Londra rende omaggio all’arte della leggendaria Paula Rego

L'artista portoghese naturalizzata britannica Paula Rego sarà protagonista di una mostra presso la <a href="https://arte.sky.it/news/londra-restauro-nativita-piero-della-francesca-national-gallery" target="_blank">National Gallery di Londra</a> dal 20 luglio al 29 ottobre 2023. Il grande museo londinese infatti ospita una delle più importanti opere dell'artista: lo splendido dipinto Crivelli's Garden, pensato per la Dining Room della Sainsbury Wing e realizzato tra il 1990 e il 1991, quando la Rego era artista residente della National Gallery. Il suo intervento decorativo va inteso all'interno di un contesto più generale, e cioè la cronica mancanza di spazi a disposizione della National Gallery, che a fine anni Ottanta era ormai divenuta una questione insostenibile per i curatori. Per poter esporre un maggior numero di opere si decise pertanto di procedere all'ampliamento della Galleria con un progetto a cui collaborò anche l’architetto Robert Venturi. Da quell'intervento a inizio anni Novanta sono ormai passati trent'anni, e per celebrare i <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/bando-design-architettura-national-gallery-londra" target="_blank">duecento anni dall'inaugurazione del museo </a>nel 2024 la Sainsbury Wing riaprirà profondamente rimodellata. 
<h2>PAULA REGO IN MOSTRA A LONDRA</h2>
La mostra presso la Room 46, consacrata alle esposizioni temporanee, permetterà al pubblico di ammirare il Crivelli's Garden ispirato alla pala d’altare della Madonna della Rondine, nota anche come Pala Ottoni, realizzata da Carlo Crivelli dopo il 1490 e proveniente dalla chiesa di San Francesco a Matelica, nelle Marche. 

<h2>IL CRIVELLI’S GARDEN DI PAULA REGO</h2>
Paula Rego si lascia guidare dall'opera di Crivelli, ma reinterpreta le scene con tonalità azzurre e blu che ricordano i tipici azulejos portoghesi. A fianco del dipinto saranno esposti anche i disegni preparatori, che mettono in luce l’approccio usato da Rego nella composizione dell’opera. Figure bibliche come la Vergine Maria, Santa Caterina, Maria Maddalena o Dalila assumono le sembianze di amiche, parenti e dei membri dello staff della National Gallery dell'epoca, che si trovarono dunque ritratti fianco a fianco, trovando finalmente una visibilità e un riconoscimento pubblico del loro fondamentale lavoro. [Immagine in apertura: Paula Rego, Crivelli’s Garden, 1990-91. Acrylic on canvas 190 x 944.6 x 2 cm. The National Gallery, London. Presented by English Estates, 1991 © Paula Rego. Photo credit: The National Gallery, London]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

In viaggio con l'architetto Carlo Ratti in 14 città del mondo

È stato lo stop imposto dalla pandemia a spingere l’architetto, ingegnere e agit-prop <a href="https://arte.sky.it/news/carlo-ratti-pista-ciclabile-sabbioneta" target="_blank">Carlo Ratti</a> a scrivere Urbanità. Un viaggio in quattordici città per scoprire l’urbanistica, agile volume portato recentemente in libreria da Einaudi, nella collana Passaggi. Docente al MIT, dove ha fondato il Senseable City Lab, fondatore dello studio internazionale di design e innovazione <a href="https://arte.sky.it/foto/singapore-grattacielo-architettura-piante" target="_blank">CRA-Carlo Ratti Associati</a>, il progettista ha infatti scelto di fissare in questo nuovo saggio le sue analisi e riflessioni su quattrodici città del mondo. Luoghi che, riuniti, definiscono una geografia non causale: si tratta infatti di metropoli o di centri di dimensioni più contenute in cui Ratti racconta di aver trascorso alcuni mesi della propria vita nei due decenni, pre-pandemia, in cui ha avuto l’occasione di viaggiare frequentemente per ragioni professionali e personali. <h2>14 CITTÀ INTERNAZIONALI RACCONTATE DA CARLO RATTI</h2> Con all’attivo, per lo stesso editore, i libri Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014) e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano, scritto con Matthew Claudel (2017), nella nuova opera Ratti accosta quattordici ritratti urbani. Si rivolge a un pubblico non necessariamente composto da addetti del settore per prendere in esame le singole “sfide puntuali affrontate” delle destinazioni selezionate, “ricollegandole alle grandi questioni del dibattito urbanistico contemporaneo”, come lui stesso dichiara. Spostandosi quindi da Milano a <a href="https://arte.sky.it/news/manifesta-biennale-pristina-kosovo" target="_blank">Pristina</a>, da Melbourne a Barcellona, da Dubai a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/biennale-architettura-hong-kong-shenzhen" target="_blank">Shenzhen</a>, solo per citare alcune delle mete al centro del saggio, si sofferma su temi quali la mobilità alternativa, con l’ascesa dei veicoli a guida autonoma, le soluzioni smart, adottabili anche alla scala del quartiere, la rivoluzione digitale, la riconversione di siti dismessi o di infrastrutture non più utilizzate, citando nella prefazione la High Line newyorkese o <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/05/seoul-mvrdv-trasforma-in-parco-una-sopraelevata-dismessa" target="_blank">Seoullo 7017 Skygarden</a> di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/02/cheong-gye-cheon-canale-seoul-riqualificazione-urbana" target="_blank">Seoul</a>. Nel complesso, il risultato è una raccolta in cui i generi letterari, fra cui la scrittura di viaggio e il racconto autobiografico, si intrecciano e ibridano per esprimere una “certa poliamorosità urbana di chi, dopo un iniziale straniamento, inizia a sentirsi a casa quasi dappertutto”, confessa il progettista. <h2>I PROGETTI DI CARLO RATTI IN ITALIA E NEL MONDO</h2>
Incluso da Wired tra le "50 persone che cambieranno il mondo", Carlo Ratti collabora con numerose testate internazionali, da Architectural Review a Scientific American al Financial Times. Dopo la recente esperienza del Padiglione Italia in occasione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/expo-2020-dubai-asif-khan-portali" target="_blank">Expo Dubai 2020</a>, progettato con <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/e-progettata-da-italo-rota-la-fabbrica-del-carnevale-di-fano" target="_blank">Italo Rota</a>, si sta occupando del <a href="https://arte.sky.it/news/expo-2030-roma-parco-solare-carlo-ratti" target="_blank">masterplan</a> per la candidatura di Roma come sede della prossima <a href="https://arte.sky.it/news/roma-expo-2030-candidatura" target="_blank">esposizione universale</a>. Il piano, anch’esso sviluppato con Rota e con una serie di altri partner, prevede la realizzazione nell’area di Tor Vergata del più grande parco solare al mondo. Fra gli interventi recenti dello studio CRA si segnalano infine il recupero di un complesso storico a ridosso del centro di Modena, destinato a ospitare il polo <a href="https://arte.sky.it/news/ago-modena-polo-culturale-carlo-ratti" target="_blank">AGO Modena Fabbriche Culturali</a> e gli spazi già inaugurati della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/a-torino-carlo-ratti-rinnova-la-fondazione-agnelli" target="_blank">Fondazione Agnelli a Torino</a> e il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/milano-centro-arte-digitale-meet-carlo-ratti-associati-italo-rota" target="_blank">MEET Digital Cultural Center</a> di Milano. 
[Immagine in apertura: Barcellona. Foto di Logan Armstrong su Unsplash]

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