Una nuova installazione d'arte contemporanea nel cuore di Firenze

<p>La dimora della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/nasce-un-nuovo-museo-firenze-per-la-collezione-roberto-casamonti" target="_blank">Collezione Roberto Casamonti</a> – Palazzo Bartolini Salimbeni, nel cuore di Firenze – si arricchisce di una nuova installazione site-specific realizzata dall’artista multimediale<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/mostra-dante-firenze-felice-limosani" target="_blank"> Felice Limosani</a>. Già autore di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-dante-felice-limosani-firenze-anniversario"><em>Dante. Il Poeta Eterno</em></a>, lavoro digitale che nel 2021 aveva animato la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/wolfgang-laib-mostra-firenze" target="_blank">Cappella Pazzi </a>in occasione delle celebrazioni dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/dante-anniversario-eventi" target="_blank">700 anni dalla morte del Sommo Poeta</a>, l'autore che è esperto di avanguardie espressive e linguaggi emergenti torna a opere nel centro storico fiorentino con un’opera concettuale e tecnologica.</p><h2>L’INSTALLAZIONE DI FELICE LIMOSANI A FIRENZE</h2> <p><em>Pezzi di Pace</em>, visitabile nella corte rinascimentale del palazzo fino al 28 gennaio 2024, è un'installazione che instaura un rapporto magnetico con lo spettatore: a formarla è un obelisco che si staglia nel cielo, interamente ricoperto di una lamina d’acciaio altamente tecnologica che riflette la luce e l’architettura che lo circonda. Roteando lentamente in sospensione sopra a uno specchio d’acqua, il monumento rifrange la brillantezza dell'atmosfera in modo cangiante e quasi ipnotico. Una forma antica, quella dell’obelisco, che diventa simbolo di un ideale ricongiungimento tra cielo e terra, tra dimensione umana e luogo delle idee.</p><h2>L’OBELISCO NELLA CORTE DI PALAZZO BARTOLINI SALIMBENI</h2> <p>Come spiega Limosani, “<em>l’obelisco non è solo un monumento commemorativo, la cui etimologia riconduce al verbo latino monere (ricordare), ma in questo caso vuole essere un simbolo perentorio e assertivo”. </em>Infatti, prosegue l’artista, “<em>la sua condizione statica quanto estatica rappresenta l’equilibrio tra concretezza e sogno. La rotazione allude al processo continuo ed evolutivo della vita, mescolando riflessi e prospettive, verità e percezione. Simultaneamente l’acciaio, ci parla di forza e resistenza, valori universali che determinano la crescita e lo sviluppo di ogni condizione vivente</em>”. Il progetto <em>Pezzi di Pace</em> è incluso nella programmazione di <em><a href="https://arte.sky.it/news/florence-art-week-2022" target="_blank">Florence Art Week</a></em>, la cui nuova edizione è in arrivo dal 28 settembre all’8 ottobre 2023. </p> <p>[Immagine in apertura: Felice Limosani, <em>Pezzi di Pace</em>, Collezione Roberto Casamonti. Foto Studio Felice Limosani]</p>

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A Cagliari la prima grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue

La mostra di Daniele Spanò a Roma indaga la crisi dell’immagine nell’era digitale

Le scritte al neon di Marcello Maloberti a The Square

Riaperta finalmente al pubblico la Domus Tiberiana di Roma

<p>Dopo quasi 50 anni la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/parco-archeologico-colosseo-domus-tiberiana-riapertura" target="_blank">Domus Tiberiana</a> nel <a href="https://arte.sky.it/news/visite-roma-depositi-parco-colosseo" target="_blank">Parco archeologico del Colosseo</a> ha finalmente riaperto le porte al pubblico. A seguito di importanti interventi di restauro, dovuti ai gravi problemi strutturali che avevano comportato la chiusura della dimora, dal 21 settembre 2023 i circa 4 ettari sul colle Palatino occupati dalla residenza imperiale sono nuovamente visitabili. Con l’apertura del palazzo viene ripristinata la circolarità dei percorsi tra Foro Romano e Palatino, attraverso la rampa di Domiziano e gli<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/horti-farnesiani-mostra-roma" target="_blank"> horti farnesiani</a>: un intervento che "rivoluziona" l’intera area dei <a href="https://arte.sky.it/news/roma-nuovi-scavi-foro-cesare" target="_blank">Fori Imperiali</a>, consentendo al visitatore di accedere tramite il Clivio della Vittoria e di ripercorrere il cammino battuto dallo stesso imperatore per recarsi alla dimora privata.</p><h2>LA RESTAURATA DOMUS TIBERIANA RIAPRE AL PUBBLICO</h2> <p>“<em>Grazie all’incessante operosità del Parco archeologico del Colosseo e alle ingenti risorse che continuano a essere investite nella valorizzazione del sito, da oggi cittadini e visitatori provenienti da tutto il mondo potranno godere di un ambiente che riapre al pubblico dopo quasi mezzo secolo dalla sua chiusura</em>”, ha dichiarato il Direttore del Parco archeologico del Colosseo, <a href="https://arte.sky.it/news/roma-mostra-gladiatori-sotterranei-colosseo" target="_blank">Alfonsina Russo</a>. Il nuovo itinerario di visita include anche due sale multimediali: un percorso tattile accompagna il visitatore che tra le architetture ritrovate della reggia può scoprire anche un’ampia selezione delle centinaia di reperti ceramici, in metallo e in vetro, di statuaria e decorazioni fittili portati alla luce durante gli scavi degli ultimi 30 anni.</p><h2>LA STORIA DELLA DOMUS TIBERIANA</h2> <p>Con l’inaugurazione degli spazi restaurati del palazzo, 13 ambienti allestiti diventano “tappe” del percorso espositivo ribattezzato <em>Imago imperii</em>, a cura di Alfonsina Russo, Maria Grazia Filetici, Martina Almonte e Fulvio Coletti. Obiettivo della mostra è raccontare la storia del monumento nel corso dei secoli: infatti, sebbene il nome della Domus rimandi all’imperatore Tiberio, le indagini archeologiche hanno dimostrato che le fondamenta del palazzo risalgono a <a href="https://arte.sky.it/news/domus-aurea-mostra-raffaello-roma" target="_blank">Nerone</a>, che probabilmente la edificò dopo il 64 d.C., in continuità con la <a href="https://arte.sky.it/news/domus-aurea-roma-performance-spettacoli" target="_blank">Domus Aurea</a>. Si ripercorrono poi le successive trasformazioni, da quelle volute da Domiziano e Adriano, passando dall’età tardo-antica, fino ad arrivare al Cinquecento, alla fase in cui i Farnese la inglobarono negli horti.</p> <p>[Immagine in apertura: Il cosiddetto Clivo della Vittoria visto dagli archi della via Tecta. © Photo Stefano Castellani]</p>

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