Una spirale che sembra una scultura per il padiglione ceco a Expo 2025 Osaka

Archiviata l'esperienza di <a href="https://arte.sky.it/foto/expo-dubai-2020-padiglione-italia" target="_blank">Expo 2020 Dubai</a>, il prossimo appuntamento con l'Esposizione Universale sarà in Giappone. Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, la città di Osaka ospiterà il grande evento, che si svolgerà all'insegna del tema Designing Future Society for Our Lives. L'architetto giapponese <a href="https://arte.sky.it/news/budapest-sou-fujimoto-casa-musica" target="_blank">Sou Fujimoto</a> è stato scelto come Expo Site Design Producer: si sta occupando del master plan dell'area prescelta e del coordinamento dei progettisti dei singoli Paesi partecipanti. A oggi oltre 150 stati e varie organizzazioni internazionali hanno già confermato la loro presenza; fra questi la Repubblica Ceca, che recentemente ha svelato il design del proprio padiglione nazionale.<h2>IL PADIGLIONE CECO A EXPO OSAKA 2025</h2> Affidato, tramite concorso, allo studio Apropos Architects, il progetto denominato Sculpting Vitality sarà caratterizzato da una scultorea rampa espositiva che avvolgerà un versatile auditorium, posto al centro della struttura. Facilmente identificabile dall'esterno per l'andamento a spirale, il padiglione disporrà di un rivestimento esterno in vetro: una scelta che intende rendere omaggio alla tradizione ceca della lavorazione artigianale del vetro. Brillante da fuori, grazie a tale rivestimento Sculpting Vitality avrà spazi interni dall'aspetto mutevole e cangiante. Con funzione sia espositiva che di connessione, raggiunta la quota di dodici metri di altezza la rampa confluirà in un'ampia terrazza con area caffetteria e affaccio panoramico sul litorale marino. Alla base del concept c'è l'idea che il movimento del corpo (e i suoi riflessi sulla mente) sia in grado di "plasmare lo spazio delle nostre vite". Il riferimento alla mobilità acquisisce una concreta valenza attraverso il moto attivo del visitatore all'interno del padiglione, che compiendo un "viaggio ascensionale" riuscirà, almeno simbolicamente, a raggiungere la vitalità interiore citata nel titolo dell'opera.<h2>COME SARÀ IL PADIGLIONE ITALIANO A OSAKA 2025?</h2> Chi progetterà il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/carlo-ratti-e-italo-lupi-firmano-il-padiglione-italia-a-expo-dubai-2020" target="_blank">Padiglione Italia</a> di Expo 2025 Osaka? Quali architetti raccoglieranno il testimone da<a href="https://arte.sky.it/news/expo-2030-roma-parco-solare-carlo-ratti" target="_blank"> Carlo Ratti</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/ago-modena-polo-culturale-carlo-ratti" target="_blank">Italo Rota</a>, che sono stati i capofila del team di progettazione de <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/expo-2020-dubai-padiglione-italia" target="_blank">La bellezza unisce le persone – Beauty connects people</a>? Il percorso per l'affidamento dell'incarico è appena iniziato: in data odierna è stata infatti pubblicata la procedura di gara per la progettazione e la costruzione del padiglione. Il bando, in scadenza il 4 maggio 2023, è consultabile <a href="https://ingate.invitalia.it/esop/toolkit/opportunity/ns/9390/detail.si?isOnModification=false&_ncp=1680771363975.499924-2" target="_blank">online</a>. [Immagine in apertura: Apropos Architects, Sculpting Vitality. Render ZAN studio, www.zanstudio.cz]

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Il libro che celebra il 50esimo anniversario del capolavoro dei Pink Floyd

Era il 1° marzo 1973 quando i negozi di dischi degli Stati Uniti accolsero sui loro scaffali quello che si sarebbe rivelato ben presto uno dei capisaldi assoluti della musica rock: The Dark Side of the Moon, ottavo album in studio dei <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-febbraio-musica-pink-floyd" target="_blank">Pink Floyd</a> e “manifesto” della cultura (e della controcultura) di quel decennio. Registrato presso gli <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/abbey-road-beatles-disco" target="_blank">Abbey Road Studios di Londra</a>, il disco è ancora oggi ricordato non soltanto per la ricchezza strumentale delle nove tracce che lo compongono, ma anche e soprattutto per l'anima concettuale e le riflessioni esistenziali alla base di canzoni come Money, Time e Speak to me – e non è un caso che il lavoro sia decantato come uno dei concept album più solidi e meglio riusciti di sempre. 
<h2>THE DARK SIDE OF THE MOON</h2> A celebrare l'opera è ora un nuovo volume fotografico: il libro ufficiale pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario di questo capolavoro della musica progressive. Edito in Italia da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-rizzoli-francesco-guccini" target="_blank">Rizzoli Lizard</a>, il catalogo – che porta lo stesso titolo del disco – presenta un folto corpo di fotografie in bianco e nero prodotte da Storm Thorgerson, Jill Furmanovsky, Aubrey Powell e Peter Christopherson sia durante i concerti della band che lontano dai riflettori. Sono quasi centotrenta le immagini al centro delle pagine: fotogrammi di vita pubblica e privata nei quali i componenti della formazione si palesano agli occhi del lettore sotto una luce inedita. 
<h2>NON SOLTANTO FOTOGRAFIE</h2> La galleria di foto – scattate tra il 1972 e il 1975 sui palchi, nei backstage, nei camerini e durante i soundcheck – è inoltre accompagnata da una serie di materiali d'archivio (come la recensione dello show di Wembley dell’ottobre 1972 pubblicata sul Melody Maker) e, nella parte conclusiva del libro, da alcuni approfondimenti relativi al concept visivo legato alla leggendaria grafica del disco, con bozzetti che rivelano il processo creativo alla base di una delle copertine più iconiche della storia del rock. 
[Immagine in apertura: Pink Floyd 1971, Richard Wright, Nick Mason, Roger Waters e David Gilmour a Belsize Park, Londra, Regno Unito. © Pink Floyd Music Ltd]

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