Il capolavoro rinascimentale di Rosso Fiorentino torna a splendere

<p>Tra i capolavori più iconici del Rinascimento italiano, capace di ispirare non solo i grandi protagonisti dell'arte ma anche quelli della letteratura e della cinematografia – da Gabriele D'Annunzio a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pasolini-cinema-pittura-parma" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a>, che la citò nelle sue pellicole – la <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-deposizione-rosso-fiorentino" target="_blank"><em>Deposizione dalla croce </em></a>di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/04/volterra-mostra-rosso-fiorentino-pier-paolo-pasolini-fotografia-terry-oneill" target="_blank">Rosso Fiorentino</a> torna finalmente a risplendere grazie a un lungo e delicato intervento di restauro. </p> <p>Interamente finanziato dalla Fondazione Friends of Florence attraverso le donazioni di John e Kathe Dyson e della Alexander Bodini Foundation, il recupero del celebre olio su tavola ha richiesto ben due anni di lavoro e di studio approfonditi, dal ritocco pittorico al restauro del supporto ligneo. Ricollocata nella Sala 11 della Pinacoteca Civica di <a href="https://arte.sky.it/news/teatro-carcere-volterra-mario-cucinella" target="_blank">Volterra</a>, l'opera può finalmente essere restituita al pubblico in tutto il suo fascino.</p><h2>LA DEPOSIZIONE DI ROSSO FIORENTINO</h2> <p>Datata e firmata 1521, la <em>Deposizione</em> è stata realizzata da Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto Rosso Fiorentino, durante il suo soggiorno a Volterra, periodo in cui diede vita anche alla <em>Pala di Villamagna</em>. Originariamente esposta nella cappella della Compagnia della Croce di Giorno (committente dell'opera), nella chiesa di San Francesco a Volterra, fu successivamente sistemata all'interno della Cattedrale volterrana per poi essere definitivamente allestita, nel 1905, nella Pinacoteca Civica. </p> <p>Al centro della composizione spicca la figura di Cristo circondata da un gruppo di uomini che, guidati da Nicodemo e Giuseppe di Arimatea, depongono il corpo esanime di Gesù. Nella parte bassa della tavola troviamo la Madonna, sorretta dalle due Marie, Maddalena inginocchiata e Giovanni che si stringe il volto fra le mani. Dalle indagini diagnostiche eseguite sul dipinto prima delle operazioni di restauro sono emersi sia i nomi dei colori che Rosso aveva appuntato prima di dipingere, sia la disposizione delle figure, rivelando alcuni particolari interessanti sulla genesi dell'iconico capolavoro rinascimentale.</p><h2>IL RESTAURO DELLA DEPOSIZIONE DALLA CROCE</h2> <p>Eseguito da Daniele Rossi e Roberto Buda, l'intervento di restauro è iniziato nel 2021, e si è svolto direttamente negli spazi della Pinacoteca volterrana, dando vita a un affascinante “cantiere aperto” visibile anche al pubblico. L'operazione si è resa necessaria per affrontare, prima di tutto, la situazione di sofferenza della struttura lignea, che comprometteva anche il dipinto stesso, e la pulitura della superficie pittorica. Dalla rimozione delle verniciature alterate, fino al fissaggio delle spaccature con resina acrilica, i lavori hanno permesso di recuperare gli originari colori accesi dell'opera e, tramite un risanamento del supporto in legno, anche di “rinforzare” l'intera tavola.</p> <p>[Immagine in apertura: <em>Deposizione dalla Croce</em>, Rosso Fiorentino. 1521-1522. Generale dopo il restauro]</p>

Segui su Sky Arte Il capolavoro rinascimentale di Rosso Fiorentino torna a splendere

