<a href="https://arte.sky.it/video/33-giri-paolo-conte-471883" target="_blank">Paolo Conte </a>è un artista dall'eleganza e dalla compostezza interpretativa uniche. La sua esibizione straordinaria al <a href="https://arte.sky.it/news/teatro-scala-laboratori-magnifica-fabbrica" target="_blank">Teatro alla Scala</a> di Milano lo scorso 19 febbraio, che ha registrato il tutto esaurito in poche ore dalla messa in vendita dei biglietti, ha confermato la straordinaria fama che contraddistingue la sua lunga carriera. L’artista tornerà a calcare le scene meneghine il prossimo 20 maggio al <a href="https://arte.sky.it/news/gala-rudolf-nureyev-teatro-arcimboldi-milano" target="_blank">TAM Teatro Arcimboldi Milano</a> per un nuovo evento musicale.

<h2>LA MUSICA DI PAOLO CONTE</h2>
Paolo Conte, nato ad Asti nel 1937, è diventato nel corso dei decenni uno dei cantautori italiani più amati, riconosciuti e celebrati a livello internazionale grazie al suo stile sobrio, alle sonorità colte e raffinate e al suo dominio assoluto del palcoscenico. Numerosi i premi ricevuti in Italia: insieme a un'altra leggenda come <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fabrizio-de-andre" target="_blank">Fabrizio De André</a>, Paolo Conte è l'artista con il maggior numero di riconoscimenti attribuiti dal Club Tenco: ben sei Targhe e un Premio Tenco. Conte, che musicalmente nasce come pianista di formazione jazz, è particolarmente apprezzato anche in Francia, dove è stato nominato Chevalier dans l’ordre des arts et lettres e ha conquistato la Grande Médaille de Vermeil, la massima onorificenza tributata dalla città di Parigi. Il pubblico italiano avrà la possibilità di tornare ad ascoltarlo durante altre esibizioni in programma dopo il live milanese: il 6 giugno all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il 15 luglio all'Arena Santa Giuliana di Perugia in occasione di Umbria Jazz e il 21 luglio in piazza della Santissima Annunziata a Firenze in occasione del Musart Festival.

<h2>PAOLO CONTE A MILANO</h2>
Paolo Conte sarà accompagnato sul palco dal suo ensemble formato da undici elementi, una piccola orchestra affiatata formata da musicisti formidabili. Alla chitarra elettrica e acustica troviamo Nunzio Barbieri, Lucio Caliendo lo accompagna all'oboe, al fagotto, ma anche alle percussioni e alle tastiere. Claudio Chiara si occuperà dei sax, del flauto, della fisarmonica, del basso e delle tastiere. Daniele Dall'Omo e Luca Enipeo saranno alle chitarre, Daniele Di Gregorio alle percussioni e alla batteria, Francesca Gosio al violoncello, Massimo Pitzianti seguirà il maestro con la fisarmonica, il clarinetto, piano e tastiere, mentre Piergiorgio Rosso suonerà il violino. Jino Touche marcherà il ritmo incalzante con il contrabbasso e con il basso elettrico e Luca Velotti suonerà sax e clarinetto. Quello che impressiona leggendo i nomi della formazione che accompagna Paolo Conte è la loro grande multidisciplinarietà musicale: sono tutti interpreti in grado di suonare vari strumenti, una caratteristica tipica dell'universo del jazz da cui Conte proviene. Nel corso del concerto del 20 maggio prossimo al TAM Teatro Arcimboldi, questa ricchezza musicale sarà un prezioso tassello di una esibizione che si preannuncia straordinaria. [Immagine in apertura: Paolo Conte. Photo Daniela Zedda]

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In Inghilterra il museo diventa ambulante e raggiunge le periferie

Abbattere i confini fisici del museo, consentendo alle opere in esso presenti di raggiungere più persone possibili; offrire alle comunità, soprattutto a quelle più remote e meno avvezze ai linguaggi artistici, la possibilità di vivere un'esperienza museale inedita ed educativa. Sono questi i presupposti su cui poggia il nuovo progetto itinerante della <a href="https://arte.sky.it/news/tate-liverpool-concorso-ristrutturazione" target="_blank">Tate Liverpool</a>. La celebre istituzione situata presso lo storico molo della città inglese ha infatti deciso di “abbandonare” momentaneamente l'iconico edificio in ferro e mattoni rossi per trasferirsi – per dieci settimane – all'interno di una struttura mobile da far viaggiare di città in città. Succede con Mobile Museum, l'iniziativa che porta i grandi capolavori dell'arte a spasso per la periferia del Regno Unito. 
<h2>IL MUSEO MOBILE DELLA TATE LIVERPOOL</h2> Ideato dal museo inglese, in collaborazione con l'organizzazione non profit <a href="https://www.artexplora.org/" target="_blank">Art Explora</a> e con <a href="https://www.musee-mobile.fr/" target="_blank">MuMo – Musée Mobile</a> di Ingrid Brochard, il progetto avrà luogo fino al prossimo 29 aprile. Entro questa data, una versione ridotta della mostra Radical Landscapes (presentata alla Tate Liverpool la scorsa estate) viaggerà in diversi borghi e cittadine della regione, raggiungendo per la prima volta le piccole comunità di Saint Helens, Knowsley, Sefton, Wirral e Halton. In ognuno di questi luoghi, i cittadini avranno la possibilità di ammirare, all'interno del Mobile Museum, i capolavori di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-turner-national-gallery-londra" target="_blank">William Turner</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/reggia-venaria-mostra-john-constable" target="_blank">John Constable</a>, Henry Moore, Barbara Hepworth, John Nash e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/installazione-jeremy-deller-citylife-milano" target="_blank">Jeremy Deller</a>. Una selezione certamente ristretta e compatibile con i limiti imposti dalla struttura itinerante, a cui si aggiungeranno le opere di artisti contemporanei come Veronica Ryan (vincitrice del Turner Prize 2022). 
<h2>MOSTRE E WORKSHOP PER LA COMUNITÀ</h2> L'obiettivo di questa lodevole iniziativa è garantire ai cittadini delle aree periferiche, e che dunque hanno minori possibilità di raggiungere e conoscere i tesori conservati nella Tate Liverpool, di vivere un'esperienza museale completa, partecipando alle dinamiche culturali del Paese nonostante la distanza dai grandi centri. E proprio il tema della partecipazione è determinante: la speranza è infatti quella di coinvolgere nel progetto “oltre cinquecento bambini delle scuole della regione”, invitati a prendere parte all'iniziativa non soltanto con le visite guidate al museo, ma anche grazie ai laboratori e ai momenti di incontro che prenderanno forma all'interno del piccolo – ma grande – Mobile Museum. 
[Immagine in apertura: The Art Explora Mobile Museum in collaboration with Tate and MuMo. Peter Byrne/PA Wire]

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