A Metropolis una targa celebra il pioniere del cinema afroamericano Oscar Micheaux

<p>Considerato il pioniere dell’industria cinematografica afroamericana, predecessore di cineasti come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-spike-lee-brooklyn-museum" target="_blank">Spike Lee</a> o Tyler Perry, il regista <a href="https://arte.sky.it/news/documentario-oscar-micheaux-premio-speciale-nastri-argento-2022" target="_blank">Oscar Micheaux</a> fu riscoperto solo alla fine degli anni Ottanta, ad oltre trent'anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1951. Oggi il suo ruolo nel cinema e nella cultura americana (scrisse anche sei romanzi) viene celebrato da una targa a lui dedicata, recentemente apposta sulla facciata della Town Hall nella sua città natale: Metropolis, in Illinois.</p><h2>IL PIONIERE DEL CINEMA AFROAMERICANO OSCAR MICHEAUX</h2> <p>Sebbene molti degli oltre 40 film che ha scritto, prodotto e diretto – alcuni dei quali muti, altri sonori – siano andati perduti, a Oscar Micheaux viene internazionalmente riconosciuto il merito di essere stato il primo ad avviare una "narrazione afroamericana" in un Paese in cui, all’epoca, riverberava ancora l’eco di <em>Nascita di una nazione</em> di D. W. Griffith. Erano gli anni Venti del Novecento, e il mondo del cinema era impregnato di una mentalità intollerante e segregazionista: con le sue pellicole (di cui se ne conservano solo una decina), Micheaux ha voluto trasmettere una visione alternativa, diffondendo un messaggio di cambiamento per tutta la comunità afroamericana e per tutti gli oppressi. Trattando temi considerati tabù dell’epoca, a partire dalle discriminazioni subite in America dagli afroamericani, il regista ha innescato una rivoluzione inarrestabile, che passando per le sale cinematografiche è entrata nella vita di molti spettatori. La sua carriera è celebrata da una stella sulla Hollywood Walk of Fame.</p><h2>IL DOCUMENTARIO DEDICATO A OSCAR MICHEAUX</h2> <p>La cerimonia di presentazione della targa in sua memoria è stata officiata dal reverendo Orlando McReynolds. Nel corso dell'appuntamento non è mancato un messaggio inviato dal regista Francesco Zippel, autore del documentario Sky Original prodotto da Quoiat Films <a href="https://arte.sky.it/news/oscar-micheaux-programmi-tv-15-maggio" target="_blank"><em>Oscar Micheaux – il supereroe del cinema americano</em></a>, presentato al Festival di Cannes nel 2021. La pellicola ricostruisce l’epopea straordinaria di Micheax attraverso i luoghi della sua vita – dall’Illinois alla Chicago dei primi del Novecento, dalle pianure del South Dakota fino alla Harlem del jazz. Nel corso dell'appuntamento sono state inoltre lette le dichiarazioni inviate da riconosciute icone afroamericane, come il cantante dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/public-enemy-e-massive-attack-presto-live-a-roma" target="_blank">Public Enemy</a> Chuck D e il premio Oscar Morgan Freeman, tra i protagonisti della pellicola di Zippel.</p>

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A Roma la stupefacente mostra dedicata alla scultura iperrealista

<p>La <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/mostra-scultura-iperrealismo-kunsthal-rotterdam" target="_blank">scultura iperrealista</a> da sempre stupisce, provoca e confonde fino a creare un cortocircuito che disorienta e fa interrogare chi la fruisce circa l'affascinante veridicità dell'illusione. <em>S</em><em><em>embra</em></em><em> vivo! </em><em>è il titolo </em>della mostra che, attraverso il lavoro di alcuni dei più importanti artisti contemporanei, ne offre uno spaccato di calibro internazionale.  </p> <p>Visitabile fino al 4 ottobre presso il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-van-gogh-palazzo-bonaparte-roma" target="_blank">Palazzo Bonaparte di Roma</a>, il percorso espositivo raccoglie 43 grandi installazioni frutto del lavoro di 29 artisti, tra i quali <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-13-febbraio-maurizio-cattelan-mostre" target="_blank">Maurizio Cattelan</a>, Ron Mueck, George Segal e Carole Feuerman. La vasta selezione di opere, provenienti da collezioni di tutto il mondo, rivela il carattere internazionale del movimento iperrealista che, dagli anni Settanta in poi, si è costantemente evoluto adottando tecniche sempre nuove e variegate di modellazione, fusione e pittura della materia, per raggiungere livelli sempre più alti nella rappresentazione realistica della figura umana.  </p>
<p><h2>IL PERCORSO ESPOSITIVO</h2> <p>La mostra, ideata dall’Institut für Kulturaustausch e curata da Maximilian Letze in collaborazione con <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-febbraio-the-square" target="_blank">Nicolas Ballario</a>, si interroga sul significato dell’essenza del visibile attraverso opere e figure anonime a grandezza naturale che riproducono, in modo quasi maniacale e surreale, la realtà. Forme, contorni e texture del corpo umano e non solo sono al centro del percorso espositivo, che si articola in sei sezioni, ognuna delle quali esplora un aspetto diverso della relazione tra corpo e natura umana.  </p><h2>GLI ARTISTI DELLA MOSTRA "SEMBRA VIVO!"</h2> <p>Si parte dalle opere piene di dettagli degli artisti <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-25-anni-fondation-beyeler-basilea" target="_blank">Duane Hanson</a> e John DeAndrea, che sembrano rappresentare cloni umani, per arrivare alle sculture monocromatiche di George Segal. La mostra continua con la sezione dedicata alle parti del corpo, in cui troviamo un'opera di Maurizio Cattelan. I capitoli seguenti del percorso espositivo sono rivolti ai formati insoliti delle opere di Ron Mueck, che riflettono sul tema della nascita e della morte, e al lavoro degli artisti Evan Penny e Patricia Piccinini, che indagano la relazione tra mondo digitale e comprensione della realtà. La mostra si conclude con la sezione dedicata al mondo animale, che apre una riflessione sull'artificialità e sull'antropizzazione della natura.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Segal George, <em>Blue Girl on ParkBench</em>, 1980]</p>

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