A Milano riaperta al pubblico la Casa Museo Boschi Di Stefano

Da Milano arriva la notizia della riapertura della celebre<a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/andare-di-casa-in-casa-scoprendo-una-milano-segreta" target="_blank"> Casa Museo Boschi Di Stefano</a>, sede di una delle più importanti collezioni d'arte del Novecento. Dopo un periodo di chiusura per manutenzione straordinaria – è stato installato l’impianto di climatizzazione, che garantisce la conservazione delle opere, e sono stati eseguiti interventi di miglioramento dell’accessibilità del museo ai visitatori con mobilità ridotta –, da pochi giorni è di nuovo possibile accedere alla dimora. Casa Museo Boschi Di Stefano resterà aperta gratuitamente per tutta l’estate (la prenotazione è obbligatoria). <h2>LA COLLEZIONE DELLA CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO</h2> La storia della raccolta conservata ed esposta all'interno dell'abitazione si deve ai coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Uniti dalla passione per l’arte, nel corso della loro vita hanno riunito oltre duemila opere: “La collezione è stata un'opera comune nel senso totale: in quello materiale con le implicazioni di decisioni, di applicazione, di sacrifici finanziari e conseguenti rinunce in altri campi; e in quello artistico come concordanze di gusti, di indirizzi, di scelte”, dichiarò lo stesso Antonio Boschi nel 1974. Proprio in quell'anno la collezione venne donata al Comune di Milano; dal 2003 è stata resa accessibile a tutti. Dell'intero corpus artistico, nella <a href="https://arte.sky.it/news/podcast-case-museo-milano" target="_blank">Casa Museo</a> è esposta una selezione di circa trecento opere in undici sale; una rilevante porzione è stata invece integrata nei nuclei fondanti del Museo del Novecento.<h2>LA CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO A MILANO</h2> Posta al secondo piano della palazzina di Via Jan 15 a Milano, la dimora della collezione è uno squisito esempio di architettura residenziale del primo Novecento. Progettata dal celebre architetto <a href="https://arte.sky.it/news/piero-portaluppi-libro-rizzoli-editore" target="_blank">Piero Portaluppi</a> tra il 1929 e il 1930, viene costruita dall'imprenditore Francesco Di Stefano, padre di Marieda, come casa di famiglia. Oggi l'edificio incarna lo stile inconfondibile e raffinatissimo che Portaluppi elaborò negli anni Venti per l’alta borghesia milanese, tra liberty e razionalismo: gli appartamenti conservano gli eleganti dettagli dell'epoca, tra cui i pavimenti con motivi decorativi geometrici. [Immagine in apertura: Courtesy Comune di Milano - via Flickr]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Lazio, Marche, Piemonte, Campania, Valle d’Aosta: sono queste le regioni in cui fa tappa l’itinerario della serie Italie Invisibili, che getta nuova luce su destinazioni, storie e figure del Bel Paese tutte da conoscere. Sono cinque gli episodi in onda su Sky Arte martedì 8 agosto. L’esplorazione prende avvio, alle ore 21:15, con I Castelli Romani e lo Stato dell'Ozio, puntata che accende i riflettori su una porzione del territorio laziale abitata fin dall’età del ferro: proprio qui i primi latini fondando la leggendaria Alba Longa. Il viaggio include i laghi di Albano e Nepi, il Parco archeologico Tuscolo, l’Abbazia San Nilo, oltre a ville e dimore storiche dense di preziose testimonianze artistiche. In onda alle ore 21:50, l’episodio dal titolo Ancona, città del Rinascimento Adriatico si sofferma sulle circostanze che consentirono al moderno capoluogo marchigiano di divenire indipendente politicamente e culturalmente. Si approda poi ne Il Monferrato dei marchesi Paleologi, alle ore 22:25, per un focus su una pagina del passato del Piemonte di riconosciuto rilievo storico. L’attenzione si concentra quindi sull'autonomia culturale del Ducato di Benevento in Benevento La Longobarda, che alle ore 22:55 illustra le peculiari espressioni artistiche locali. Conclude la serata La Valle d’Aosta e i nobili Challant, trasmesso alle ore 23:30, in cui si esamina l’operato della famiglia che governò, per conto dei Savoia, il territorio dell’attuale Valle d’Aosta.

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A Milano riaperta al pubblico la Casa Museo Boschi Di Stefano

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