Il premio ispirato al dialogo fra arte e tecnologia

<p>Tornano i premi S+T+ARTS che, come dice il nome, si innestano nel solco dell’iniziativa al confine fra scienza, tecnologia e arti, promuovendo un approccio nel quale confluiscono creatività e innovazione. Istituito dalla Commissione Europea nel 2016, il premio è lanciato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/linz-ars-electronica-festival" target="_blank">Ars Electronica</a> in partnership con il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-misticismo-bozar-bruxelles" target="_blank">BOZAR </a>di Bruxelles e altri organismi europei come Waag, INOVA+, T6 Ecosystems, French Tech Grande Provence e Frankfurter Buchmesse. A essere premiati sono gli artisti in grado di veicolare nuovi sguardi sulla tecnologia come strumento di innovazione sociale, economica e culturale.</p> <h2>IL CONCORSO DEDICATO ALL’ARTE E ALLA TECNOLOGIA</h2> <p>I partecipanti – di qualsiasi nazionalità e dunque non solamente cittadini europei ‒ potranno candidarsi fino al 3 marzo 2023: per ciascuna delle due categorie ci sono in palio 20mila euro, che saranno assegnati ai progetti più meritevoli in termini di innovazione e formato, capaci di andare oltre i confini dei media tradizionali e di attingere da campi e discipline diversi – come il machine learning, la robotica e le tecnologie green, solo per citarne alcuni. Originalità, sostenibilità e inclusione sociale saranno ulteriori elementi presi in considerazione dalla giuria nella valutazione delle proposte.</p> <h2>S+T+ARTS PRIZE 2023</h2> <p>I progetti saranno valutati dalla giuria dal 20 al 23 aprile e i vincitori annunciati entro la metà di giugno. Saranno scelti trenta progetti finalisti, e tra questi verranno individuati due vincitori, uno per il premio S+T+ARTS e l'altro per il premio S+T+Arts – Prix Ars Electronica. Sono a disposizione della giuria un totale di dieci menzioni d'onore, da assegnare a discrezione dei giudici. La presentazione dei progetti vincitori avrà luogo durante l'Ars Electronica Festival a Linz, in Austria. I lavori ritenuti degni di una menzione d'onore saranno inoltre presentati al BOZAR – Center for Fine Arts di Bruxelles e durante gli altri eventi organizzati dalle istituzioni partner.</p> <p>[Immagine in apertura: Foto di Christopher Burns su Unsplash]</p>

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A Pompei emerge  un grande complesso termale privato con sala da banchetto

La pittura di Lucian Freud in arrivo a Madrid

<p>Dal 14 febbraio al 18 giugno 2023 il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-trompe-oeil-museo-thyssen-bornemisza-madrid" target="_blank">Museo Nacional Thyssen-Bornemisza</a> di Madrid, in collaborazione con la National Gallery di Londra, organizza<em> Lucian Freud. New perspectives</em>, la grande retrospettiva dedicata al pittore naturalizzato britannico in occasione del centenario dalla sua nascita. L'esposizione riunirà oltre cinquanta opere realizzate dall'artista lungo una carriera durata ben settant'anni. In realtà Madrid sarà la seconda tappa dell'esposizione, dato che fino al 22 gennaio la stessa mostra è allestita presso il museo londinese. La scelta di organizzare la rassegna in due istituzioni museali che vantano collezioni ricche di capolavori del passato è dettata dal fatto che <a href="https://arte.sky.it/news/francis-bacon-asta-dipinto-lucian-freud" target="_blank">Freud </a>era solito frequentare i musei per trovare ispirazione in opere antiche, spesso prediligendo l'arte rinascimentale o barocca. I dipinti di Freud sono densi di riferimenti all'arte dei cosiddetti <em>Old Masters </em>come Cranach, Velázquez, <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-rembrandt-museum-bredius-olanda" target="_blank">Rembrandt</a>, ma anche Watteau, Ingres, Courbet, Rodin o <a href="https://arte.sky.it/news/cezanne-scoperta-cincinnati" target="_blank">Cézanne</a>.</p>
<p><h2>LA PITTURA DI LUCIAN FREUD</h2> <p>La mostra è un omaggio alla passione che <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-12-dicembre-lucian-freud" target="_blank">Freud </a>nutriva per la pittura tradizionale che, in un'epoca caratterizzata da astrattismo, installazioni, <em>ready-made</em>, assumeva dunque una sorta di netta presa di posizione. “<em>Che cosa chiedo a un dipinto? Chiedo che stupisca, che disturbi, che seduca e che convinca</em>”, così si esprimeva Lucian Freud a proposito del valore di un'opera pittorica. Nipote del padre della psicanalisi <a href="https://arte.sky.it/news/riapertura-sigmund-freud-museum-vienna" target="_blank">Sigmund Freud</a>, l’artista era solito indugiare sull'idea di corporeità, di scandalo, di fisicità, ma anche sul concetto di ritratto nel contesto del mondo moderno: le sue opere possono arrivare infatti a essere sconvolgenti nel loro realismo senza compromessi.</p>
<p><h2>LA MOSTRA DI FREUD AL THYSSEN-BORNEMISZA DI MADRID</h2> <p>Il Thyssen-Bornemisza è un luogo particolarmente adatto per ospitare una mostra su Freud: il museo è infatti l'unica istituzione iberica a custodire nella sua raccolta opere dell'artista britannico. Il barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza fu uno dei suoi primi collezionisti e i due divennero così amici che il nobile venne ritratto per ben due volte da Freud. L'esposizione presenta un taglio cronologico con ampi approfondimenti tematici volti ad analizzare l'evoluzione della pittura di Freud dagli esordi negli anni Quaranta del secolo scorso al primo decennio degli anni Duemila. Tra le opere in mostra spiccano per importanza <em>Girl with Roses </em>del 1947-1948, <em>Man in a Chair (Baron H. H. Thyssen-Bornemisza)</em> del 1985, il ritratto delle figlie Bella ed Esther del 1987-88 e<em> Evening in the Studio </em>datato 1993.</p> <p>[Immagine in apertura: Lucian Freud, <em>Double Portrait</em>, 1985-1986. Oil on canvas. 78,8 x 88,9 cm. Private collection. © The Lucian Freud Archive. All Rights Reserved 2022 / Bridgeman Images]</p> 

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