Architettura e ambientalismo in un'attesa mostra al MoMA di New York

Può esistere una forma di equilibrio nella (difficile) relazione tra l’ambiente costruito e il contesto naturale? A differenza di quanto (forse) si possa ritenere, la questione ambientale è già da decenni al centro della disciplina architettonica. In particolare a tale tema – una delle urgenze della nostra epoca – alcuni progettisti, considerati i pionieri della "green architecture", hanno da tempo iniziato a destinare energie e attenzione. Ad analizzare come mai prima d'ora legame tra <a href="https://arte.sky.it/news/premio-barcellona-design-residenza" target="_blank"></a> le tematiche ambientali ed ecologiche e la sfera architettonica è la nuova mostra allestita del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/new-york-moma-riapertura" target="_blank">MoMA - Museum of Modern Art</a> di New York. Intitolata Emerging Ecologies: Architecture and the Rise of Environmentalism e visitabile dal prossimo 17 settembre al 20 gennaio 2024, ricostruisce le connessioni tra il movimento ambientalista e la progettazione, con una selezione di oltre 150 opere, inclusi modelli, schizzi, diagrammi e fotografie. <h2>L'ARCHITETTURA GREEN IN MOSTRA A NEW YORK</h2> La rassegna, che esamina sei decenni di progetti, fa luce sui progettisti che fra i primi si sono avvicinati ai temi della sostenibilità ambientale, come Frank Lloyd Wright, James Wines, Richard Buckminster Fuller, Beverly Willis ed <a href="https://arte.sky.it/news/emilio-ambasz-libro" target="_blank">Emilio Ambasz</a>. Proprio all'architetto argentino è intitolato l'istituto per lo studio congiunto dell'ambiente costruito e naturale (Emilio Ambasz Institute for the Joint Study of the Built and Natural Environment), nato in seno al MoMA nel 2020 e oggi tra i promotori della mostra. Obiettivo di questo soggetto è promuovere una riconciliazione tra progettazione e natura e la comprensione della loro interazione, seguendo il pensiero dello stesso Ambasz: “Ogni edificio è un'intrusione nel regno vegetale ed è una sfida alla natura: dobbiamo ideare un'architettura che si ponga come l'incarnazione di un patto di riconciliazione tra natura e costruzione, progettando edifici così intrinsecamente connessi all'ambiente circostante che non sono in grado di districarsi gli uni dagli altri”. Nel percorso di Emerging Ecologies è dunque inclusa una registrazione in cui Ambasz condivide una serie di pensieri sul rapporto tra uomo e natura, accompagnando il visitatore verso una riflessione sul ruolo dell'architettura nel mitigare i cambiamenti climatici. Ad affiancarlo anche alcuni pensatori e architetti contemporanei, a partire da <a href="https://arte.sky.it/news/arkansas-museum-of-fine-arts-studio-gang" target="_blank">Jeanne Gang</a>. <h2>ARCHITETTURA E AMBIENTALISMO AL MOMA</h2> Tra le opere esposte al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-georgia-okeeffe-moma-new-york" target="_blank">MoMA</a> si segnalano diversi materiali d'archivio, come poster, volantini, video e articoli dedicati a particolari progetti innovativi che hanno prefigurato l'ascesa della sensibilità ambientale e anticipato la trattazione di temi come l'inquinamento, l'esaurimento delle risorse naturali e la tutela della biodiversità. L'asse temporale preso in esame si estende dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento, mettendo in evidenza i diversi approcci proposti dagli architetti alle diverse latitudini. Nelle cinque aree tematiche di Emerging Ecologies: Architecture and the Rise of Environmentalism – Environment as Information; Environmental Enclosures; Multispecies Design; Counterculture Experiments; Green Poetics – non mancano i "casi eccellenti". Si va dalla celeberrima Casa sulla cascata (1934– 37) di <a href="https://arte.sky.it/news/frank-lloyd-wright-case-tour-virtuale" target="_blank">Frank Lloyd Wright</a>, costruita prima dell’avvento dell’ambientalismo e considerata un'ispirazione nella ricerca di una possibile "sintonia" con la natura, alla più recente Fukuoka Prefectural International Hall (1990) di Emilio Ambasz, con le sue le iconiche terrazze verdi estese su un'intera facciata. [Immagine in apertura: Emilio Ambasz (Argentine, born 1943). Prefectural International Hall, Fukuoka, Japan. 1990. Aerial view. 1990. Collection Emilio Ambasz. Photograph: Hiromi Watanabe]

