Padova si prepara alla sua fiera del fumetto

Nuovo appuntamento all'orizzonte per gli amanti della cultura geek. Farà infatti il suo debutto il 18 marzo l'edizione 2023 del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/be-comics-torna-il-festival-del-fumetto-di-padova" target="_blank">Be Comics!</a><a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/be-comics-torna-il-festival-del-fumetto-di-padova" target="_blank"> di Padova</a>, la fiera dedicata alla nona arte, ricca di attività e iniziative rivolte a ogni appassionato di fumetto, videogame e animazione. Guidata dal tema East of West, West of East, la manifestazione guarda anche stavolta all'Oriente e alla cultura nipponica, con mostre e sezioni della fiera interamente dedicate agli appassionati di manga, anime e linguaggi affini. 
<h2>LA LOCANDINA DI MARIO ALBERTI</h2> A sintetizzare il concept della rassegna (organizzata da Fandango Club Creators) è l'immagine-manifesto di Mario Alberti, già autore della locandina dello scorso anno. La sua Lionesse è una baldanzosa viaggiatrice spazio-temporale che veste una tuta da battaglia caratterizzata dall’emblema di Padova: di ritorno da un viaggio nei mondi della fantasia, la protagonista dell’illustrazione è circondata da volumi manga svolazzanti nell'aria. 
<h2>GLI EVENTI DEL BE COMICS!</h2> In programma per due giorni, fino al 19 marzo, la kermesse – ospitata negli spazi della Fiera di Padova – trova il suo cuore pulsante nell'area destinata ai comics, dove gli editori di fumetti e libri di narrativa saranno presenti con le ultime novità. Ad accogliere le mostre sarà invece l'Artist Alley, area dedicata alle esposizioni di tavole originali e stampe. Imperdibili inoltre gli ambienti destinati all'intrattenimento (con console e postazioni per videogame e attività ricreative di gruppo) e ai momenti di confronto (i talk con gli autori e le presentazioni animeranno il Main Stage). “Sulla base delle ottime premesse dell’edizione 2022, siamo lieti di tornare a Padova con 'Be Comics! 2023'”, ha dichiarato Marco Moretti di Fandango Club Creators. “Vogliamo continuare a portare la cultura pop a Padova e in tutto il nordest, riunendo coraggiosamente tutte le anime del mondo geek in un’unica soluzione: 'Be Comics!' ha un grande potenziale di crescita e siamo certi che anche quest’edizione lo confermerà”. Per consultare il programma della manifestazione, in corso di definizione, vi invitiamo a consultare l'<a href="https://www.becomics.it/" target="_blank">apposita pagina web</a>. 
[Immagine in apertura: un dettaglio del manifesto di Be Comics! 2023]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

I capolavori della Collezione Farnesina vanno in tour

L'immensa mole del Palazzo della Farnesina è il biglietto da visita del Paese per le numerose delegazioni diplomatiche internazionali che varcano la soglia dell'edificio. L'intuizione geniale dell’allora Segretario Generale Ambasciatore Umberto Vattani fu quella di rendere evidente il grande valore dell'arte italiana ospitando alcune opere nel palazzo del Ministero degli Affari Esteri sin dal 2000. L'edificio è oggi una “vetrina” che presenta con orgoglio gli esiti della creatività italiana contemporanea. L'idea sottesa alla mostra La grande visione italiana. <a href="https://arte.sky.it/news/collezione-farnesina-gioco-contest" target="_blank">Collezione Farnesina </a>è la medesima: far conoscere al mondo l'arte italiana del XX e del XXI secolo presente all'interno del Ministero degli Affari Esteri. I tesori del palazzo usciranno così dalle sale in una sorta di Grand Tour alla rovescia: qui è l'Italia che presenta i suoi capolavori oltreconfine.

<h2>LA COLLEZIONE FARNESINA IN MOSTRA ALL’ESTERO</h2>
La mostra itinerante è realizzata dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è curata da Achille Bonito Oliva. Sono settantadue le opere incluse nella rassegna, firmate da artisti del calibro di Carla Accardi, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-michelangelo-pistoletto-chiostro-bramante-roma" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a>, Mimmo Jodice, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mario-merz-dia-beacon-stati-uniti" target="_blank">Mario Merz</a>, fino ad arrivare a Vanessa Beecroft e Grazia Varisco. L'esposizione, in programma dal 7 al 25 febbraio 2023 a Singapore, presso la sede di The Arts House, farà successivamente tappa a <a href="https://arte.sky.it/news/tokyo-apertura-kabukicho-tower" target="_blank">Tokyo</a>, New Delhi e Seoul fino al prossimo agosto.

<h2>L'ARTE CONTEMPORANEA VISTA DALL'ITALIA</h2>
Il curatore, Achille Bonito Oliva, ha affermato: “L’arte è sempre frutto di un immaginario che non conosce ostacoli. Quella italiana ne è la dimostrazione lampante. Dal Rinascimento fino all’attualità del nostro tempo ha sempre operato sotto il segno del rinnovamento e della memoria”. In effetti la creatività italiana ha sempre dimostrato una reattività straordinaria nei confronti dei cambiamenti occorsi nella società. La grande visione italiana inizia dal Futurismo, uno dei primi movimenti d'avanguardia. Pochi anni dopo si giunge alla Metafisica, mentre il salto verso il Dadaismo e il Surrealismo in Italia è meno brusco che altrove, ma produce risultati ugualmente stimolanti. Nel Dopoguerra l'arte si fa sempre più concettuale e per l'Italia è un momento d'oro, con i grandi artisti dell'Informale, della Pop Art nostrana e degli esperimenti dell'Arte Cinetica. L'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arte-povera-jeu-de-paume-le-bal-parigi" target="_blank">Arte Povera</a>, lanciata da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-germano-celant" target="_blank">Germano Celant</a>, dimostra come l'arte Italiana sia ancora vitale. Dalla Transavanguardia all'arte digitale fino a giungere alle nuove esperienze artistiche dei nostri tempi il passo è breve, ma in tutte le opere esposte un elemento risulta chiaro: gli artisti italiani riescono sempre a essere innovativi e brillanti, in quanto depositari di una “grande visione” che perdura anche oggi. [Immagine in apertura: Carla Accardi, Gioco rosso, 2007. Vinilico su tela, 70 x 120 cm. Collezione Paola Marino. Foto © Massimiliano Ruta]

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