Il capolavoro rinascimentale di Rosso Fiorentino torna a splendere | Sky Arte

Roma si prepara ad accogliere l’arte visionaria di Jan Fabre

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

I protagonisti dell'arte contemporanea a The Square

Torna il premio dedicato alle migliori opere architettoniche della Toscana

<p>L'architettura come arte sociale e come strumento di rigenerazione e trasformazione del territorio torna protagonista grazie a una nuova edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/premio-toscana-covid" target="_blank">Premio Architettura Toscana</a> (PAT), il prestigioso riconoscimento regionale che promuove le migliori opere realizzate sul territorio toscano negli ultimi cinque anni. Promosso da Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, il riconoscimento sarà attribuito da una giuria composta dagli architetti Michel Carlana, Michele De Lucchi, Francesco Isidori e Claudia Mainardi, insieme alla sociologa Emanuela Saporito.</p><h2>COME PARTECIPARE AL PREMIO ARCHITETTURA TOSCANA</h2> <p>Stimolando la riflessione intorno all'architettura contemporanea, il <a href="https://arte.sky.it/news/vincitori-premio-architettura-toscana" target="_blank">premio toscano</a> punta a valorizzare tutti gli attori che, attraverso il proprio contributo, lavorano per trasformare il territorio: dal progettista alla committenza, fino all'impresa. Rivolto alle opere architettoniche realizzate in Toscana negli ultimi cinque anni, il <a href="https://www.premio-architettura-toscana.it/" target="_blank">bando </a>del concorso coinvolge sia gli studi che gli architetti operanti singolarmente, sia i dipendenti pubblici che quelli privati. Articolato in diverse categorie, il riconoscimento si suddivide in: opera prima, dedicata ai progettisti under 40; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimento o di interni, che riguarda gli interventi temporanei esterni e interni e le opere architettoniche di interni; opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione. Al contributo vincitore di ogni categoria sarà assegnata una targa di riconoscimento, mentre all'opera prima sarà conferito – in aggiunta – anche un premio in denaro di 5mila euro. La consegna delle candidature e dei materiali, in formato digitale, dovrà essere effettuata dalle ore 12 del 4 dicembre 2023 fino alle ore 24 del 12 febbraio 2024.</p><h2>LA MOSTRA ITINERANTE DEDICATA ALLE OPERE VINCITRICI</h2> <p>Giunto alla sua quarta edizione, il PAT amplierà le possibilità di partecipazione al concorso, mettendo a bando non solo i contributi architettonici toscani, ma anche i progetti di allestimento della mostra relativa al Premio. Entro il 22 dicembre prossimo, sarà quindi possibile partecipare al concorso di idee relativo al progetto di allestimento dell'esposizione, che si rivolge ai giovani architetti under 40. In programma a giugno 2024 nella <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/firenze-fotografia-architettura" target="_blank">Palazzina Reale</a> di Firenze, l'esposizione raccoglierà le opere vincitrici e successivamente prenderà forma anche nelle sedi degli ordini delle altre province toscane. Gli esiti del concorso saranno resi noti il 20 giugno 2024. “<em>Il Premio Architettura Toscana è una manifestazione che va oltre al riconoscimento ed alla celebrazione dei talenti individuali; rappresenta, piuttosto, un’occasione per esplorare il panorama della ricerca architettonica nella nostra regione. In un periodo in cui le sfide legate all’urbanizzazione, alla sostenibilità e al benessere delle comunità sono sempre più pressanti, l’architettura gioca un ruolo cruciale, contribuendo in modo tangibile al miglioramento delle stesse, garantendo che le opere architettoniche abbiano un impatto positivo sull’ambiente, siano sostenibili e promuovano la qualità della vita delle persone che le abitano o le utilizzano</em>”, ha commentato Andrea Crociani, presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze.  [Immagine in apertura: <span><span>Photo by Sven Mieke on Unsplash]</span></span></p>

Segui su Sky Arte Torna il premio dedicato alle migliori opere architettoniche della Toscana

Torna il premio dedicato alle migliori opere architettoniche della Toscana | Sky Arte

I georadar rivelano nuovi segreti sotto il Castello Sforzesco di Milano

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema