Giappone protagonista per la riapertura del Museo d’Arte Orientale di Genova

Dopo la chiusura a settembre 2021, viene restituito al pubblico il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/il-piacere-della-cucina-nellarte-giapponese">Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova</a>. Il nuovo assetto, esito degli interventi di adeguamento strutturale e impiantistico degli ultimi mesi, include il recupero della grande terrazza, con una vista panoramica sul centro città e sul Mar Ligure. La mostra inaugurale, curata da Aurora Canepari e visitabile fino al 24 settembre prossimo, si intitola La Grande onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese, e si sviluppa attorno all'omonimo capolavoro di <a href="https://arte.sky.it/news/katsushika-hokusai-spettacolo-teatro" target="_blank">Katsushika Hokusai</a>. 


<h2>A GENOVA LA MOSTRA DEDICATA ALL’ONDA DI HOKUSAI</h2>
Il Giappone deve all'acqua gran parte del suo sostentamento, elemento indispensabile sia per il sistema dell'economia ittica, sia per l'irrigazione delle risaie. Allo stesso tempo, deve fare i conti con il volto incontrollabile della natura e con la potenza distruttiva delle alluvioni. Il progetto espositivo esamina questo rapporto ambivalente attraverso un tema iconografico ricorrente fin dall’antichità. L’acqua è infatti la protagonista di una delle immagini più celebri dell’Ottocento, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-grande-onda-hokusai" target="_blank">La grande onda di Kanagawa</a> di <a href="https://arte.sky.it/news/mostri-giappone-palazzo-pallavicini-mostra-bologna" target="_blank">Hokusai</a>, xilografia che esercitò una forte influenza anche oltreoceano e che detiene il record di riproduzioni in epoca contemporanea. Il percorso espositivo – che raccoglie oltre 60 stampe ukiyo-e a tema acquatico – si sviluppa proprio attorno all’iconica opera, di cui il Museo Chiossone conserva un magnifico esemplare. 
<h2>IL MUSEO D’ARTE ORIENTALE DI GENOVA</h2>
Intitolato all’incisore genovese Edoardo Chiossone, noto per aver progettato le prime banconote giapponesi, il rinnovato museo del capoluogo ligure è ospitato nell’edificio razionalista progettato dall'architetto Mario Labò. Si trova nel parco ottocentesco di Villetta Di Negro, affacciato sul porto di Genova. Quella di Chiassone fu la prima collezione di arte orientale italiana ad aprire al pubblico, nel 1905. Ad oggi, il museo conta più di 15mila opere provenienti principalmente dal Giappone (dove l’incisore risiedette dal 1875 al 1898), con integrazioni di capolavori dalla Cina e dal sud est asiatico. Sebbene per ragioni conservative le <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giappone-torino" target="_blank">stampe xilografiche ukiyo-e</a> siano esposte solo in occasione di mostre temporanee, come quella il corso, il percorso permanente include, fra le altre opere, grandi sculture buddhiste in bronzo, armi e armature da samurai, rari reperti archeologici, porcellane, smalti e lacche. [Immagine in apertura: gli spazi interni del Museo d’Arte Orientale di Genova, prima galleria e quinta galleria. Foto Dario Nicolini]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La Biennale di Venezia cerca 12 artisti emergenti

Contestualmente alla presentazione ufficiale della struttura curatoriale della <a href="https://arte.sky.it/news/biennale-arte-venezia-2024">60. Biennale d’Arte di Venezia</a>, che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024, è stata lanciata la seconda edizione di Biennale College Arte. Dopo il debutto in occasione de <a href="https://arte.sky.it/news/biennale-venezia-cecilia-alemani-mostra" target="_blank">Il latte dei sogni</a>, con le candidature di oltre 250 autori under 30 provenienti da 58 paesi, torna la possibilità di prendere parte al workshop riservato agli artisti emergenti promosso dalla più grande e antica mostra internazionale.
<h2>LA SECONDA EDIZIONE DI BIENNALE COLLEGE ARTE</h2>
Mentre avanza il conto alla rovescia per l’apertura della Biennale Arte 2024, curata dal direttore del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/lina-bo-bardi-mostra-architettura-citta-messico">MASP - Museu de arte de São Paulo</a> Adriano Pedrosa, prende avvio in parallelo la selezione internazionale degli artisti under 30. Biennale College Arte è un’importante iniziativa formativa che consente ai 12 artisti scelti di sviluppare progetti in linea con i medesimi temi del progetto espositivo principale. Dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, nell’edizione 2024 la kermesse veneziana sarà focalizzata sulla "figura dello straniero sarà associata a quella dell’estraneo, dello stranger, dell’estranho, dell’étranger, e pertanto la Mostra si svilupperà e si concentrerà sulle opere di ulteriori soggetti connessi", come annunciato da Pedrosa.
 <h2>COME PARTECIPARE AL BANDO DELLA BIENNALE DI VENEZIA</h2>
Per partecipare è necessario avere all'attivo almeno una mostra collettiva o personale. I vincitori avranno la possibilità di lavorare alle loro opere durante un workshop della durata di 10 giorni. A condurlo sarà lo stesso Adriano Pedrosa, affiancato da curatori, artisti e tutor che daranno vita a un percorso di ricerca in cui si alterneranno fasi di ricerca individuale e collettiva. Al termine del laboratorio, in programma a Venezia il prossimo ottobre, gli artisti si dedicheranno al progetto finale per tre settimane. Tra i 12 selezionati, un massimo di 4 progetti riceveranno un finanziamento di 25.000 euro per la realizzazione del lavoro. Gli esiti di Biennale College Arte saranno quindi presentati, fuori concorso, alla Biennale Arte 2024. È possibile inoltrare la domanda di partecipazione tramite l’apposito <a href="https://www.labiennale.org/it/arte/2024/biennale-college-arte-20232024-bando">form online</a> entro il 24 luglio 2023. [Immagine in apertura: Giardini, 2019. Photo Andrea Avezzu. Courtesy of La Biennale di Venezia]

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