La nuova opera di street art nel segno dei libri

Se siete appassionati di street art e arte urbana, il nome di <a href="https://arte.sky.it/news/murale-millo-francia" target="_blank">Millo</a> non vi suonerà certamente nuovo. Figura tra le più affermate e riconoscibili della sua disciplina, l'artista (al secolo Francesco Camillo Giorgino) si è fatto apprezzare negli ultimi anni per il suo stile onirico, colorato, contraddistinto da un tratto tipico del disegno infantile e dell'illustrazione. Protagonista di <a href="https://arte.sky.it/news/street-art-millo-festival-putignano" target="_blank">festival ed eventi urbani su scala globale</a>, Millo è tornato in questi giorni a far parlare di sé grazie a un nuovo intervento: un'opera mastodontica, inaugurata nell'ambito della rassegna MurArt (in programma in Spagna durante la prima settimana di maggio). 
<h2>IL NUOVO MURALE DI MILLO</h2> Realizzato su una facciata esterna dell'Università di Valencia, nel Comune spagnolo di Ontinyent, l'intervento occupa circa quattrocento metri quadrati di superficie. Protagonisti di Homework – questo il titolo del lavoro – sono due bambini giganti. Dipinti con uno stile quasi infantile, a sottolineare la purezza e l'autenticità del messaggio, i due fanciulli sono alle prese con libri, quaderni e oggetti di scuola. Calati in uno scenario urbano fatto di strade, palazzi e aerei che sorvolano il cielo, i personaggi sembrano voler costruire un'abitazione, nella quale trovare riparo oltre i ritmi frenetici del mondo “fuori”. Decisamente in linea con la storia e la funzione dell'edificio che ospita il grande affresco, l'opera è invito ai più giovani a cercare nello studio e nell'istruzione gli stimoli a migliorarsi, dando forma alle proprie ambizioni in vista del domani. 
<h2>LE PAROLE DI MILLO</h2> “'Homework' è il mio ultimo lavoro realizzato in Spagna, a Ontinyent, per il festival 'MurArt', organizzato da Antonio Segura, artista di fama internazionale conosciuto con lo pseudonimo di Dulk”, ha dichiarato Millo. “Ho avuto il piacere di poter realizzare quest'opera muraria di grandi dimensioni, quasi quattrocento metri quadri, sulla nuova facciata dell'Università di Valencia con sede a Ontinyent. Inevitabilmente l'opera è a essa connessa, e ritrae i miei personaggi che, utilizzando solo ciò di cui dispongono quotidianamente e la loro conoscenza, creano una nuova casa, dando spazio al loro ingegno. Lo studio e, in senso più ampio, la conoscenza richiedono sforzo e dedizione, ma ciò che possono disvelarci ha radici nel futuro”. 
[Immagine in apertura: crediti Millo]

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Due rarissimi ritratti di Rembrandt presto all'asta a Londra

Sono rimasti per due secoli in mani private e, nelle prossime settimane, saranno esposti al pubblico dopo quasi due secoli, catalizzando poi l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori il 6 luglio 2023, quando saranno venduti all'asta da <a href="https://arte.sky.it/news/marilyn-monroe-andy-warhol-asta" target="_blank">Christie's</a> durante la Old Masters Part I Sale nell'ambito della Classic Week a Londra. Si tratta della coppia di ritratti firmati da <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-rembrandt-museum-bredius-olanda" target="_blank">Rembrandt </a>nel 1635, recentemente riscoperta dagli esperti dopo uno studio approfondito condotto dal <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rijksmuseum-vermeer-digitale" target="_blank">Rijksmuseum </a>di Amsterdam. I due rari dipinti raffigurano il ricco idraulico Jan Willemsz. van der Pluym e la moglie Jaapgen Carels: la coppia, originaria di Leida, era parente del pittore olandese. La stima del valore delle due opere oscilla tra i 5 e gli 8 milioni di sterline.<h2>LA COPPIA DI RITRATTI DI REMBRANDT</h2> Di piccole dimensioni e realizzati secondo l'inconfondibile stile di Rembrandt, i dipinti rappresentano non solo il tenero ritratto di una coppia di anziani, ma offrono anche un'ulteriore testimonianza dell'attività dell'artista come pittore nella sua cerchia ristretta di conoscenti. Rimasti in possesso della famiglia dei coniugi fino al 1760, entrarono poi nella collezione del conte Vincent Potocki a Varsavia, in quella del barone d’Ivry a Parigi nel 1820 e poi in quella di James Murray, primo barone Glenlyon, che le mise all'asta da Christie’s il 18 giugno 1824, data in cui le opere fecero il loro ingresso nella raccolta privata inglese che le conserva da due secoli. <h2>LO STILE DI REMBRANDT</h2> Prima di andare all'asta a Londra i dipinti voleranno a New York e poi ad Amsterdam per essere esposti al pubblico e far conoscere al mondo la loro affascinante vicenda, che getta nuova luce sulla produzione pittorica di <a href="https://arte.sky.it/news/dipinto-rembrandt-restauro-rijksmuseum" target="_blank">Rembrandt</a>. "Dipinti con un profondo senso di umanità, questi sono tra i più piccoli e intimi ritratti che conosciamo di Rembrandt e aggiungono qualcosa di nuovo alla nostra comprensione di lui come ritrattista e genio indiscusso", ha affermato Henry Pettifer, International Deputy Chairman, Old Master Paintings, di Christie’s. [Immagine in apertura: © Christie’s Images Limited 2023]

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