A Barcellona nasce il museo dedicato all'arte "proibita"

<p>Libera espressione dell'animo umano, l’arte va spesso controcorrente, risultando talvolta “scomoda” e inopportuna, arrivando persino a essere censurata per motivi politici, sociali o religiosi. A Barcellona arriva un museo che raccoglie tutte quelle opere che nel corso della storia sono state proibite, rimosse e denunciate, dandogli finalmente una dimora permanente: si chiama il <a href="https://www.museuartprohibit.org/en" target="_blank">Museu de l’Art Prohibit</a>, e si trova nel cuore dello storico quartiere Eixample. </p> <p>Sono più di duecento i capolavori riuniti nel monumentale edificio progettato dall’architetto Enric Sagnier: si tratta di una vasta collezione di dipinti, sculture, incisioni, fotografie, installazioni e lavori audiovisivi, per la maggior parte realizzati nel corso del XX e del XXI secolo. </p><h2>IL MUSEO DELL’ARTE PROIBITA DI BARCELLONA</h2> <p>Saltano all’occhio artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-ai-weiwei-design-museum-londra" target="_blank">Ai Weiwei</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fotografia-robert-mapplethorpe" target="_blank">Robert Mapplethorpe</a> e Tania Bruguera. Non mancano pezzi iconici che hanno suscitato scalpore a livello planetario, come la scultura del 1965 di León Ferrari intitolata <em>Western and Christian Civilization</em>, che mostra Cristo crocifisso su un aereo militare americano, criticando l’assurdità della violenza della guerra in Vietnam. O ancora, spiccano i maestri del passato che hanno dovuto fare i conti con la censura, come <a href="https://arte.sky.it/news/libro-pablo-picasso" target="_blank">Pablo Picasso</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/gustav-klimt-programmi-tv-6-febbraio" target="_blank">Gustav Klimt</a>, i cui disegni furono considerati eccessivamente licenziosi (e, nel caso di Picasso, anche blasfemi). Numerose sono infine le opere di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-francisco-goya-palazzo-reale-milano" target="_blank">Francisco Goya</a>, che più volte hanno suscitato scandalo e la condanna morale della critica.</p><h2>LA COLLEZIONE “PROIBITA” DI TATXO BENET</h2> <p>L’originale ed eccentrica collezione del museo fu avviata dal giornalista e imprenditore Tatxo Benet, la cui attenzione fu attirata, in principio, dall’opera <em>Presos Políticos en la España Contemporánea</em> di Santiago Sierra, rimossa dalla fiera d’arte contemporanea di Madrid <em>ARCO</em> nel 2018. L’installazione presenta 24 ritratti fotografici in bianco e nero di prigionieri politici i cui volti sono stati oscurati, e attualmente si trova in prestito al Museo di Lleida. Da questo pezzo fondativo, Tatxo Benet ha ampliato con dedizione la sua raccolta, arrivando in tempi recenti all’apertura del museo.</p> <p>[Immagine in apertura: Zanele Muholi. Courtesy of the artist and Stevenson, Cape Town/Johannesburg and Yancey Richardson, New York]</p>

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Le favole di Esopo in versione illustrata

<p>Le meravigliose <em>Favole </em>di Esopo, scritte dell’autore greco e tramandate nei secoli, raccontano ancora oggi delle storie attuali, incapaci di invecchiare, che conservano morali universali adatte a grandi e piccini. Grazie all'illustratrice e designer milanese <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-tirana-design-italiano" target="_blank">Elena Salmistraro</a>, l'antica sapienza di quelle pagine trova ora una nuova veste colorata e accattivante: arriva infatti in libreria <em>Le favolose favole di Esopo</em>, edito da <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-maicol-mirco-giorgio-morandi" target="_blank">24 ORE Cultura</a> (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina).</p><h2>LE FAVOLE DI ESOPO ILLUSTRATE </h2> <p>Il volume – che fa parte della linea editoriale <em>Kids</em> – coniuga un linguaggio comprensibile ed educativo alle fantasiose illustrazioni di Salmistraro, dando vita a un libro d’artista che si rivolge ai giovanissimi. Le fiabe, apparentemente semplici eppure profondamente simboliche, diventano così più accessibili e divertenti. Il libro ne raccoglie dieci tra le più celebri: tra queste, <em>Il corvo e la volpe, La tartaruga e la lepre, Il leone e il topo, Il topo di campagna e il topo di città, La cicala e le formiche.</em> I protagonisti sono sempre gli animali – volpi, cicale, leoni, asini, lupi e perfino una gallina dalle uova d’oro. A completamento di ogni storia non tarda ad arrivare una morale, che insegna a riconoscere i vizi e le virtù della natura umana.</p><h2>LA DESIGNER ELENA SALMISTRARO</h2>Nata a Milano nel 1983, Elena Salmistraro fonda il suo studio nel 2009 insieme all’architetto Angelo Stoli. La sua pratica creativa spazia dal design all’arte visiva, dall’illustrazione all’arte urbana. Nel suo lavoro, Salmistraro trae spesso ispirazione dagli animali, dalla mitologia e dalla natura, ma anche dalla tradizione (come dimostra la sua presenza alla mostra <em><a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/pinocchio-adi-design-museum-milano" target="_blank">Carissimo Pinocchio</a></em>, in corso all'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/milano-nuovo-museo-compasso-oro" target="_blank">ADI Design Museum di Milano</a>). <em>Le favolose favole di Esopo</em> è un esempio cristallino del suo approccio eclettico alla realizzazione dei più svariati prodotti creativi: attraverso lo studio dell’armonia e dell’espressività emotiva delle forme, la designer porta nelle case di tutti un libro profondo ed essenziale nella sua semplicità.</p>

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