioni, invece, il maestro esprimeva il suo pensiero più intimo e libero, e una critica razionale alla barbarie bellica. “Il razionalismo di Goya è ideologico ed egli lo proietta nelle sue opere utilizzando l’espressione come modalità che collega, da un lato, la critica sociale attraverso le tematiche e, dall’altro, la critica della pittura stessa, dissolvendo le forme convenzionali del bello. In Goya, l’ideale di bellezza viene trasformato nel valore plastico dell’espressione”, ha affermato il curatore Víctor Nieto Alcaide. [Immagine in apertura: Goya. La ribellione della ragione. Credits: Carlotta Coppo]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

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In libreria un imperdibile omaggio alla chitarra di Jimi Hendrix

Nato a Seattle il 27 novembre del 1942, oggi la leggenda assoluta del rock <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-18-settembre-jimi-hendrix" target="_blank">Jimi Hendrix</a> sarebbe un saggio e anziano signore di ottant'anni. “È difficile immaginare Jimi che compie ottant’anni. Forse perché nella nostra mente sarà per sempre giovane e nei nostri cuori per sempre vivo”, sottolinea la sorella Janie L. Hendrix (oggi presidente e CEO di Experience Hendrix L.L.C.). È proprio lei a curare, insieme a John McDermott – regista, produttore e giornalista musicale considerato il massimo esperto del musicista al mondo – JIMI, il libro dedicato al grande chitarrista e pubblicato da Rizzoli (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina).<h2>IL LIBRO SU JIMI HENDRIX A 80 ANNI DALLA NASCITA</h2> Ben 320 pagine di immagini, foto di famiglia, memorabilia, versi di canzoni e appunti personali messi a disposizione dalla sorella, arrivano in libreria, raccolte in un incredibile volume. Questa documentazione straordinaria (e in gran parte inedita) viene affiancata dalle testimonianze dei più importanti protagonisti della musica, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fotografie-paul-mccartney" target="_blank">Paul McCartney</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/morte-jeff-beck" target="_blank">Jeff Beck</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/08/lenny-kravitz-fotografo-mostra" target="_blank">Lenny Kravitz</a> e molti altri, che raccontano l’influenza di Jimi non solo per le loro carriere artistiche, ma anche per le loro vite. <h2>IL MITO IMMORTALE DI JIMI HENDRIX</h2> “Celebriamo la sua vita con questa raccolta di immagini, memorabilia e ricordi che raccontano la sua storia. Ogni fotografia”, spiega Janie L. Hendrix, “è stata scelta per comporre una commovente esperienza visiva. Un viaggio di ottant’anni attraverso gli scatti che riflettono le numerose dimensioni di un essere umano unico la cui presenza ha abbellito il pianeta Terra per un periodo così breve, riuscendo comunque a cambiarlo per sempre. Per me è un piacere condividere con voi il Jimi che conoscevamo e amavamo. E, sono sicura che sarete d’accordo, ha davvero un bell’aspetto per l’età che ha!”.

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