Al via all'Argentario il festival di cortometraggi d'autore

Arriva alla sua sesta edizione il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/argentario-destate-torna-pop-corn-il-festival-del-corto">Pop Corn Festival del Corto</a>, la kermesse dedicata all'universo dei cortometraggi che si tiene sul promontorio toscano dell’Argentario. Diciotto i film in gara quest’anno, di cui tredici corti d’autore e cinque opere prime di artisti emergenti provenienti da Irlanda, Italia, Grecia, Regno Unito, Spagna, India e Iran. Le proiezioni si terranno dal 21 al 23 luglio a Porto Santo Stefano (Grosseto), nella cornice di Piazzale dei Rioni.
<h2>IL POP CORN FESTIVAL DEL CORTO ALL'ARGENTARIO</h2>
A cura di Associazione Argentario Art Day APS, con la direzione di Francesca Castriconi, quest’anno il festival propone una programmazione più ricca che mai e adotta il tema Leggerezza: il peso della felicità: un modo per avviare un'importante riflessione sulla capacità di affrontare la vita e le sue sfide con spirito leggero. Tra i numerosi titoli che saranno presentati al pubblico dall’attore Andrea Dianetti, spiccano An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White, vincitore agli Academy Awards e ai BAFTA 2023 come Miglior cortometraggio, ma anche La neve coprirà tutte le cose di Daniele babbo, corto drammatico premiato al festival Alice nelle città, che mette in scena le difficili dinamiche di una coppia di fronte a un avvenimento che potrebbe cambiare per sempre la loro vita. Per consultare il programma completo si consiglia di visitare il <a href="https://www.popcornfestivaldelcorto.it/#:~:text=Il%20Pop%20Corn%20Festival%2C%20concorso,mare%20di%20Porto%20Santo%20Stefano.">sito ufficiale</a>.<h2>IN PALIO ANCHE IL PREMIO INTITOLATO A RAFFAELLA CARRÀ </h2>

Tra le novità che accompagnano questa edizione si segnala la collaborazione con la rassegna romana Moscerine Film Festival. L'appuntamento capitolino, dedicato alle opere realizzate da ragazze e ragazzi fino ai 12 anni, presenta al festival toscano il corto vincitore della scorsa edizione: Il sirenetto di Caterina Pallini. I film in concorso saranno valutati da una giuria di esperti del settore, presieduta dallo scrittore, sceneggiatore e regista Federico Moccia. I riconoscimenti verranno attribuiti nella serata conclusiva del 23 luglio. In particolare, 4000 euro sono in palio per il vincitore del premio per il corto più originale: intitolato a <a href="https://arte.sky.it/news/raffaella-carra-mostra-bari" target="_blank">Raffaella Carrà</a>, affezionata sostenitrice della manifestazione, verrà consegnato da <a href="https://arte.sky.it/news/raffaella-carra-opera-lirica-bergamo" target="_blank">Sergio Japino</a>, compagno di vita dell’indimenticabile icona della televisione italiana. Previsti anche i premi al Miglior Cortometraggio in ciascuna delle due categorie in gara (corti d’autore e opere prime), e i Premi Panlight, dal valore di 5000 e 3000 euro da investire nel noleggio di attrezzature cinematografiche. [Immagine in apertura: Courtesy Pop Corn Festival del Corto]

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La mostra che racconta la luce nell’arte tra Seicento e Novecento

È dedicato alla luce il nuovo appuntamento dei <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/nel-segno-delle-donne-domodossola" target="_blank">Musei Civici Gian Giacomo Galletti</a> in Palazzo San Francesco, a Domodossola. La mostra Il gran teatro della luce. Tra Tiziano e Renoir ripercorre la storia dell’illuminazione, dal lume di candela alla luce elettrica, attraverso i capolavori della storia dell’arte. Aperto al pubblico fino al 7 gennaio 2024, il percorso espositivo attraversa ben quattro secoli, dal Seicento al Novecento, e si sposta tra l’Italia e le Fiandre seguendo il graduale progresso tecnologico. 
<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA A DOMODOSSOLA</h2> Tra i maestri che animano le sale di Palazzo San Francesco spiccano i nomi di <a href="https://arte.sky.it/news/tiziano-docufilm-pittura" target="_blank">Tiziano</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/van-dyck-dipinto-web" target="_blank">Van Dyck</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/08/mostra-ippolito-caffi-pittura-vedutismo-museo-correr-venezia" target="_blank">Ippolito Caffi</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/mostra-gaetano-previati-ferrara" target="_blank">Gaetano Previati</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-renoir-italia-rovigo" target="_blank">Renoir</a>. Le 45 opere in mostra sono state allestite da Antonio D’Amico e Federico Troletti, con la collaborazione dell’architetto e light designer Matteo Fiorini di Studio Lys, con un innovativo percorso luminoso che unisce tecnologia e tradizione grazie all’attenzione per i materiali locali della Val d’Ossola.
<h2>DAL LUME DI CANDELA ALLA LUCE ELETTRICA</h2>
Il percorso espositivo è suddiviso in base alla tipologia di illuminazione. Nei dipinti “a lume di candela”, in cui la fonte luminosa si concentra in candele e tizzoni, diversi secoli dialogano, raccontando una storia silenziosa e soffusa, intima e simbolica: è il caso delle tele fiamminghe del Seicento, ma anche del Contadino che accende una candela con un tizzone ardente, realizzato da Angelo Inganni nel 1850. Protagonista della rassegna è il potere teatrale e plastico della luce, con cui gli artisti giocano: ad esempio nella Deposizione di Cristo nel sepolcro di Tiziano proveniente dalla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/a-milano-il-raffaello-dellambrosiana-si-rivela-dopo-il-restauro" target="_blank">Pinacoteca Ambrosiana di Milano</a> o nel caravaggesco Cristo alla colonna di Mattia Preti. Si arriva infine alla luce elettrica: in mostra anche rarissime fotografie retroilluminate e piccoli macchinari d’epoca celebrano la storia industriale della Val d’Ossola, legata alla costruzione di numerose centrali idroelettriche. [Immagine in apertura: Giuseppe Pellizza Da Volpedo, Panni al sole, 1894-1895. 87.0 x 131.0 cm. Collezione Privata]

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