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Dal <a href="https://arte.sky.it/news/sant-orsola-firenze-museo" target="_blank">Complesso di Sant'Orsola</a> al <a href="https://arte.sky.it/news/auditorium-teatro-maggio-musicale-fiorentino" target="_blank">Teatro del Maggio</a>; dalla Certosa di Firenze alla Villa del Poggio Imperiale fino alla Villa Tornabuoni Lemmi: sono trenta gli incantevoli luoghi di <a href="https://arte.sky.it/news/bright-festival-firenze-digitale" target="_blank">Firenze </a>– <a href="https://arte.sky.it/news/bright-festival-firenze-digitale" target="_blank"></a>che spesso, e ingiustificatamente, restano fuori dai tragitti turistici più battuti – scelti per la terza edizione del Festival delle Associazioni Culturali. La kermesse itinerante, che porta la cultura in trenta siti fra i più interessanti della città, è in programma dal 4 al 21 settembre prossimi. In arrivo una serie di eventi tra storia, arte, letteratura e musica: un calendario fitto di appuntamenti, con mostre, convegni, concerti e spettacoli, che oltre a intrattenere il pubblico, lo accompagnerà a scoprire il "lato meno noto" della culla del Rinascimento.<h2>GLI EVENTI IN 30 LUOGHI INSOLITI DI FIRENZE</h2> A dare il via al festival fiorentino saranno il concerto e lo spettacolo teatrale del 4 settembre prossimo, sul palco del suggestivo Teatro della Pergola: ospiti d'eccezione saranno Eleonora Bellocci (soprano) e Elisabetta Sepe (pianista), insieme ad Alessio Boni e Marcello Prayer che reciteranno i versi di Alda Merini. Oltre alle visite guidate negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/ristrutturazione-ex-teatro-maggio-firenze" target="_blank">Teatro del Maggio Musicale</a>, di Palazzo Ridolfi e del Giardino di Villa Brewster, ad arricchire la kermesse contribuiranno le conferenze dedicate a scienza, arte e beni culturali: dagli incontri nel Complesso di Sant'Orsola ai convegni all'interno di Villa Medicea La Petraia, fino alle celebrazioni di <a href="https://arte.sky.it/news/margherita-hack-scultura-milano-sissi" target="_blank">Margherita Hack</a>, con una serie di eventi dedicati, nella Fortezza da Basso, e di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-libri-milano-italo-calvino" target="_blank">Italo Calvino</a>, in occasione del centenario della nascita, nella Villa del Poggio Imperiale. Da segnalare anche le iniziative Dalla dimora all'ultima dimora e Di casa in casa, che consentiranno al pubblico di conoscere da vicino alcune dimore d'artista, come l'atelier del pittore Carlo Adolfo Schlattler e la Villa La Pietra New York University. <h2>A FIRENZE IL FESTIVAL DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI</h2> Oltre alle iniziative della rassegna – organizzata da Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS, presieduto da Antonia Ida Fontana – per un mese intero, dal 23 settembre al 20 ottobre prossimi, ulteriori appuntamenti legati in particolare alla musica e alla letteratura si susseguiranno nel cosiddetto "dopofestival". Tra questi si segnalano Pinocchio, un mito nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e i laboratori nella Casa Museo Sigfrido Bartolini a Pistoia. “L’incontro delle Associazioni [...] offre al pubblico un insieme di stimoli volti alla coesione sociale e all’accrescimento culturale della cittadinanza, realizzando così lo scopo espresso nel nostro motto Insieme per sostenere la cultura”, afferma la presidente Antonia Ida Fontana. [Immagine in apertura: Basilica della Santissima Annunziata © Antonio Quattrone]

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