I disegni di Orhan Pamuk, premio nobel per la Letteratura

<p>Lo scrittore turco <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/grazia-toderi-orhan-pamuk-planetario-palazzo-madama-torino-art-rovereto" target="_blank">Orhan Pamuk</a> vince il <a href="https://arte.sky.it/news/jon-fosse-nobel-letteratura-2023" target="_blank">premio Nobel per la letteratura</a> nel 2006. Celebre in tutto il mondo per i suoi romanzi intensi, complessi e dall’atmosfera onirica e sospesa, Pamuk svela finalmente la sua opera grafica inedita, alla quale lavora da oltre dieci anni. È infatti nel 2009 che inizia a riempire quotidianamente dei taccuini di illustrazioni, protagonisti della mostra <em>Orhan Pamuk. Parole e Immagini</em>, presso il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/eco-ricci-mostra-labirinti-parma#:~:text=Il%20Labirinto%20della%20Masone%2C%20in,da%20sempre%20affascina%20l&#039;uomo." target="_blank">Labirinto della Masone</a> di Franco Maria Ricci a Fontanellato (in provincia di Parma).</p><h2>I DISEGNI DEL PREMIO NOBEL ORHAN PAMUK </h2> <p>Visitabile dal 18 novembre al 17 marzo 2024, e a cura di Edoardo Pepino, la rassegna presenta i disegni dell’autore, raccolti in dodici dei suoi taccuini (di cui il più recente risale a quest’anno), i quali saranno esposti aperti sulle immagini più significative. Il resto delle illustrazioni sarà visibile grazie a degli schermi che forniranno il contenuto dei quaderni in versione digitalizzata, consentendo di sfogliare pagina dopo pagina. Ad affiancare le opere, anche un documentario mai visto prima, in cui l’artista stesso racconta la storia dei taccuini. </p> <p>Al termine del percorso espositivo, l’allestimento estrapola alcuni elementi della casa dello scrittore-artista: le finestre diventano soglie verso una realtà sconosciuta, e sono rappresentate da otto schermi accostati che trasmettono le immagini dei taccuini; mentre i tappeti descritti nei suoi ricordi si materializzano nella sala. Così memoria e immaginazione si fondono.</p><h2>ORHAN PAMUK E L’ARTE GRAFICA</h2> <p>Nonostante le sue capacità di scrittore siano più note, la conoscenza di Orhan Pamuk della tecnica del disegno (così come dell’arte contemporanea) è profonda: è infatti un grande estimatore di artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/anselm-kiefer-film-wim-wenders" target="_blank">Anselm Kiefer</a>, Raymond Pettibon, Cy Twombly, cui si ispira. Le pagine esposte a Fontanellato sono dei piccoli capolavori in cui poesia visiva, sogno, realtà e il mondo interiore dello scrittore, si fondono in un intimo incontro tra parola e immagine. </p> <p>"<em>Fra i 7 e i 22 anni ho creduto che sarei stato un pittore</em>", spiega Pamuk. "<em>A 22 anni il pittore in me è morto e ho cominciato a scrivere romanzi. Nel 2008 sono entrato in un negozio per uscirne con due sacchetti pieni di matite e pennelli, poi ho cominciato a disegnare su piccoli taccuini, fra il piacere e il timore</em>”. </p> <p>[Immagine in apertura: pagina da taccuino originale di Orhan Pamuk. Courtesy Orhan Pamuk. Photo credit Emre Dörter]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Un dispositivo mostra le reazioni del nostro cervello all'arte

<p>Che effetto ha l’arte sul nostro cervello? Cosa succede a livello cerebrale quando ammiriamo un dipinto di <a href="https://arte.sky.it/news/vincent-van-gogh-mostra-milano" target="_blank">Vincent van Gogh</a> o di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-cezanne-tate-modern-londra" target="_blank">Paul Cézanne</a>? Da oggi è possibile scoprirlo, anzi osservarlo in prima persona e in tempo reale. È questo il risultato del progetto di <a href="https://arte.sky.it/news/regno-unito-wild-escape-natura-giornata-terra" target="_blank">Art Fund</a> – l'organizzazione benefica britannica per lo sviluppo e il supporto della cultura, che proprio a novembre compie il suo 120esimo anniversario. </p><h2>GLI EFFETTI DELL’ARTE SUL NOSTRO CERVELLO</h2> <p>La tecnologia, sviluppata dalla società di effetti speciali The Mill, in collaborazione con l'artista multimediale Seph Li, consiste in un dispositivo che si appoggia sulla fronte e che permette di leggere e visualizzare le onde cerebrali in tempo reale. Il prototipo è stato testato in via sperimentale questa settimana alla <a href="https://arte.sky.it/news/londra-mostra-courtauld-gallery-falsi" target="_blank">Courtauld Gallery di Londra</a>: con grande stupore, i visitatori hanno osservato le proprie onde elettromagnetiche attraverso un monitor, mentre il loro cervello reagiva ai capolavori di artisti del calibro di Vincent van Gogh, Paul Cézanne, <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-ritratto-manet-national-gallery-londra" target="_blank">Édouard Manet</a> e<a href="https://arte.sky.it/news/monografia-pittura-claude-monet" target="_blank"> Claude Monet</a>, solo per citarne alcuni.</p><h2>IL PROGETTO DI ART FUND NEL REGNO UNITO</h2> <p>Sorprendentemente, il risultato varia da un’opera d’arte all’altra: infatti, le visualizzazioni in 3D delle onde cerebrali sono più oscillanti e profonde nel caso di <em>Self-portrait with bandaged ear</em> (1882) di Van Gogh, mentre quelle scaturite dall'osservazione di <em>Shell Building Site</em> di Leon Kossoff sono più "corte" e acute. </p> <p>“<em>Quando un utente è più attento</em>”, spiega Will Macneil, direttore creativo di The Mill, “<em>i nastri si allargano; quando cerca di dare un senso a qualcosa che confonde, i nastri iniziano a formare una spirale e si intrecciano. Quando lo spettatore vede qualcosa che riconosce, appaiono riflessi luminosi</em>”.  L'obiettivo del progetto è mostrare ai visitatori il potere benefico dell’arte sul nostro corpo, sperando di invitare il pubblico a frequentare i musei e le gallerie. Dopo la prima tappa sperimentale presso la galleria londinese, nel 2024 l'iniziativa sarà ripetuta in diverse istituzioni britanniche selezionate. </p> <p>[Immagine in apertura: Adwoa Aboah wearing an EEG headset © Pablo]</p>

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